Spalletti, De Laurentiis e l’addio al Napoli: i retroscena sulla fine di un legame burrascoso

Per il futuro il presidente azzurro sta valutando tanti profili: da Gasperini a Italiano, da Thiago Motta a Benitez

di YAHYA ACERBI -
22 maggio 2023
Luciano Spalletti

Luciano Spalletti

Napoli, 22 maggio 2023 – Il Napoli ha raggiunto un obiettivo che mancava da trent’anni e Luciano Spalletti ha realizzato il sogno di una vita riuscendo a portare a casa lo scudetto. Le premesse per un matrimonio lungo e duraturo c’erano tutte, ma fra il club azzurro e il tecnico di Certaldo la parola giusta con cui inquadrare la situazione è divorzio. Sembrava impossibile da pensare solo un paio di mesi fa, ma Spalletti non sarà più il tecnico dei partenopei nella prossima stagione.

Quali sono i retroscena che han portato alla separazione tra il tecnico toscano e la società di De Laurentiis? Partiamo escludendo alcune piste, certamente non è un problema di soldi come ha confermato lo stesso tecnico recentemente: “Non c’è trattativa”. La causa non è nemmeno legata a una rottura all’interno dello spogliatoio. Anzi, vedendo l’abbraccio tra Di Lorenzo, capitano e simbolo della squadra, e l’allenatore subito dopo la rete del terzino contro l’Inter, sembra chiaro che con i giocatori sia rimasta quella sinergia che ha portato alla vittoria dello scudetto.

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L’ipotesi più accreditata è quella di una rottura con il patron partenopeo Aurelio De Laurentiis. Spalletti non sarebbe il primo allenatore del Napoli a terminare l’avventura azzurra per screzi con il presidente. La famosa sindrome dei due anni ha colpito Benitez, Ancelotti, Gattuso e adesso lo stesso Spalletti. Sarri è invece riuscito a mantenere la carica per 3 anni, ma l’ultimo di questi è stato un perenne botta e risposta con De Laurentiis. Il casus belli sarebbe l’attivazione della clausola per il rinnovo del tecnico esercitata dal presidente, senza però consultare lo stesso Spalletti. I rapporti erano già incrinati: dopo l’uscita dalla Champions De Laurentiis, invece di complimentarsi per lo storico risultato (primo quarto di finale della storia del club), avrebbe recriminato al tecnico l’eliminazione. Inoltre dopo il pareggio di Udine che è valso lo scudetto al Napoli, il presidente, oltre a non aver seguito la squadra in trasferta, non avrebbe neanche chiamato il mister per complimentarsi, cosa che non sarebbe andata giù a Spalletti.

Per l’allenatore di Certaldo c’è comunque la necessità di separarsi consensualmente dal club dato che nel contratto stipulato con il Napoli vi è una clausola che in caso di dimissioni impedirebbe all’allenatore di allenare altri club per un anno, questo vincolo può essere derogato solo da De Laurentiis. L’addio di Giuntoli e la mancata certezza di tenere in rosa giocatori che son stati decisivi in questa stagione sono stati a loro volta elementi chiave nella decisione del tecnico di non proseguire.

De Laurentiis inizia a guardarsi intorno alla ricerca di un sostituto: Italiano, Thiago Motta, Gallardo, Gasperini, De Zerbi e il ritorno di Benitez sono i nomi più accreditati. Per Spalletti invece, non dovesse rimanere fermo un anno per il vincolo contrattuale, c’è l’interessamento di diverse società: il Tottenham, il Milan in caso di separazione con Pioli e la Juventus che monitora la situazione per il post Allegri. L’esuberante e incontentabile De Laurentiis ha portato il Napoli al successo rilevandolo dalla Serie C, ma è spesso stato al centro di contestazioni da parte della tifoseria e di rapporti non idilliaci con i propri allenatori. Vedremo se il produttore cinematografico riuscirà a trovare un regista adatto alla sua squadra per cercare di aprire un ciclo vincente già dalla prossima stagione.

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