Napoli, Rrahmani: "La nostra forza è il gruppo, come vuole Conte"

Il kosovaro elogia i precetti del suo allenatore e pensa già alla Roma: "Sarà una partita durissima contro una squadra che ha ritrovato un'identità"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
30 gennaio 2025
Amir Rrahmani (Ansa)

Amir Rrahmani (Ansa)

Napoli, 30 gennaio 2025 –  In un Napoli a caccia di un difensore per rinforzare il reparto che più di tutti sta funzionando nel contesto di una macchina quasi perfetta (l'ultima pista, tutt'altro che facile, conduce a Pietro Comuzzo della Fiorentina), Amir Rrahmani è tornato a splendere come nella stagione dello scudetto, nel segno di leadership, esperienza e qualità: tutte doti che piacciono molto ad Antonio Conte, come confessato dal kosovaro ai microfoni di Radio Crc.

Le dichiarazioni di Rrahmani

"Per il mister sono un robot, ma penso che lo siamo un po' tutti noi, perché facciamo cose simili e tutte le settimane prepariamo le partite insieme. Tutti dobbiamo fare ciò che ci chiede il mister e quindi tutti noi siamo robot. La nostra grande forza è la solidità difensiva che abbiamo ritrovato, perché difendiamo di squadra, tutti insieme, iniziando dagli attaccanti, che avviano la pressione davanti facilitando il lavoro a noi dietro. Questa è la chiave della nostra squadra: difendere in avanti e fare una forte pressione per aiutare noi del reparto arretrato. In questo modo le palle che arrivano agli attaccanti contro cui giochiamo non sono pulite e noi riusciamo a intervenire meglio e prima". Dunque, Rrahmani spiega nel dettaglio la novità tattica che ha di fatto rivoluzionato una retroguardia che un anno fa era un colobrado e che oggi è invece la migliore in Serie A e pure tra le migliori in Europa. Certo, nel frattempo, a parte l'allenatore, nel Napoli e nella sua difesa sono cambiati anche dei protagonisti ma non Rrahmani, che si è ripreso alla grande dopo la stagione di flessione collettiva vissuta dopo i bagordi dello scudetto. "Questo è il quinto anno che sto qui e già il fatto di vestire questa maglia da tempo mi fa sentire un leader. Se questo è l'aspetto positivo, quello negativo è che non è facile militare per così tante stagioni nella stessa squadra: bisogna avere continuità, stabilità e occorre garantire sempre performance di alto livello. A livello di collettivo, cerchiamo di fare tutto ciò che ci chiede il mister. Quando abbiamo iniziato con lui abbiamo fatto più lavoro difensivo e ora conosciamo alla perfezione i movimenti che vuole da noi. Oggi lavoriamo più come gruppo, tutti insieme, con il fine di preparare al meglio la partita". Dal gruppo, concetto molto caro a Conte e allo stesso Rrahmani, ai singoli: si parte da Alessandro Buongiorno, il volto nuovo di quest'anno che è stato a dir poco determinante prima dell'infortunio alle vertebre lombari che lo tiene tuttora ai box (ma a quanto pare davvero per poco). "E' forte nell'uno contro uno e legge benissimo le dinamiche di gioco. Ci troviamo bene a lavorare insieme". Si passa poi a Juan Jesus, il compagno di reparto ritornato in auge proprio a causa del guaio fisico occorso all'ex Torino: in questo caso le parole spese dal kosovaro nei confronti di un giocatore dal curriculum importante e che pareva finito fuori dal progetto azzurro sono tante e quasi doverose. "Anche lui è un grandissimo difensore. Basti pensare che, oltre che al Napoli, ha giocato anche nell'Inter e nella Roma e non è facile per un giocatore militare per tanto tempo in squadre del genere, specialmente se non si hanno determinate qualità. Lui invece è un giocatore di livello altissimo e lo ha dimostrato anche facendosi trovare pronto in questi momenti di necessità". Proprio parlando di Juan Jesus, Rrahmani ha nominato la Roma, la prossima avversaria della capolista, che non intende fermare la propria marcia. "Tutti noi cerchiamo di dare il massimo, perché se non si fa così diventa difficile vincere le partite. Nel prossimo turno affronteremo una grande squadra, allenata da un grande allenatore, tra l'altro nuovo ma contro il quale abbiamo già giocato proprio in occasione della sua prima partita sulla panchina giallorossa. Nel frattempo loro hanno acquisito gli automatismi richiesti dal tecnico e fanno ciò che lui chiede. Lo dimostrano - conclude Rrahmani - i risultati positivi che stanno trovando, quindi dobbiamo stare attenti e preparare al meglio la partita".

L'importanza della gara di Roma

La partita dell'Olimpico per il Napoli potrebbe significare l'ottava vittoria consecutiva, un sigillo importantissimo anche considerando che intanto l'Inter dovrà la mai banale grana del derby con il Milan all'orizzonte. Dunque, la possibilità di cominciare a prendere un vantaggio non solo virtuale come quello attuale esiste. Ad oggi infatti i nerazzurri sono attardati di 3 punti, che potrebbero essere colmati in caso di successo nella sfida in casa della Fiorentina rinviata a data da destinarsi dopo il malore occorso in campo a Edoardo Bove. Certo, a prescindere dsal recupero per molti il Napoli ha comunque diversi vantaggi: da quello virtuale, che psicologicamente comincia ad avere un certo peso, a quello reale di disporre della settimana piena di lavoro senza altri impegni, mentre l'Inter proprio ieri ha brindato alla qualificazione agli ottavi di finale di Champions League senza neanche passare dagli spareggi. Eppure, nonostante i tanti indizi che cominciano a fare più di una prova, Conte non si fida e, come dichiarato anche dai suoi giocatori (non ultimo Rrahmani), pensa a preparare al meglio ogni partita. Partita che tra l'altro vedrà Buongiorno, a meno di sorprese dell'ultimo minuto, ritornare nell'elenco dei convocati dopo il lungo stop che però non ha danneggiato il Napoli, che senza il perno della sua difesa ha vinto 6 partite su 6 e ha incassato appena 4 reti. Merito proprio di quel gioco di gruppo e di coesione al quale faceva riferimento Rrahmani, che con o senza Buongiorno resta e resterà il leader del reparto, proprio come era già accaduto nella stagione dello scudetto.

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