Roma, la favola di Edoardo Bove: chi è il ‘cane malato’ di Mourinho che ha piegato il Leverkusen

Cresciuto nelle giovanili giallorosse, nel corso di questa stagione ha trovato sempre più spazio con il portoghese, fino a decidere la semifinale di andata di Europa League

di YAHYA ACERBI -
12 maggio 2023
Edoardo Bove

Edoardo Bove

Roma, 12 maggio 2023 – Una storia da film quella di Edoardo Bove: romano, romanista e ad appena vent’anni autore di un gol che può rivelarsi decisivo nella doppia sfida di Europa League con il Bayer Leverkusen, in palio la finale. Bove è un ragazzo come tanti, ma la congiunzione di eventi che l’ha portato fino a questo momento potrebbe farlo sembrare un predestinato.

La storia di Edoardo Bove

È Bruno Conti a scovarne il talento, quando era poco più di un bambino, e a portarlo nel settore giovanile giallorosso dove passerà 8 anni della sua vita. L’esordio in Serie A arriva contro il Genoa, gioca solo un minuto dei 57 collezionati in campionato l’anno scorso ma Mourinho in lui ha visto qualcosa. Quei 57 minuti sono bastati per segnare la prima rete in Serie A, gol decisivo che segna la rimonta contro l’Hellas Verona in una partita che si era fatta complicatissima.

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Nel corso di questa stagione ha trovato sempre più spazio con Mourinho che per elogiarlo gli ha affibbiato l’ormai celebre soprannome “cane malato”, probabilmente se lo porterà dietro per tutta la carriera. Questo soprannome deriva dalla voglia incessante di correre dietro tutti i palloni, come farebbe un cane malato. A Roma sono iniziati i nobili accostamenti e c’è già chi lo paragona al primo De Rossi, non per le proprietà tecniche ma per la voglia e la grinta che mette in campo. Dopo il gol al Leverkusen, prima rete europea per il ragazzo nonché gol decisivo nella prima vittoria in una semifinale d’andata nella storia della Roma , Mourinho ha speso altre dolci parole per Bove: “Un professionista, e ha anche una buona formazione universitaria, sembra un trentenne. L’anno scorso giocava 5 minuti, quest’anno 20, poi 30, ora titolare. È cresciuto a livello emozionale. Io ho fatto il mio lavoro, l’ho aiutato a crescere, ma nella sua crescita c’è anche tanto della sua famiglia che non conosco personalmente, ma sicuramente sarà di alto livello”.

Bove, in arte “cane malato”, è un ragazzo di Roma come tanti che però è riuscito a realizzare il sogno di tutti i ragazzi di Roma, segnare in una semifinale all’Olimpico. Avendo completato a pieno l’inserimento in prima squadra va ad aggiungersi agli altri due romani e romanisti in squadra (Pellegrini e Zalewski), ma soprattutto ha mosso il primo passo per continuare la stirpe di Romani e Romanisti che hanno scritto la storia del club.

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