Iker Bravo salva l'Udinese dalla rimonta-beffa: Venezia ko 3-2

I bianconeri si portano sul 2-0 con Lucca e Lovric, ma i lagunari si riportano in parità grazie a Nicolussi Caviglia e Gytkjaer prima della rete decisiva, all'84', dello spagnolo

di MATTEO AIROLDI
1 febbraio 2025
Iker Bravo e Alessio Zerbin (Ansa)

Iker Bravo e Alessio Zerbin (Ansa)

Udine, 1° febbraio 2025 – L’Udinese, dopo ben 99 giorni, ritrova la via del successo tra le mura amiche del Bluenergy Stadium e lo fa battendo 3-2 il Venezia, al termine di un match dai due volti: dopo un primo tempo decisamente avaro di emozioni (un solo tiro in porta per parte), il match si è stappato al 47’ con la rete segnata di testa da Lucca, bravo ad approfittare di un’incertezza di Joronen – subentrato all’infortunato Stankovic al 18’ – e ad insaccare di testa l’1-0 bianconero. Il portiere dei lagunari si è però reso protagonista in negativo anche al 52’ quando, ostacolato da Candé, ha respinto con i pugni il pallone sui piedi di Lovric ha così siglato al volo il raddoppio. Un doppio colpo che non è bastato però a mandare a tappeto un coraggioso Venezia, che ha avuto la forza e il merito di reagire a questo micidiale uno-due e di ribaltare nuovamente la gara con la bellissima rete su punizione di Nicolussi Caviglia al 64’ e con la spizzata sottoporta di Gytkjaer al 78', dato sul piede di partenza (su di lui c’è la Cremonese) al pari di Pohjanpalo, oggi non convocato e ad un passo dal Palermo. Il 2-2 ha però retto soltanto 6’ perché il punto esclamativo lo ha messo il neoentrato Iker Bravo all’84’ con un colpo da biliardo a fil di palo che ha permesso ai friulani di evitare una rimonta beffa del tutto simile a quella subita nel match di andata.

Primo tempo

Il grande dinamismo e tanti duelli soprattutto nei pressi della metà campo sono predominanti sin dalle prime battute dei 45’ iniziali, nel quali le due squadre pressano con insistenza riuscendo a soffocare le fonti di gioco dell’avversaria e spezzettando molto un gioco che lascia ben poco spazio allo spettacolo. Il primo episodio saliente arriva al 18’, minuto in cui il portiere dei lagunari Stankovic, sugli sviluppi di un rinvio, si fa male al ginocchio ed è costretto ad alzare bandiera bianca e a far posto a Joronen. Per vedere una timida occasione da rete bisogna invece attendere dopo la mezz’ora quando, da un’azione nata dai piedi di Thauvin – tra i più attivi nello scacchiere friulano – Ekkelenkamp arriva al tiro poco fuori dall’area di rigore costringendo Sava ad alzare il pallone al di sopra della traversa. Immediata la risposta del Venezia che, con un’iniziativa sulla catena di sinistra, porta al tiro da posizione favorevole Yeboah che però calcia troppo debolmente sprecando una buona occasione. Due lampi che non bastano però ad accendere la miccia di una gara che prosegue senza ulteriori sussulti fino al duplice fischio di Mariani che manda tutti negli spogliatoi con le due squadre ancora a reti inviolate.

Secondo tempo

Musica ben diversa è quella che risuona al Bluenergy all’inizio di una ripresa che comincia senza cambi ma con l’Udinese che dopo appena 2’ passa in vantaggio grazie a Lucca: sul traversone dalla sinistra di Kamara, l’attaccante dei padroni di casa sfrutta una leggerezza in uscita di Joronen, sbuca sul secondo palo e con un colpo di testa insacca l’1-0. Il match di colpo si sblocca e i friulani prendono fiducia, spingono e, dopo appena 5’, trovano il raddoppio: protagonista in negativo ancora una volta il portiere dei lagunari Joronen che, su un cross partito questa volta da destra leggermente infastidito da Candé, respinge con i pugni il pallone che finisce direttamente sui piedi di Lovric che di controbalzo non fallisce l’appuntamento con il 2-0. Un uno-due tramortente per gli uomini di Di Francesco che al 62’ opta per un triplo cambio togliendo Doumbia, Busio e Oristanio per inserire Munoz, Ellertson e Gytkjaer. La reazione arriva perché al 65’, con un calcio di punizione battuto magistralmente dal limite da Nicolussi Caviglia, i lagunari riescono a riaprire i giochi e costringono di fatto Runjaic a fare come il collega e a inserire in un sol colpo Atta, Iker Bravo e Zemura per ritrovare brillantezza e non vanificare il vantaggio costruito. Proprio sui piedi di Atta, al 70’, arriva un pallone invitante che il francese, da posizione un po’ defilata non capitalizza, ma il Venezia ritrova pian piano fiducia e vigore e al 78’ corona la sua risalita con Gjtkyaer, il quale sfrutta una spizzata di Candé su un traversone e, a pochi passi dalla porta avversaria, devia in rete il 2-2. Il pari dura però appena 6’ perché all’84’ l’Udinese trova la forza di controreplicare alla rimonta subita e rimettere la testa avanti grazie al neoentrato Iker Bravo che, dopo aver raccolto il pallone da Solet, protagonista di una bellissima azione personale sulla sinistra, fa partire una conclusione di esterni destro che si insacca a fil di palo alla sinistra di uno Joronen in questo caso incolpevole. Un colpo da biliardo che si rivela decisivo perché, nonostante gli ultimi sforzi profusi dal Venezia in un finale giocato in apnea, il vantaggio bianconero questa volta regge e porta ai tre punti. Il tabellino: Udinese (4-4-2): Sava; Kristensen, Bijol, Solet, Kamara (dal 65’ Zemura); Thauvin (dal 92’ Zarraga), Lovric, Payero (dal 65’ Atta), Ekkelenkamp (dall’82’ Pafundi); Lucca, Sanchez (dal 65’ Iker Bravo). All. Runjaic. Venezia (3-5-2): Stankovic (dal 18’ Joronen); Schingtienne, Idzes, Candè; Zerbin, Doumbia (dal 62’ Munoz), Nicolussi Caviglia, Busio (dal 62’ Ellertson), Haps (dall’87’ Bjarkason); Oristanio (dal 62’ Gytkjaer), Yeboah. All. Di Francesco. Marcatori: Lucca (Udi. 47’), Lovric (Udi. 52’), Nicolussi Caviglia (Ven. 64’), Gytkjaer (Ven. 78'), Iker Bravo (Udi.84’). Note – Ammonizioni: Haps, Kamara, Bijol, Yeboah, Lucca.

 

Continua a leggere tutte le notizie di sport su