Capolavoro Lazio che sbanca Napoli. Conte perde il primo posto

Due vittorie su due per i biancocelesti in quattro giorni contro il Napoli, ancora Noslin protagonista, gran gol di Isaksen

di FILIPPO MONETTI
8 dicembre 2024
Con una prestazione maiuscola la Lazio batte il Napoli per la seconda volta in 4 giorni

Con una prestazione maiuscola la Lazio batte il Napoli per la seconda volta in 4 giorni

Napoli 8 dicembre 2024 - Alta intensità, poche emozioni, ma quante bastano per un finale inaspettato. Al Maradona il Napoli cade a sorpresa contro la Lazio per 0-1, merito di Isaksen che realizza il gol vittoria, ma ancora protagonista Noslin, che mette la firma sull'assist, dopo la tripletta in Coppa Italia. Vittoria importantissima per i biancocelesti che tornano a cotatto con il gruppo di testa, mentre i campani purtroppo per loro lasciano la vetta della Serie A in favore dell'Atalanta.

Primo tempo

Per vendicare l'eliminazione in Coppa Italia e continuare la marcia vincente in campionato, Conte, come previsto, cambia completamente la formazione e con tutti a disposizione manda in campo il miglior Napoli possibile. Davanti a Meret la linea a quattro è composta da Rrahmani e Buongiorno al centro, mentre Di Lorenzo e Olivera sono sugli esterni. In mediana Anguissa agisce insieme a Lobotka e McTominay, in avanti invece Lukaku è il riferimento centrale, supportato da Politano e Kvaratskhelia. Baroni invece riparte dal ritrovato Tavares a sinistra, con Marusic a destra e la coppia Romagnoli e Gila al centro davanti a Provedel. In mediana Guendouzi lavora in coppia con Dele-Bashiru, mentre sulla trequarti torna Dia al centro, con Isaksen e Zaccagni sugli esterni, alle spalle di Castellanos

Sotto la pioggia battente di Fuorigrotta il primo colpo lo battono proprio i partenopei: ottima discesa sulla destra di Politano, che mette in area a rimorchio per McTominay. Lo scozzese riesce a calciare bene verso la porta, ma trova la pronta risposta di Provedel, il quale copre il primo palo respingendo in calcio d'angolo. Pressione asfissiante dei campani nei primi minuti di gara, mentre i biancocelesti faticano a dare ritmo al proprio palleggio, specialmente nella metà campo avversaria. Meglio gli azzurri nei primi minuti, dove però non ci sono particolari problemi per la retroguardia biancoceleste. I laziali crescono poco alla volta con il passare dei minuti. Una crescita che non viene interrotta dallo scontro tra Rrahmani e Castellanos, un durissimo testa contro testa, per fortuna senza conseguenze serie per entrambi i giocatori. 

La Lazio prende metri in campo e intorno al 20' comincia a rendersi pericolosa dalle parti di Meret. Il palleggio biancoceleste non brilla per velocità, ma quando si riescono a trovare i ricevitori tra le linee, i capitolini sanno far male. Il primo a dimostrarlo è Isaksen, che si isola molto bene sul suo quarto di campo per rientrare sul mancino al limite dell'area di rigore, ma il suo tentativo trova la pronta risposta del portiere del Napoli, che allunga la sfera in corner. Rispetto ai primi minuti del primo tempo la partita si sta aprendo, dove le due squadre si alternano in termini di predominio con fiammate da una parte e dall'altra.

Dopo la sfuriata laziale, tocca di nuovo al Napoli mettere pressione negli ultimi metri e questa volta i capitolini soffrono le scorribande campane. Passata la mezz'ora del primo tempo infatti Anguissa prima e Politano poi vanno a caccia del gol del vantaggio: il numero 99 arpiona il pallone e gira in porta, ma in due tempi trova la parata di Provedel, per l'esterno azzurro invece il tentativo è fuori misura. Sul finale di tempo insistono i ragazzi di Conte, questa volta è Kvaratskhelia a mettere in crisi i rivali. Il georgiano prima si guadagna la punizione, che costa il giallo a Guendouzi, poi calcia benissimo, ma sul tentativo da fermo il pallone gira troppo e termina di un nonnulla largo alla destra di Provedel. Si dispera il numero 77 partenopeo, mentre Colombo comanda la fine del primo tempo: risultato fermo sullo 0-0.  

Secondo tempo

Nessun cambio all'intervallo, le due squadre riprendono con gli stessi ventidue protagonisti del primo tempo. Parte forte la Lazio che prova a fare la differenza in avvio di tempo, anche per scrollarsi alcune delle difficoltà del finale di prima frazione. Il Napoli di pronta risposta prova ad alzare la fisicità, ma arrivano due cartellini gialli per gli azzurri: prima è McTominay ad atterrare fallosamente Isaksen, poi Rrahmani, che per fermare la ripartenza rapida avversaria blocca irregolarmente Provedel e si guadagna l'ammonizione. Dall'altra parte invece Dele-Bashiru mostra i muscoli e al 52' fa correre un brivido lungo la schiena dei tifosi campani. Di forza il centrocampista nigeriano strappa il pallone a Lobotka e dal limite calcia fortissimo verso la porta avversaria. Meret è battuto, ma il pallone si stampa sulla traversa, negando ai capitolini la rete del vantaggio. Tira un sospiro di sollievo tutto il tifo azzurro.

La Lazio sembra poter mettere le mani sulla partita, ma al 60' Baroni è costretto al primo cambio obbligato. In seguito a un contrasto con McTominay ha infatti la peggio Romagnoli, che prova, ma non riesce a stare in campo, al suo posto entra Patric. Qualche istante più tardi arriva anche il primo cartellino giallo laziale della ripresa, lo riceve Castellanos. La sfida in campo è molto intensa, ma manca di emozioni, di occasioni da gol. Entrambe le formazioni si chiudono bene quando perdono la sfera e il pressing è difficile da superare per mettere la palla in mezzo alle linee. Una soluzione possono essere le conclusioni dalla distanza: ci prova Isaksen, ma il tiro gli resta centrale, comodo per Meret

Non ci sta però il Napoli a lasciare in mano agli ospiti il pallino del gioco e al 71' arriva a centimetri dal gol. Sul corner di Kvaratskhelia infatti vola in area di rigore Anguissa a colpire di testa, ma il tentativo del centrocampista azzurro, dà una carezza solo al palo esterno della porta laziale, disperandosi per non aver trovato la rete. Baroni crede nella vittoria e allora si gioca due dei protagonisti del successo in Coppa Italia: arriva il momento di Pedro e Noslin, i quali rilevano Dia e Castellanos. Conte risponde schierando Neres, il quale rileva Politano, mentre la sfida entra nel suo ultimo quarto d'ora.

I cambi danno ragione agli ospiti perché è proprio Noslin a effettuare l'apertura perfetta che mette Isaksen uno contro uno con Olivera. Il danese punta il difensore, sterza e poi calcia a giro con il macnino realizzando un gol meraviglioso, mettendo la sfera sul palo lontano dove Meret non può arrivare. Una fiammata laziale brucia il Napoli ed è 0-1 al Maradona per i capitolini. Furente in panchina Conte, effettua subito i cambi, inserendo Gilmour e Raspadori, per Lobotka e McTominay.

Nei minuti finali Baroni sceglie di allungare la coperta difensiva, per proteggere tre punti importantissimi: entrano così Lazzari e Gigot per Nuno Tavares e Isaksen. Conte invece vuole aumentare l'intesità in campo, inserendo Simeone e Folorunsho, per Lukaku e Anguissa. L'assalto finale dei campani è confuso, facilitando il lavoro dei biancocelesti, che facendo densità nelle zone centrali del campo non permettono ai partenopei di fare la differenza. Così dopo 6 minuti di recupero arriva il triplice fischio di Colombo, che decreta la vittoria della Lazio per 0-1 sul Napoli al Maradona. Missione compiuta per Baroni: due vittorie in quattro giorni sui capitolini, Conte invece molto deluso, con la sconfitta è costretto ad abdicare al primato in Serie A.

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