Napoli-Inter 3-1. I partenopei ritrovano la grinta e stendono i nerazzurri. Magia di Di Lorenzo
Gli azzurri tornano alla vittoria e fermano l'Inter, magia di Di Lorenzo nel finale dopo che Lukaku aveva pareggiato Anguissa. Tris a tempo scaduto di Gaetano
Napoli, 21 maggio 2023 - Per una sera il capitano Giovanni Di Lorenzo si è trasformato in Diego Armando Maradona nell’omonimo stadio. E’ stato un sinistro a giro del terzino destro a dare la vittoria al Napoli di Spalletti a cinque minuti dalla fine, una magia a suggellare una annata fantastica. In precedenza, il Napoli aveva approfittato del rosso a Gagliardini nel primo tempo per passare avanti con Anguissa, ma Lukaku aveva gelato il pubblico di casa con un gol di rapina a centro area. Di Lorenzo ha invece deciso che il risultato sarebbe stato diverso. Del giovane Gaetano il suggello alla sfida con il tre a uno finale.
Brutto primo tempo, rosso a Gagliardini
Luciano Spalletti recupera Kvaratskhelia e lo lancia nel tridente offensivo con Osimhen ed Elmas. Inzaghi con tanto turnover, c’è D’Ambrosio dietro, Gagliardini e Asllani in mezzo con Bellanova in fascia e la coppia Lukaku-Correa in avanti
Partita subito intensa ma col Napoli a fare logicamente possesso palla come da spartito ipotizzato alla vigilia. L’Inter invece sfrutta la verticale per Lukaku allo scopo di far salire la squadra e alzare il baricentro. Inizio equilibrato di partita, non ci sono grandi occasioni da gol perché la manovra partenopea non ha la velocità giusta per sfondare e l’atteggiamento difensivo dell’Inter è compatto e con alta densità negli ultimi venti metri. Prima occasione al 12’ con uno schema da punizione di Zielinski, ma il destro di Anguissa è ciabattato e termina malinconicamente a lato. Sempre il camerunese ha una seconda occasione, stavolta più pericolosa, ma il suo sinistro estemporaneo sibila a lato con Onana battuto. L’Inter si vede poco dalle parti di Meret, Correa non incide e Lukaku è ben contenuto da Kim con il Napoli che riesce a gestire il possesso con buone marcature preventive. Di fatto ne esce una partita bloccata senza particolari emozioni, anche perché l’Inter ha il pensiero a mercoledì, finale di Coppa Italia, in una settimana con sole 72 ore tra una partita e l’altra. Serve un episodio per sbloccare la partita ed è Gagliardini a rendersi protagonista negativo. Il mediano prende un giallo in avvio di partita, rischia con un secondo intervento poco dopo, ma al quinto fallo in 42’ minuti, dopo che Inzaghi gli aveva chiesto gestione e maturità, un intervento da tergo su Anguissa porta all’inevitabile secondo giallo e al rosso. Inter in dieci, con Inzaghi che stavolta non ha scelto di sostituire un ammonito e subito la decisione gli si è ritorta contro. Non c’è molto altro da segnalare in un primo tempo che non si è acceso come ci si sarebbe aspettato. L’ultimo squillo è di Lukaku che scaglia un sinistro sull’esterno della rete dopo un buon lavoro di Barella sulla trequarti. All’intervallo è zero a zero.
Tutto nella ripresa: Anguissa e Lukaku, ma è capolavoro Di Lorenzo
Inzaghi sceglie di non cambiare all’intervallo. L’Inter rimane con un 5-3-1 con Correa abbassato sulla linea dei mediani e Lukaku isolato davanti. Il Napoli cerca la pazienza per trovare un varco ma deve anche alzare il ritmo per scardinare l’arcigna difesa nerazzurra. Schema da corner: Zielinski pesca Di Lorenzo che gira a rete ma Onana ha il riflesso giusto. Si fa più intenso l’assedio del Napoli che inizia sul serio ad assaltare l’area nerazzurra, tuttavia non c’è il guizzo giusto per trovare un varco tra le linee nemiche. In ripartenza l’Inter prova a sfruttare il campo aperto per mettere in moto le leve di Lukaku ma il Napoli amministra bene con Lobotka e Kim. Arrivano dunque i cambi per i nerazzurri con le scelte di Brozovic e Acerbi per Bastoni e Barella, da preservare in vista di mercoledì. Inzaghi è consapevole che la partita deve essere di sofferenza ma chiede a Bellanova, quello con maggior gamba, di stare vicino a Lukaku per attaccare le seconde palle. Subito l’esterno risponde con una sgroppata di cinquanta metri per servire Gosens sul secondo palo ma Anguissa è provvidenziale a salvare tutto. Il Napoli ha però un sussulto di orgoglio a metà tempo e appena la squadra di Spalletti alza il ritmo arrivano le occasioni: a giro Kvara, super Onana in volo plastico. E’ il preludio al gol che arriva poco dopo. Sfonda dunque il Napoli al 67’ dopo una prolungata azione e il merito è di Anguissa, che riesce a stoppare in maniera orientata verso la porta per scaricare il destro vincente che perfora Onana. Partita ora in discesa per Spalletti che decide comunque di cambiare qualcosa con Simeone per Osimhen, molto arrabbiato per il cambio, e Raspadori per Elmas. Il match si è stappato e il Napoli ha meno difficoltà rispetto a prima con l’Inter che dà l’impressione di non riuscire ad avere le energie per riprenderla, anche a causa dello spartito della contesa che non permette alla squadra di Inzaghi di organizzare una reazione tangibile dovendo comunque rimane col baricentro basso. Inzaghi opta per Dimarco al posto di Correa e Dumfries per Bellanova, mentre Spalletti regala gli applausi del Maradona per Kim che fa posto a Juan Jesus. Arriva anche un po’ di accademia per il Napoli che mette in mostra le proprie doti tecniche sotto gli applausi del pubblico amico mentre a quindici dalla fine è Onana a fermare Raspadori lanciato a rete. Sussulto Inter poco dopo, con Dumfries che stacca di testa su cross di Gosens ma Rrahmani salva sulla linea. Nel capovolgimento di fronte Kvara mette Simeone in porta per il raddoppio, ma Marinelli non convalida per un fallo di Zielinski su D’Ambrosio. Dubbi sull’intervento con il polacco che inciampa e va in contrasto con l’avversario prendendo molta palla. Il Var però conferma la decisione. Inzaghi sente comunque la possibilità di raddrizzarla e nei minuti finali e inserisce Lautaro al fianco di Lukaku e la strategia riesce all’82’, quando Dimarco mette in mezzo e il belga col piattone trafigge Meret: 1-1. Il Napoli ha il pregio di non arrendersi e trova il nuovo vantaggio a cinque dalla fine, merito di una iniziativa personale di Di Lorenzo che sforna un sinistro a giro degno dei migliori numeri dieci: palla nel sette e Maradona in visibilio. Finale comunque convulso, l’Inter ci prova con i piazzati ma si espone al contropiede e Onana toglie il terzo a Politano, ma poco dopo è Gaetano a chiudere con il tris in contropiede. Magica serata anche per il giovane cresciuto nel vivaio. E' festa Napoli che torna alla vittoria in attesa che venga chiarita la situazione tra Spalletti e De Laurentiis.
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