Napoli-Monza 2-0, Conte: "Non siamo forti come le big che fanno le Coppe"

Il tecnico salentino fa il pompiere: "Sento parlare di scudetto, ma non dimentichiamoci che siamo ancora in fase di ricostruzione"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
29 settembre 2024
Antonio Conte (Ansa)

Antonio Conte (Ansa)

Napoli, 29 settembre 2024 - Parlare di tentativo di fuga scudetto a settembre è sicuramente prematuro, ma l'ultimo tricolore del Napoli ha cominciato a vedere la luce proprio con un allungo in quell'autunno. A prescindere dalle suggestioni con il passato, alimentate dalla presenza in tribuna di Spalletti, gli azzurri continuano a vincere e convincere in un Maradona tornato un fortino: contro il Monza succede tutto nel primo tempo, con Politano e Kvaratskhelia a firmare il 2-0 che vale la vetta in solitaria della classifica.  

Le dichiarazioni di Nesta

  Mentre il Napoli vola al primo posto, i brianzoli sprofondano, con Nesta che non nasconde più la preoccupazione per una situazione sempre più seria. "La classifica la conosciamo tutti. Sappiamo dove siamo e come ci siamo arrivati, con un inizio difficile: ora dobbiamo darci una mossa". Il tecnico passa poi in rassegna la partita del Maradona, vista dalla sua prospettiva. "Dopo una buona partenza abbiamo smesso di tenere palla anche a causa del loro pressing, che ha svuotato il nostro centrocampo. Abbiamo perso tanti palloni e proprio questo problema ci ha mandato in affanno. Nella ripresa abbiamo fatto molto meglio e infatti le sfuriate offensive del Napoli sono diminuite e io a quel punto - continua Nesta - ho esitato a fare i cambi perché stavamo crescendo e poi in panchina non avevo grandi scelte. Dobbiamo imparare a fare le cose più semplici: per esempio, capire quando andare da Djuric e quando partire dal basso, specialmente contro squadre forti".

Le dichiarazioni di Conte

  Dall'ansia di Nesta alla felicità di Conte, che si compiace delle gesta del suo Napoli cercando però di mantenere tutti con i piedi per terra. "Allenare la squadra per tutta la settimana è un vantaggio, ma lo svantaggio è che non avendo le competizioni europee la nostra rosa è più debole di altre. Detto questo, continuiamo a lavorare: lo facciamo per coronare i nostri sogni, ma la realtà ci impone di non fare voli pindarici. Bisogna sudare ogni partita, come fatto oggi, dopo che appena tre mesi fa era stata avviata la rivoluzione preannunciata dal presidente. Sono andati via giocatori importanti e questo non bisogna dimenticarlo. Serve cautela per riportare il Napoli dove merita, che non è al decimo posto dell'anno scorso a 20 punti di distanza dall'Inter". Insomma, Conte predica calma e ricorda ancora le cessioni di Osimhen e Zielinski: tra gli ingressi c'è stato quello di Lukaku, che oggi non è riuscito a entrare nel tabellino. "Finché lavora bene come sta facendo ora sono tranquillo: vale per Romelu e per tutti gli altri, che devono contribuire sia in partita sia in allenamento. Tornando a Lukaku, bisogna ricordare che non è arrivato in condizioni ottimali, perché al Chelsea era fuori rosa e si allenava da solo: stiamo cercando di riportarlo al top della forma e lo faremo anche con gli altri giocatori, a maggior ragione con quelli che durante la sosta resteranno qui e quelli che sono arrivati negli ultimi giorni di mercato e che quindi devono ancora inserirsi".

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