Napoli, con l'Inter si completa l'all-in. Ma Spalletti è sempre più lontano: ecco chi può sostituirlo
Filotto totale per gli azzurri: ogni squadra del campionato è stata battuta. Ma l'imminente addio dell'allenatore dello scudetto è una mazzata
Napoli, 22 maggio 2023 - Per legittimare ulteriormente uno scudetto assegnato da tempo e di fatto forse mai in discussione nell'arco dell'intero campionato al Napoli mancava solo un tassello. Anzi: una 'vittima'. Per completare l'all-in agli azzurri serviva solo lo 'scalpo' dell'Inter: missione compiuta in un altro pomeriggio in cui le gesta dei giocatori sul campo sono state messe un po' in secondo piano dalle scaramucce tuttora in corso tra Aurelio De Laurentiis e Luciano Spalletti.
Lo show dei comprimari
Chi sognava il lieto fine e l'ingresso a braccetto prima della penultima partita in casa della capolista è rimasto deluso dalla perdurante freddezza tra le parti, che mai come stavolta non possono biasimare nessuno per questa doccia gelata che sta (in parte) guastando il trupudio dei campioni d'Italia. Anzi: da più parti si prova a riportare il focus su una cavalcata trionfale che contro l'Inter ha vissuto un'altra puntata magica nel segno di giocatori tanto fondamentali nell'economia del progetto quanto forse troppo poco acclamati rispetto ad altri beniamini. Succede così che la vittoria contro la prima finalista della prossima Champions League, uno dei pochi rimpianti stagionali del Napoli, viene firmata da André-Frank Zambo Anguissa, Giovanni Di Lorenzo e Gianluca Gaetano: non proprio i marcatori abituali di una squadra che a breve potrebbe vivere una rivoluzione imprevedibile fino a poche settimane fa. A buttare acqua sul fuoco ci hanno provato diversi personaggi più o meno vicini al Napoli: addirittura anche lo showman Fiorello, che aveva confermato la vicinanza tra De Laurentiis e Spalletti. Sì, ma solo fisica tra due persone che lavorano presso la stessa società. Probabilmente ancora per poco.
I possibili eredi
Stavolta è stato proprio il tecnico toscano a lasciar intendere a chiare lettere l'imminente addio tirando fuori alcune delle motivazioni. Su tutte la mancanza di stimoli e di affinità di vedute con De Laurentiis, che dal canto suo ha intensificato la ricerca dell'allenatore che dovrà raccogliere un'eredità pesantissima. E' vero che negli ultimi anni il Napoli ha cambiato diverse guide tecniche con ottimo profitto, andando di fatto sempre in crescendo, ma stavolta di mezzo c'è uno scudetto che nella prossima stagione, dopo gli onori, presenterà il conto degli oneri. Insomma, la squadra fregiata del tricolore sul petto non potrà permettersi alcun passo falso: motivo per cui De Laurentiis, stavolta più che mai, non lascia nulla al caso. Sul taccuino del patron ci sono infatti nomi che abbracciano diversi gusti e palati: dal ritorno di fiamma con Rafa Benitez all'ex 'nemico' Antonio Conte, passando per il maestro Gian Piero Gasperini prima di arrivare agli emergenti Roberto De Zerbi e Julian Nagelsmann. In questo elenco potrebbe esserci il prossimo allenatore del Napoli oppure no, perché anche Spalletti a suo tempo, tra l'altro tra mille scetticismi, sbucò quasi a sorpresa sulla panchina azzurra nel bel mezzo di una ridda di candidati creata ad arte per sviare. Lo stesso Spalletti oggi incredibilmente al passo d'addio.
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