Udinese-Juve 0-2, Thiago Motta ritrova il successo

I bianconeri conquistano i tre punti grazie a un autogol rocambolesco di Okoye e al tap-in di Savona. Nella ripresa la traversa salva Di Gregorio sull'incornata di Lucca

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
2 novembre 2024
La festa dei giocatori della Juve

La festa dei giocatori della Juve

Udine, 2 novembre 2024 – Di solito il palo è il nemico degli attaccanti e l'amico delle difese, ma a sbloccare la contesa tra Udinese e Juventus è proprio uno dei montanti della porta di casa, che a suo modo entra nel tabellino: prima deviando sulla schiena dello sfortunato Okoye la precedente conclusione di Thuram e poi risputando in campo la rasoiata di Yildiz, apparecchiando per il tap-in dal cuore dell'area di Savona. Con un pizzico di fortuna i bianconeri ospiti chiudono il primo tempo avanti di 2, un vantaggio protetto nella ripresa anche da un altro episodio a favore: Davis insacca il tap-in dopo un fraintedimento tra Di Gregorio e Gatti, ma per l'arbitro Abisso l'attaccante di casa ha spinto il difensore ospite, a sua volta carambolato sul portiere. La stessa porta amica del primo tempo, curiosamente, nella ripresa salva ancora la banda Motta allorché un'incornata di Lucca si stampa sulla traversa, spegnendo le velleità di rimonta dei bianconeri di casa.

Le formazioni ufficiali

Runjaic sceglie un 3-5-2 che tra i pali vede Okoye, con Kabasele, Bijol e Giannetti in difesa ed Ehizibue e Zemura sulle bande: in mezzo al campo ci sono Lovric, Karlstrom e Payero, mentre la linea d'attacco è formata da Thauvin e Davis. Motta replica con un 4-2-3-1 aperto da Di Gregorio, protetto da Savona, Gatti, Kalulu e Cambiaso, a loro volta schermati da Locatelli e Thuram: l'unica punta è Vlahovic, assistito da Weah, Koopmeiners e Yildiz.

Primo tempo

La prima occasione del match capita a Thuram, che da zero metri non sorprende Okoye. Al 5' il figlio d'arte viene cercato e trovato da Savona e stavolta la palla s'impenna ben sopra la traversa. Poco dopo Yildiz e Cambiaso scambiano prima che il terzino impegni ancora Okoye, attento sulla successiva botta piuttosto telefonata. Dopo queste sfuriate, la Juventus mantiene il controllo della sfera: l'Udinese invece si chiude e riparte, come fatto al 13', quando però Thauvin si incarta al momento della conclusione. Al 16' dall'altro lato va al tiro Yildiz, ma la palla sfila lontana dal bersaglio protetto da Okoye, che al 19' di schiena insacca la sfera che aveva precedentemente colpito il palo su conclusione da zona laterale di Thuram, lanciato in profondità da Yildiz. L'Udinese prova a reagire subito con una botta di Davis da posizione defilata sulla quale Di Gregorio è decisivo. L'occasione scuote i padroni di casa, che al 31' ripartono con Zemura, steso con un intervento duro ma regolare di Locatelli. Se l'Udinese non punge, la Juventus appena può colpisce e al 37' raddoppia con il piazzato mancino di Savona dopo che dall'altro lato la rasoiata di Yildiz era stata risputata in campo dal solito palo 'amico'. Al 43' proprio il numero 10 ospite recupera una palla importante e lancia in profondità Thuram, stavolta anticipato in maniera provvidenziale da Zemura. L'arbitro Abisso assegna 2' di recupero nel primo dei quali i friulani grazie a Karlstrom guadagnano una punizione da zona laterale, battuta da Thauvin: Di Gregorio in uscita colpisce tutto, tra palla, avversari e compagni di squadra, mantenendo intatta la porta dei suoi al duplice fischio arbitrale.

Secondo tempo

Runjaic lascia negli spogliatoi Lovric e Kabasele e inserisce Ebosse e Zarraga e qualcosa cambia nell'approccio dei padroni di casa, che subito pressano alti e guadagnano un corner con un'iniziativa di Davis a sfruttare un passaggio errato di Gatti. Dall'altro lato Vlahovic si incarica della battuta di una punizione dal limite che penetra la barriera dal basso ma non un attento Okoye. Al 52' Davis dimezza lo svantaggio ma non per Abisso, che punisce la sua precedente spinta su Gatti, che poi frana su Di Gregorio in uscita. Con un pizzico di fortuna la Juventus si salva, prima di rischiare ancora al 59', quando una punizione battuta da Thauvin arma la girata imprecisa di testa di Bijol. Dall'altro Vlahovic agisce da ala e mette in mezzo una palla sulla quale Koopmeiners è in leggero ritardo. Al 64' un'azione analoga viene condotta da Weah per Yildiz, a sua volta di poco fuori asse dal suggerimento. Runjaic cambia ancora: fuori Zemura e Thauvin e dentro Kamara e Lucca. Motta invece dà minuti a McKennie e Conceicao per Thuram e Vlahovic, che poco prima di uscire aveva impegnato Okoye con una botta potente da posizione defilata. Al 74' ancora Davis va al tiro e a smorzare la sua conclusione è il corpo di Locatelli: ne consegue una serie di corner che crea non pochi grattacapi a Di Gregorio, bravo a svettare su Bijol. Al 76' a provarci è Lucca, servito da un ottimo lavoro di Kamara su Savona: ancora una volta una deviazione smorza la conclusione della squadra di casa. L'assedio dell'Udinese prosegue nel segno dei tiri dalla bandierina: uno di essi arriva a Davis, che gira di testa di potenza ma troppo centrale per spaventare Di Gregorio. Motta toglie Savona, in difficoltà in questa fase, e inserisce Cabal: a uscire è pure Cambiaso, rimpiazzato da Danilo. All'83' un altro legno aiuta la Juve, salvata dalla traversa sulla potente incornata di Lucca su cross di Kamara. Motta cambia ancora: dentro Mbangula per Weah, mentre l'ultima mossa di Runjaic è Modesto per Bijol. La Juventus torna in zona d'attacco con Conceicao, che evita in velocità Ebosse e calcia da posizione defilata, colpendo solo l'esterno della rete, complice una deviazione. Al 90' una ripartenza condotta da Mbangula arma l'inserimento centrale di Koopmeiners, che tira a tu per tu con Okoye: sembra fatta per il tris, ma il portiere di casa si salva con i piedi. I minuti di recupero assegnati da Abisso sono 4, che alla fine si rivelano solo garbage time che non cambiano il tabellino: vince la Juventus, anche grazie all'aiuto dei legni.

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