Monza-Napoli 2-0: Mota Carvalho e Petagna fanno fuori i campioni d’Italia

La squadra di Spalletti cade in Brianza. Grande risultato per gli uomini di Palladino

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
14 maggio 2023
Petagna realizza il gol del raddoppio del Monza

Petagna realizza il gol del raddoppio del Monza

Monza, 14 maggio 2023 - Nel calcio le motivazioni e la testa pesano molto: forse anche più delle gambe. Questo assioma tanto semplice quanto evidente lo sperimenta sulla sua pelle anche il Napoli capolista, che cade in casa di un Monza che invece culla ancora qualche residua speranza di centrare un posto di prestigio in classifica. I padroni di casa vincono meritatamente grazie a un gol per tempo: apre le danze Mota Carvalho, il migliore dei suoi, le chiude l'ex di turno Petagna, che si sblocca dopo un lunghissimo digiuno. Nel mezzo ben poco a tinte azzurre: per la precisione due chance firmate da Zielinski e Anguissa e il palo colpito da Olivera, sempre più un fattore nel gioco aereo. Niente riesce però ad invertire il trend della partita: a vincere sono i brianzoli, che guadagnano sempre di più i galloni di vera e propria sorpresa del campionato, nonché di autentica 'ammazzagrandi'. Anche il Napoli cade per mano della squadra di Raffaele Palladino, il mago che ha dato nuove prospettive a una formazione che all'alba del campionato, nelle famose griglie di partenza, appariva a stento capace di salvarsi. Invece no: all'U-Power Stadium si continua a sognare, non senza rimpianti se si pensa al complicatissimo inizio di campionato. Anche il Maradona vuole continuare a godere: c'è indulgenza verso gli eroi del terzo scudetto, ma anche la voglia di tornare a vedere quel gioco che ha condotto a un successo senza appello. Nel mirino c'è il finale di questa stagione ma anche, in un certo senso, l'inizio della prossima: chiudere bene e aprire meglio per evitare ciò che sta succedendo in queste settimane a un Milan che appena un anno fa era letteralmente in paradiso.

Le formazioni ufficiali

Palladino schiera il suo Monza con un 3-4-2-1 aperto da Di Gregorio, protetto da Izzo, Marlon e Caldirola: i quinti sono invece Ciurria e Carlos Augusto, con Pessina e Rovella in mezzo al campo e la coppia Mota Carvalho-Caprari alle spalle dell'ex di turno Petagna. Spalletti risponde con il suo consueto 4-3-3, ricco però di cosiddette seconde linee: tra i pali c'è infatti Gollini, con Bereszynski a destra, Olivera a sinistra e la coppia Juan Jesus-Rrahmani al centro della difesa. Tutto consueto invece all'altezza della mediana, con Lobotka in cabina di regia e Anguissa e Zielinski a suo supporto. Si torna a respirare aria di turnover in attacco: a destra c'è Elmas, a sinistra Zerbin, mentre al centro il solito totem Osimhen.

Primo tempo

Pronti, via e Zielinski dal cuore dell'area di rigore scocca un destro che sfiora il bersaglio grosso. Il Monza replica al 6' con Mota Carvalho, che riceve da Carlos Augusto e tira: Juan Jesus devia la sfera quel tanto che basta a mandarla sopra la traversa. I padroni di casa sembrano più in palla e si propongono spesso in proiezione offensiva, guadagnando anche degli interessantissimi corner dai quali tuttavia non scaturiscono grandi pericoli per Gollini. Lo scenario cambia radicalmente al 18', quando Mota Carvalho segna a chiusura di una bellissima azione orchestrata da Caprari, Carlos Augusto e Pessina, autore dell'assist vincente all'altezza del secondo palo. Sbloccata con pieno merito la partita, il Monza prova ad abbassare i ritmi mantenendo il più possibile il possesso della sfera. Il Napoli prova a scuotersi e lo fa poco dopo la mezz'ora, quando Elmas mette in mezzo a caccia del terzo tempo di Osimhen, che manca per poco il contatto con la sfera. Al 34' Zerbin lavora un'ottima palla per Olivera, che da ottima posizione scivola sul più bello. Poco dopo Osimhen lavora di sponda per Rrahmani, arrivato in zona offensiva: la conclusione c'è, la precisione invece no. Sul ribaltamento di fronte spara alto anche Petagna, innescato dal solito Carlos Augusto. Al 41' gli azzurri guadagnano una punizione da una zolla molto interessante: dagli sviluppi della stessa Rrahmani apparecchia per Anguissa, il cui destro chiama Di Gregorio al primo vero intervento della sua partita.

Secondo tempo

Spalletti prova a cambiare subito qualcosa: fuori Zerbin e dentro Kvaratskhelia, che nella gara di andata aveva fatto la voce grossa. Il Monza non si spaventa e al 54' raddoppia con Petagna, che firma il più classico dei gol dell'ex con un mancino preceduto da una finta dopo che Gollini aveva inizialmente respinto il tentativo di Mota Carvalho, innescato a sua volta da Pessina. I padroni di casa non sono sazi e dopo 2' sfiorano il tris con il solito Mota Carvalho, che riceve da Caprari e calcia ad incrociare: Gollini si salva in tuffo. Spalletti cambia ancora e lo fa con il chiaro intento di invertire il trend di una partita molto deludente da parte dei suoi: fuori Bereszynski, Elmas e Anguissa e dentro Di Lorenzo, Politano e Raspadori. La scossa in effetti in casa Napoli arriva, ma è grazie a chi è in campo dall'inizio: è il 65' e Olivera, su perfetto suggerimento di Zielinski, incorna sul palo. Scampato il pericolo, Palladino toglie Caprari, Rovella, Petagna, Pessina ed Izzo ed inserisce Birindelli, Sensi, Carboni, Machin e Antov. Spalletti risponde inserendo Simeone per Lobotka: è la mossa della disperazione e per poco non paga, quando il Cholito si fa vedere subito dagli sviluppi di un angolo. Niente da fare per lui e per l'intero Napoli, che cade a sorpresa e lo fa a dispetto delle grandi motivazioni paventate alla vigilia da Spalletti, un perfezionista che di certo non sarà felice della chiusura in calando del campionato della sua squadra. Demerito degli azzurri, evidentemente distratti dalle tante feste di queste settimane, ma grande merito del Monza, che con il gioco, le idee e con una formazione insolitamente ricca di italiani continua a macinare punti e a cullare sogni di gloria: il tutto al primo anno nel massimo campionato e con una partenza ad handicap del campionato che alla fine della stagione potrebbe riservare degli inattesi rimpianti dalle parti dell'U-Power Stadium.

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