Monza-Milan 0-1, Reijnders regala tre punti d’oro ai rossoneri

L'olandese è subito decisivo al rientro dalla squalifica. La squadra di Fonseca può respirare

di MATTEO AIROLDI -
2 novembre 2024
Tijjani Reijnders esulta dopo il gol segnato al Monza

Tijjani Reijnders esulta dopo il gol segnato al Monza

Monza, 2 novembre 2024 – Con le unghie con i denti, il Milan ritrova la via del successo dopo il ko patito contro il Napoli nell’infrasettimanale e lo fa piegando 1-0 il Monza. Ai rossoneri è bastato il gol di testa siglato al 42’ da Tijjani Reijnders, subito decisivo al rientro dalla squalifica e protagonista di una partita di grande spessore. Una rete che ha permesso ai rossoneri una prima mezz’ora di gioco di grande sofferenza, nella quale il Monza ha giocato con tanta intraprendenza, sfiorando a più riprese con Maldini e Pedro Pereyra un gol che a dire il vero Dany Mota aveva trovato al 7’, ma che è stato annullato perché viziato da una trattenuta di Bondo su Theo Hernandez a inizio azione. Nella ripresa, poi, il Milan ha saputo coprirsi con accortezza e ha giocato con maggiore personalità arrivando a un passo dal raddoppio in più occasioni grazie anche all’ottimo impatto di Leao, lasciato anche oggi in panchina all’inizio ma protagonista di un buono scampolo di gara.

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Le scelte di Nesta e Fonseca

È ancora 3-4-2-1 per il Monza di Nesta che schiera il trio di centrali formato da Izzo, Pablo Marì e Carboni a protezione del portiere Turati. Sugli esterni scelte pressoché obbligate: ci sono Pedro Pereira e Kyriakopoulos, con Bianco e Bondo a completare il centrocampo in cui non c’è Pessina, out per un colpo rimediato a Bergamo. La vera sorpresa è sulla trequarti dove l’ex rossonero Daniel Maldini viene preferito a Caprari per far coppia con Dany Mota a supporto della punta Djuric. Fonseca risponde con il 4-2-3-1: in porta Maignan, mentre nel pacchetto arretrato torna dal 1’ Theo Hernandez che fa reparto con i centrali Thiaw e Pavlovic e con Terracciano, schierato sull’out di destra. Davanti alla difesa Reijnders torna a formare la diga al fianco di Fofana. Chukwueze, Pulisic e Okafor vanno a comporre il terzetto alle spalle di Morata. Ancora panchina dal 1’, la terza di fila, per Leao, tenuto a riposo – come spiegato nel prepartita da mister Fonseca – anche in vista dell’impegno di Champions contro il Real.

Primo tempo

C’è tantissimo Monza nei primi 20’ di gioco: il Milan prova, infatti, a sorprendere gli avversari partendo con Morata che si sfila per non dare punti di riferimento ma, a parte una debole conclusione di Chukwueze al 3’, i rossoneri non riescono a creare concreti pericoli al contrario del Monza. gli uomini di Nesta riescono infatti a trovare ampiezza con il gioco degli esterni a cui i rossoneri concedono spesso troppe libertà che al 7’ rischiano di essere pagate a carissimo prezzo: al culmine di una ripartenza, infatti, la palla arriva a Dany Mota che fa partire un violento sinistro che si insacca sotto la traversa. Tutto viene però vanificato dal fischio di Feliciani che, con un po’ di colpevole ritardo, vanifica tutto per via di una trattenuta di Bondo ai danni di Theo Hernandez. Una decisione che scatena le polemiche del Monza, il quale ha comunque la forza di ricominciare da dove aveva lasciato, giocando con grande impeto e arrivando a un passo dal vantaggio anche al 16’ quando Daniel Maldini, su imbeccata di Pedro Pereira, non inquadra la porta rossonera per pochi centimetri. Passato il brivido, il Milan cerca di scuotersi e dopo il 20’ inizia ad alzare il baricentro e ci prova per ben due volte con Okafor che nel primo caso calcia debolmente da buona posizione e nel secondo caso viene murato dalla difesa avversaria. Ben più velenosa è l’opportunità che capita al 28’ sulla testa Pedro Pereira, servito dal cross al bacio di un Kyriakopoulos – lasciato troppo libero di crossare dalla fascia sinistra – e fermato dall’intervento miracoloso di Maignan. Due minuti più tardi ci riprova anche Daniel Maldini che, dopo aver ricevuto palla da Djuric, si incunea in area, salta due difensori avversari con una bellissima finta e fa partire un diagonale che scheggia il palo. Anche in caso di gol, però, tutto sarebbe stato vanificato dalla posizione di fuorigioco del croato sulla sponda per il compagno. Le occasioni biancorosse crescono così come i rimpianti, perché il Milan riesce a uscire dal guscio e al 42’ colpisce: sugli sviluppi di una ripartenza, infatti, i brianzoli lasciano troppo scoperta la fascia difensiva di sinistra e i rossoneri si trovano quattro contro due. Pulisic fa così partire un traversone che Morata raccoglie colpendo di testa; Izzo salva inizialmente tutto con un intervento di spalla ma il pallone finisce a Reijnders che con un’incornata firma l’1-0 milanista di fine primo tempo.

Secondo tempo

Si riparte con il Monza che prova a riaffacciarsi con convinzione e il Milan si copre con accortezza anche grazie al lavoro in uscita delle mezz’ali. Gli animi si scaldano un po’ e arrivano nell’ordine le ammonizioni di Morata e Djuric e l’espulsione del tattico di Fonseca, Leal, a causa di proteste a seguito di un fallo a metà campo. I rossoneri incassano e pian piano rialzano i giri del motore ricominciando a premere e al 59’ si rendono nuovamente pericolosi con la stilettata di Reijnders, che Turati riesce a neutralizzare. Al 63’ arriva poi anche il momento di Rafa Leao, il quale prende il posto di Okafor sulla fascia sinistra. Dopo meno di un minuto, il portoghese ha sul destro una palla ghiottissima ma il suo tiro dal cuore dell’area non è pulito e la sfera non inquadra lo specchio della porta avversaria. È sull’out mancino che il Milan crea i grattacapi maggiori al Monza: al 66’ infatti, con una grande progressione, anche Theo Hernandez riesce ad arrivare alla conclusione che Turati neutralizza non senza fatica. Con i suoi in affanno, Nesta si gioca le carte D’Ambrosio e Vignato, che danno un po’ di brio alla manovra biancorossa sfiorando la rete l’uno con un’iniziativa sventata dalla chiusura provvidenziale di Theo Hernandez e l’altro con una frustata che finisce sul fondo a 10’ dalla fine. Rischi che spingono Fonseca a coprire lo scacchiere rossonero con l’ingresso di Loftus-Cheek al posto di uno stremato Chukwueze e il Milan reagisce con Leao che all’84’ sfiora nuovamente il gol capolavoro arrivando – un po’ a corto di fiato – al tiro a tu per tu con Turati dopo una bellissima progressione palla al piede di oltre 40 metri. Pochi istanti più tardi, il portoghese ci riprova con una conclusione che finisce alta sopra la traversa ma al Milan basta così perché, nonostante i generosi tentativi finali del Monza, al triplice fischio finale arrivano i tre punti rossoneri.

Il tabellino

Monza (3-4-2-1): Turati; Izzo, Marì, Carboni (dal 78’ Caprari); Pedro Pereira (dal 67’ D’Ambrosio), Bianco, Bondo (dall’87’ Valoti), Kyriakopoulos; Maldini, Mota (dal 67’ Vignato); Djuric (dal 78’ Djuric). All. Nesta

Milan (4-2-3-1): Maignan; Terracciano (dall’89’ Calabria), Thiaw, Pavlovic, Theo Hernandez; Fofana, Reijnders; Chukwueze (dall’80’ Loftus-Cheek), Pulisic (dall’89’ Musah), Okafor (dal 63’); Morata. All. Fonseca

Marcatori: Reijnders (42’).

Note – Ammonizioni: Morata, Djuric, Bondo.

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