Mondiali femminili 2023, Italia-Svezia: è tutta una questione di cuore

La Nazionale sfida la formazione numero 3 del ranking mondiale. Serve un’impresa, ma le azzurre hanno già dimostrato di saper stupire

di PAOLO FRANCI -
28 luglio 2023
L'Italia sfida la Svezia ai Mondiali

L'Italia sfida la Svezia ai Mondiali

Roma, 28 luglio 2023 – Questione di cuore. Magari rispolverando un vecchio adagio, gettandolo oltre l’ostacolo. Oppure, prendendo a spunto Barbara Bonansea, che alla vigilia della delicatissima sfida con la terza squadra al mondo ha sussurrato: “Vincere con un gol negli ultimi minuti ti lascia qualcosa nel cuore”. Ecco, le azzurre dovranno tirare fuori quel cuore, perché certe vittorie ti lasciano qualcosa dentro. E quel qualcosa cui si riferisce BB è una specie di collante, di quelli speciali, che più c’è concorrenza e più ci vogliamo bene. Se poi arrivano vittorie come quella “cross di Boattin, guizzo di Girelli”, beh, allora.

Sabato sapremo. Perché battere la tosta squadra di Gerhardsson può significare salto della rana e cioè ottavi aritmeticamente in tasca (ma il 2-2 di oggi tra Argentina e Sudafrica agevola il cammino). Lo sapremo (in campo ore 9,30, diretta Rai 1) con la certezza di una squadra che si ritrova e sa rinascere a fronte di ogni cambiamento.

Prendete la difesa che non prende gol su azione da quattro gare. Sembrava non si potesse più giocare a calcio senza la forza, la tecnica e la leadership della Gama. E mica solo lei, senza la Bartoli e senza la Guagni le nostre avrebbero retto l’urto o no? Il risultato e la forza dell’attuale difesa di Milena Bertolini sono nelle pieghe della statistica, nelle gambe e nella testa di una coppia tanto essenziale quanto bella e lucida tatticamente come quella formata dalle ‘gemelle azzurre’ Linari-Salvai. E mica solo loro perché poi ci sono due esterne che corrono e ci mettono anche il tocco di seta, come il cross della Boattin che ha innescato la vittoria sull’Albiceleste.

C’è poi quel derby dei guantoni che per ora vede svettare la Durante, interista capace di sfilare i guanti da titolare a un totem milanista come Giuliani. La concorrenza può far bene o può far malissimo, molto dipende dall’ambiente e si narra che quello delle ragazze azzurre sia da raccontare ai corsi di Coverciano. C’è poi lei, Cristiana Girelli, una che in Nazionale segna più di Ibra e vera, forse unica, grande tentazione di Milena con la Svezia. Lasciarla fuori fa soffrire, ma sarà così? E in ogni caso, girarsi a guardare la panchina e incrociare lo sguardo della Girelli deve essere una gran cosa per chi nella vita fa il ct. E la Svezia? Tosta. Le nostre avversarie sono favorite. Per il bagaglio di esperienza e per i risultati: semifinale a Euro22 e terzo posto al Mondiale di Francia. Cross precisi, palle inattive ben sfruttate, colpi di testa insidiosi e tanta qualità tecnica. Particolare attenzione ci vuole sui calci piazzati: Jonna Andersson (4) e Kosovare Asllani (3) sono state infatti due delle uniche tre giocatrici a creare più di due occasioni da fermo durante la prima giornata. La Svezia è una squadra solida, non è un caso che dal mondiale del 2019 a oggi, sia la squadra che nella competizione iridata abbia segnato più di tutte dopo l’80’.

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