Napoli, Garcia virtualmente esonerato: Cannavaro in pole per la panchina azzurra
Decisiva la sanguinosa sconfitta interna contro l'Empoli per il tecnico francese, che mercoledì non guiderà l'allenamento
Napoli, 12 novembre 2023 – Tanto tuonò che piovve, in senso metaforico e non: la sconfitta patita per mano dell'Empoli nella cornice di un Maradona messo in ginocchio dalla pioggia e dall'ennesima prestagione scialba del Napoli, a meno di clamorosi e attualmente imprevedibili colpi di scena, pone fine all'avventura sulla panchina azzurra di Rudi Garcia, ormai a un passo dall'esonero.
Esonero vicino
Un primo indizio arriva dalle indiscrezioni che filtrano dal quartier generale del club partenopeo, che ha di fatto già esautorato delle sue funzioni il tecnico francese, che mercoledì non dirigerà l'allenamento. Già normalmente, in casi simili, si parla di riflessioni in corso soltanto per scegliere il successore: figurarsi ora che il campionato entrerà in pausa per lasciare spazio alle Nazionali. Insomma, teoricamente c'è tempo per pensare, ma forse non per Aurelio De Laurentiis, il più arrabbiato per quanto accaduto a ora di pranzo al Maradona: qualcosa era emerso già dalle immagini televisive, che avevano immortalato il patron più nervoso che mai in tribuna, mentre il resto lo hanno fatto le voci che parlano di un confronto di fuoco negli spogliatoi dopo la partita. Pare addirittura che De Laurentiis abbia mortificato Garcia al cospetto dell'intera squadra, quindi parzialmente scagionata per questo inizio di stagione a dir poco deludente. La tempra del patron, allo stesso tempo, non aiuta il casting per trovare un nuovo allenatore: quello stesso casting già tremendamente complicato in estate, quando l'aria di tempesta era difficile da pronosticare.
Cannavaro in pole position
Eppure, ora all'orizzonte per De Laurentiis si staglia l'ora di un'altra scelta: forse ancora più complicata della prima, quella che era ricaduta su un Garcia ormai alla porta. La presenza dei fratelli Cannavaro in tribuna durante la partita incriminata, quella decisa da una gemma di Viktor Kovalenko in pieno recupero, sembra spianare la strada all'arrivo in panchina di Fabio, attualmente in pole position. In seconda battuta figura Igor Tudor, che però sta avanzando delle pretese piuttosto ambiziose sul piano contrattuale, chiedendo un accordo valido fino al 2025. Le altre candidature appaiono più defilate. Si comincia da quella suggestiva che parla di un ritorno di Walter Mazzarri, probabilmente il primo allenatore ad aver acceso una scintilla particolare a Fuorigrotta fin dal ritorno in Serie A del Napoli. L'impressione è che, al di là dei nomi, De Laurentiis sia chiamato a scegliere che via imboccare: spazio a un tecnico con cui provare ad aprire un ciclo duraturo o meglio optare per un 'traghettatore' che abbia il 'solo' compito di salvare la stagione? A tal riguardo, il pensiero torna ad Antonio Conte, che appena poche settimane fa aveva dichiarato di aver declinato gli ammiccamenti di determinati club soltanto per il rifiuto quasi deontologico di salire a bordo a stagione in corso. In estate, naturalmente, sarebbe tutto diverso: per Conte e soprattutto per il Napoli, che intanto si prepara all'ennesimo ribaltone degli ultimi mesi, quelli di un dopo-scudetto più complicato del previsto. Au revoir, Garcia.
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