Napoli-Inter, Spalletti: "Il mio futuro? Chiedete a De Laurentiis"

Continuano le schermaglie a distanza tra il tecnico toscano e il patron: "Per me è già tutto definito da giorni, ma dovrà comunicarlo la società"

20 maggio 2023
Luciano Spalletti

Luciano Spalletti

Napoli, 20 maggio 2023 - La partita contro l'Inter, in programma domenica 21 maggio alle 18, ma anche e soprattutto il futuro della panchina del Napoli: il fulcro di entrambi i punti all'ordine del giorno è Luciano Spalletti, che si concede ai microfoni di una conferenza stampa piuttosto tesa a dispetto dello scudetto vinto appena poche settimane fa.

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Il mistero della cena

Inevitabile riagganciarsi subito alle parole pronunciate appena poche ore prima da Aurelio De Laurentiis, che aveva espressamente dichiarato la sua voglia di non tarpare le ali a nessuno: una frase sibillina per gli astanti ma evidentemente anche per lo stesso tecnico toscano. "L'interpretazione dovete chiederla al presidente, che è sempre bravo a tenere tutti sulla corda, visto che queste parole non sono inerenti a ciò che ci siamo detti a cena. Io poi non ho bisogno delle ali, ma giusto di un paio di stivali". Una battuta che non basta a fugare le nubi che da giorni appesantiscono l'aria di Castel Volturno. "Non ho intenzione di volare da nessuna parte. Il resto, ripeto, dovrà dirlo il presidente quando lo riterrà opportuno: per me è già tutto definito dalla sera della cena". I tentativi per far sbottonare Spalletti continuano, ma senza successo. "Mi chiedete se io voglia restare o meno tirando in ballo i tifosi, ma tutto ciò che è successo e che succederà riguarda la società". Chissà che dietro il sempre più probabile divorzio non ci sia la paura di non potersi ripetere in una piazza già notoriamente molto esigente: figurarsi con il tricolore cucito sul petto. "Per me è più difficile cominciare il campionato con una squadra che si è piazzata a metà classifica rispetto a quella che ho in mano ora, che è perfetta sotto tutti i punti di vista: oggi è più semplice lavorare rispetto a quando sono arrivato". Parole che sembrano riportare il sereno in seno a una squadra che, in effetti, ha ancora ampi margini di crescita. "Sotto diversi aspetti si può migliorare ulteriormente. Di certo quando sono arrivato i punti fermi erano pochi, mentre oggi si parla di giocatori fantastici".

Inter all'orizzonte

Miracoli delle vittorie. Per un Napoli che ha dominato in Serie A c'è un'Inter che invece ha fatto la voce grossa in Champions League, guadagnando il biglietto per la finale, dove affronterà il Manchester City: un risultato che potrebbe dare nuovi stimoli agli azzurri, apparsi piuttosto scarichi a Monza. "Siamo ancora motivati e lo sono a maggior ragione i calciatori, che si allenano con piacere. Domani sfideremo una squadra che all'andata ci ha battuto: un motivo in più per provare a fare bene". Al di là delle buone intenzioni, l'impressione è che mai come ora nel capoluogo campano sia complicato restare concentrati su un campionato che ha già detto tutto: specialmente con il mercato che incombe. "Ho sempre ragionato mettendo il collettivo al primo posto e lo faccio a maggior ragione ora, anche se so che dalla stampa e dalla piazza determinati giocatori sono stati anteposti ad altri".

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