Napoli, Olivera: "Siamo cresciuti grazie a Conte. Ora testa al Palermo"

Il laterale uruguaiano torna sul pareggio contro la Juventus prima di pensare alla Coppa Italia: "Importante non aver preso gol contro una grande squadra"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
24 settembre 2024
Mathias Olivera (Ansa)

Mathias Olivera (Ansa)

Napoli, 24 settembre 2024 - A modo suo, con quel presunto (e chiacchierato) retropassaggio verso il proprio portiere, è stato tra i protagonisti dello 0-0 rimediato all'Allianz Stadium, ma in realtà, al di là di quell'episodio che resta controverso nell'interpretazione, Mathias Olivera ha contribuito a fermare a casa sua la Juventus con una prestazione solida, rivissuta ai microfoni di Radio Crc. Con un occhio anche all'imminente futuro, che vedrà gli azzurri giovedì 25 settembre impegnati al Maradona contro il Palermo per i 16esimi di finale di Coppa Italia.  

Le dichiarazioni di Olivera

  "Abbiamo fatto una grande partita contro una grande squadra e non abbiamo preso gol: tutto ciò è stato importante per premiare il lavoro degli ultimi mesi con un allenatore dal quale si impara qualcosa ogni giorno, sia a livello personale sia di squadra. Stiamo migliorando tanto ma all'inizio non è stato facile in particolare per me, perché non ero abituato a giocare in una difesa a tre. I giocatori devono abituarsi ad accettare tutte le richieste dei propri tecnici: non nascondo però che preferisco giocare a quattro, pur confermando la mia disponibilità a tutto". La palla passa ad Antonio Conte, che comunque ha già affermato di voler vestire il suo Napoli con diversi moduli, a seconda dell'avversaria: chissà contro il Palermo con quale schema scenderanno in campo gli azzurri. "Dopo la Juventus stiamo pensando solo alla Coppa Italia, che è un nuovo obiettivo importante. E' sempre un trofeo e per avanzare in questo torneo contiamo sul sostegno di un Maradona pieno". Maradona che pian piano si sta affezionando ai tanti volti nuovi portati dal mercato, dei quali Olivera ne cita due su tutti. "Leonardo Spinazzola è un grandissimo giocatore, forte con entrambi i piedi: prima di tutto però direi che è una bellissima persona. Scott McTominay invece è impressionante per quanto aiuti la squadra: si vede che è forte e deve continuare così". Olivera torna poi a parlare di sé e di come procede la sua avventura nel capoluogo campano, dove fino a qualche anno fa c'era un illustre connazionale come idolo indiscusso dell'attacco (e non solo). "Essere qui è un orgoglio per me e per la mia famiglia. Qui il calcio si vive con la stessa passione del Sudamerica e se devo paragonare il Napoli a una squadra del mio Paese allora dico il Penarol. Da queste parti Edinson Cavani si è consacrato: a noi uruguaiani ha dato tantissimo sia come giocatore sia come persona. Lo paragono a Luis Suarez: due totem tra i quali è impossibile scegliere un preferito". Infine, una speranza a livello personale. "Non ho ancora trovato il primo assist in stagione. Spero arrivi presto, ma per me la priorità è aiutare la squadra in ogni modo possibile".

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