Napoli, porte blindate: Meret rinnova, Caprile resta e scalpita
Su impulso dei voleri di Conte, il club partenopeo trattiene il friulano, vicino a prolungare il contratto, e punta sul giovane ex Empoli, che in ritiro potrebbe addirittura scalare le gerarchie
Napoli, 29 giugno 2024 - Dalle parole ai fatti: la prima sviolinata era arrivata in occasione della sua conferenza stampa di presentazione, ma evidentemente da allora Antonio Conte avrà spinto forte affinché il Napoli mettesse finalmente mano al contratto di Alex Meret, chiudendo così una volta per tutte una situazione da sempre spinosa e incerta. Pur con la sottile beffa che anche stavolta, in un certo senso, una parte del copione rischia di essere imprevedibile.
Meret titolare, ma Caprile...
Il riferimento va all'imminente ritorno alla base di Elia Caprile, che nella stagione in prestito all'Empoli si è messo così tanto in mostra da aver scalato le gerarchie ben prima che in casa Napoli uscisse il nome del nuovo allenatore. Risolto l'arcano portando nel capoluogo campano Conte, la situazione è rimasta immutata: Meret è e sarà ancora il portiere azzurro, con Caprile che a sua volta è destinato a fermarsi all'ombra del Vesuvio dopo che il praticantato in Toscana ha dato ottimi frutti. E le gerarchie? Il friulano, da anni nel giro della Nazionale nonostante la pesante ombra di Gigio Donnarumma a oscurarlo, parte con i galloni del favorito, ma il veneto nei ritiri di Dimaro e Castel di Sangro potrebbe salire ulteriormente di colpi. Chissà che alla fine a Fuorigrotta non torni quell'alternanza tra i pali che non si vede dai tempi di Carlo Ancelotti, un nome blasonatissimo della panchina che curiosamente ha visto proprio nel Napoli uno dei suoi pochi flop in carriera: un trend che ovviamente Conte, arrivato addirittura con più lodi ed encomi, spera di non ripetere. All'epoca il Napoli era impegnato su tre fronti, mentre l'anno prossimo le uniche competizioni da affrontare saranno Serie A e Coppa Italia, con quest'ultima che però comincerà ai 32esimi, in programma a metà agosto e verosimilmente contro una squadra di bassa lega: praticamente l'occasione apparecchiata per il debutto di Caprile, il futuro del club partenopeo.
Il rinnovo di Meret
Il presente è ancora pienamente nelle mani, anzi, nei guantoni di Meret che però, alla luce del contratto in scadenza il 30 giugno 2025, dovrà essere blindato per evitare brutte sorprese e problemi a partire già da gennaio. Le ipotesi sono due: affidarsi a un altro 'prolungamento ponte' annuale per scongiurare l'addio a zero la prossima estate oppure varare una soluzione più a lungo termine, praticamente quasi in sintonia con il ciclo triennale firmato Conte. La scelta sembra ricadere sulla seconda opzione e, sempre su impulso del nuovo tecnico, possibilmente con un accordo a lungo termine. L'idea è infatti quella di trattenere Meret con un triennale, con opzione per un ulteriore anno, dietro pagamento di uno stipendio leggermente più alto di quello attuale, che ammonta a 1 milione. Le parti sono così vicine al punto che il nero su bianco è atteso già nella prossima settimana, ma da qui a pensare che le gerarchie per la porta siano ormai fatte e cristallizzate ce ne passa. Meret c'è, ma alle sue spalle scalpita infatti Caprile.
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