Mondiali femminili 2023, Italia-Argentina 1-0: decide Girelli all'ultimo respiro

Ad Auckland la numero 10, subentrata nella ripresa, risolve una sfida più complicata del previsto. Il prossimo impegno è sabato 29 luglio contro la Svezia, formazione favorita del gruppo G

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
24 luglio 2023
La gioia di Cristiana Girelli

La gioia di Cristiana Girelli

Auckland (Nuova Zelanda), 24 luglio 2023 - I Mondiali femminili 2023 si aprono alla grande per l'Italia, che batte l'Argentina grazie a un gran colpo di testa di Girelli, subentrata nella ripresa: è la mossa vincente della ct Bertolini, che continua a proporre una Nazionale che sembra il giusto mix tra giovani e veterane. Giovani, come Dragoni, la fantasia al potere che nel primo tempo prova a forzare il castello difensivo delle sudamericane: in realtà la missione riesce a Caruso e Giacinti, ma la bandierina del fuorigioco vanifica tutto. E' comunque il sintomo di una squadra, quella azzurra, che si fa preferire prima di raccogliere i frutti grazie alla veterana più attesa a ridosso del triplice fischio, ormai una tradizione nella rassegna iridata. L'Italia risponde così al successo della Svezia sul Sudafrica nell'altro match valido nell'ambito del Gruppo G: proprio la squadra scandinava sarà la prossima avversaria sabato 29 luglio. Per le azzurre la sfida sulla carta si preannuncia proibitiva, ma l'iniezione di fiducia fornita dalla prova odierna potrebbe in parte riequilibrare i valori in campo. Prima però per l'Italia c'è tempo per godersi un successo forse più complicato del previsto e, per questo motivo, ancora più prezioso: le azzurre, al netto delle solite difficoltà in zona gol, ci sono e hanno voglia di stupire ancora.

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Le formazioni ufficiali

Bertolini sceglie un 4-2-3-1 aperto da Durante, protetta da Di Guglielmo, Linari, Salvai e Boattin: davanti alla difesa ci sono Giugliano e Dragoni, con Bonansea, Caruso e Beccari a supporto di Giacinti. Stesso modulo per Portanova: tra i pali ci va Correa, con Braun a destra, Stabile a sinistra e la coppia Mayorga-Cometti al centro della retroguardia. La mediana è composta da Falfan e Benitez, mentre l'unica punta è Larroquette, assistita da Nunez, Bonsegundo e Banini.

Primo tempo

Dopo neanche un giro di lancette l'Argentina si rende pericolosa dagli sviluppi di una punizione, con Larroquette che si esibisce in un'acrobazia che termina fuori di non molto. L'Italia reagisce con un cross dalla sinistra che viene sporcato in corner: ne scaturisce un lungo momento in cui le azzurre assediano l'area avversaria, con Caruso che sfiora il tap-in vincente all'altezza del primo palo. Al 10' Bonansea lancia in profondità Giacinti, che calcia dalla destra: Correa respinge con i pugni. Al 15' Caruso gonfia la rete con un gran tiro a giro, ma la squadra arbitrale ravvisa una posizione irregolare che vanifica la gioia dell'Italia. Il pericolo scampato dà nuova linfa alle sudamericane, che al 26' guadagna una punizione dal limite per fallo di Caruso, anche ammonita nell'occasione: la conclusione di Banini è forte ma si infrange sulla barriera azzurra. Al 36' Dragoni lancia in profondità Giacinti che, da ottima posizione e in totale solitudine, non riesce a stoppare la sfera, che termina placida tra le braccia di Correa. Al 42' quest'ultima viene bucata da Giacinti ma, ancora una volta, in seguito salvata dalla bandierina che segnala il fuorigioco. Le ultime battute della prima frazione sorridono all'Argentina, che occupa in maniera fissa la propria trequarti offensiva: Linari prima e Durante poi, attenta su una botta di Stabile, sbrogliano un paio di situazioni piuttosto insidiose prima del duplice fischio arbitrale.

Secondo tempo

Le squadre rientrano in campo con gli stessi effettivi: in campo c'è anche Stabile, che con una punizione calciata con un insidiosissimo sinistro a giro dalla destra per poco non beffa Durante, costretta ad allungarsi con un gran colpo di reni. L'Italia risponde con la stessa moneta: un piazzato che genera un batti e ribatti in area sventato alla buona dalla difesa sudamericana, che riesce a non concedere neanche il corner. Le azzurre provano a forzare il castello difensivo avversario con le conclusioni dalla distanza: ci provano prima Giugliano e poi Beccari, ma la mira è totalmente sballata. Bertolini prova a cambiare qualcosa: fuori Caruso e dentro Greggi. La mossa dalla panchina scuote le azzurre, che al 60' creano una trama sull'asse delle veterane: Bonansea crossa dalla destra e Giacinti manca di un soffio il colpo di testa da ottima posizione. I ritmi calano, con la stanchezza che comincia ad affacciarsi su entrambi i fronti. Le frequenti pause del gioco remano dalla parte dell'Argentina, che però lascia più spazi all'Italia rispetto a quanto visto nella prima frazione. Al 68' prova ad approfittarne Bonansea, che penetra verso l'area avversaria prima di subire il fallo tattico di Mayorga, ammonita nell'occasione: della battuta se ne incarica Giugliano, il cui destro a giro sorvola di poco la traversa. Al 73' l'Argentina torna pericolosa con la solita arma delle punizioni: Stabile batte e Durante, che nell'occasione subisce anche una carica, respinge con i pugni la sfera addosso a Larroquette, che manca il tap-in vincente. Bertolini cambia ancora: fuori Giacinti e dentro Cantore. Portanova risponde sostituendo Nunez con Rodriguez. Subito dopo l'Italia si fa vedere con la solita Bonansea, che mette in mezzo una gran palla: la difesa argentina si salva evitando all'ultimo istante il colpo di testa di Beccari. All'82' Greggi conclude dalla distanza con un destro molto interessante, trovando anche una deviazione che però finisce con l'aiutare la parata di Correa. Bertolini cambia ancora: fuori Dragoni e dentro Girelli. La mossa paga all'87', quando la numero 10 vince il duello fisico con Stabile e di testa gira in porta il cross di Boattin. Portanova non ci sta e getta nella mischia Ippolito e Gramaglia in luogo di Falfan e Larroquette: l'obiettivo delle sudamericane è provare a rimettere la contesa sui binari del pareggio nei 7' di recupero. Una possibile svolta arriva al 93', quando Cantore abbatte Bonsegundo al limite dell'area: della battuta se ne incarica proprio Bonsegundo, con Durante che respinge il destro potente ma centrale. Le azzurre rispondono con una straripante Boattin, che affonda a destra e tira: Correa devia in angolo. Poco male per l'Italia, che apre nel migliore dei modi il suo Mondiale: con un colpo di classe della giocatrice più rappresentativa, ormai una sorta di talismano nelle rassegne iridate.

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