Perché i calciatori non possono scommettere e quando invece è lecito giocare: la regola

Il terremoto nel mondo del calcio dopo le accuse di Fabrizio Corona e il coinvolgimento di Fagioli, Tonali, Zaniolo e Zalewski

di FRANCESCO BOCCHINI -
13 ottobre 2023
Nicolò Zaniolo

Nicolò Zaniolo

Milano, 13 ottobre 2023 – In queste ore, è il caso scommesse a collegare con un filo diretto la cronaca e il mondo del calcio. I nomi che si dice essere coinvolti stanno aumentando di giorno in giorno, anche per mezzo della voce di Fabrizio Corona, con l'ex re dei paparazzi a rivelare di avere in suo possesso una lista contenente circa 50 calciatori di Serie A. Se le accuse che l'imprenditore sta muovendo fossero confermate, i tesserati coinvolti rischiano squalifiche e multe. Già, perché l’ordinamento federale fa espresso divieto ai calciatori e ai tesserati in generale di effettuare qualsiasi tipo di scommessa al fine di trarne profitto. Questo anche in una prospettiva di garanzia del regolare svolgimento delle gare e dei campionati.

L'articolo 24 

L'articolo 24 del codice di giustizia sportiva Figc stabilisce in cinque punti che: ai soggetti dell'ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico è fatto divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso i soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della Fifa e della Uefa; ai soggetti dell'ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore dilettantistico e al settore giovanile è fatto divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, presso i soggetti non autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della Fifa e della Uefa. Agli stessi è fatto, altresì, divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, presso soggetti autorizzati a riceverle relativamente a gare delle competizioni in cui militano le loro squadre; la violazione del divieto di cui ai commi 1 e 2 comporta per i soggetti dell'ordinamento federale, per i dirigenti, per i soci e per i dirigenti delle società la sanzione della inibizione o della squalifica non inferiore a tre anni e dell’ammenda non inferiore ad euro 25.000,00; Se, per la violazione del divieto di cui ai commi 1 e 2, viene accertata la responsabilità diretta della società ai sensi dell’art. 6, comma 1, il fatto è punito con l’applicazione, anche congiuntamente in relazione alle circostanze e alla gravità del fatto, delle sanzioni di cui all'art. 8, comma 1, lettere g), h), i), l); i soggetti di cui all'art. 2 che siano venuti a conoscenza in qualunque modo che società o persone abbiano posto o stiano per porre in essere taluno degli atti indicati ai commi 1 e 2, hanno l’obbligo di informarne, senza indugio, la Procura federale. Il mancato adempimento di tale obbligo comporta per i soggetti di cui all'art. 2 la sanzione della inibizione o della squalifica non inferiore a sei mesi e dell’ammenda non inferiore ad euro 15.000,00.

Scommesse lecite quando?

Escluse le manifestazioni calcistiche, i giocatori possono scommettere su altri eventi sportivi? A rispondere alla domanda ci pensa l'avvocato Paco D’Onofrio, interpellato da Fanpage.it. "I calciatori non possono scommettere nel perimetro degli eventi del loro sport. Oltre al calcio si può fare. La norma nasce partendo dal fatto che un tesserato, appartenente a un sistema sportivo, possa avere influenze e quindi scommetti su qualcosa che ti è vicino. Questo non è considerato opportuno. Se sono un calciatore posso scommettere su altri eventi perché non c’è vicinanza".

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