La fenomenologia di Mourinho, le frasi più celebri dello ‘Special one’

Da “non sono pirla” fino agli “zero tituli”. Il vocabolario di un mister che quasi a ogni conferenza stampa sforna un cult

di GABRIELE TASSI
16 gennaio 2024
La fenomenologia del 'Mou', ogni frase può diventare un cult

La fenomenologia del 'Mou', ogni frase può diventare un cult

Roma, 16 gennaio 2023 – Special One anche nelle battute. Mou più o meno ogni volta che apre bocca rischia di sfornare una frase cult. Negli anni l’ormai ex mister della Roma  (esonerato oggi dal club), ha anche il merito di aver coniato una serie di termini rimasti di diritto nella storia del calcio. 

"Non sono pirla”

Nel 2008 all’Inter arrivò subito col botto. Alla conferenza stampa di presentazione, quando un giornalista chiese a Mou se Lampard avrebbe potuto giocare in nerazzurro, il tecnico portoghese rispose: “Perché mi chiedi di un giocatore del Chelsea?”. E il giornalista: “E’ un modo furbo di riproporle un tema da lei evitato”. E José: “Sì sì, ma io non sono pirla”.

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"Sono intelligente”

Sempre nel 2008, alla domanda di come avesse fatto a imparare così in fretta l’italiano, rispose: “L’ho imparato in fretta perché sono intelligente”. 

"Zero tituli”

E’ rimasta scritta nella storia del calcio. Ed è destinata a rimanerci negli anni considerando, che proprio nella stagione 2009-2010, Mou centrò lo storico triplete con l’Inter. “Negli ultimi due giorni non si è parlato della Roma che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del Milan che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della Juve che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali”.

"Non sono Harry Potter”

Un’ altra frase cult arriva sempre da quell’anno magico. E magico è proprio l’aggettivo adatto, perché nella conferenza stampa di presentazione della nuova stagione Mou esordisce così: “Posso lavorare di più. Quello che invece non posso fare sono i miracoli: io non sono Merlino o Harry Potter”.

E il tecnico portoghese si è autocitato anche recentemente, alla vigilia della partita Milan Roma (13 gennaio 2024). "Se paragoni le squadre che devono arrivare tra le prime 4 non c'è paragone, ma siamo la Roma. Abbiamo i tifosi più incredibili che ho mai visto e un allenatore che basta il suo nome per cui la gente possa pensare che si chiami José Harry Mourinho Potter, alza il livello di esigenze e aspettative. Stiamo lottando per qualcosa di molto difficile".

"Daje Roma”

Prima di sedersi su quella panchina che negli ultimi mesi si è arroventata più che mai, firmato il contratto con i giallorossi, Mou aveva scritto sulla propria pagina social: "L’incredibile passione dei tifosi della Roma mi ha convinto ad accettare l’incarico e non vedo l’ora di iniziare la prossima stagione. Daje Roma!”

"Nessuno meglio di me”

“Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia meglio di me” diceva invece il 3 marzo 2009, sempre sulla panchina dell’Inter, la dimostrazione di un anno in cui era davvero in fiducia. 

 

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