Roma calcio, ufficiale l'esonero di Juric. Mancini (in pole) e le altre ipotesi per l’allenatore

Fatale per l'allenatore croato il ko interno contro il Bologna. "Lo ringraziamo per il duro lavoro svolto in un ambiente difficile": queste le parole della società, ora a caccia dell'erede

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
10 novembre 2024
Roma, esonerato Ivan Juric (foto Ansa)

Roma, esonerato Ivan Juric (foto Ansa)

Roma, 10 novembre 2024 - La notizia era nell'aria subito dopo il triplice fischio del match contro il Bologna, che si è imposto all'Olimpico grazie alle reti di Castro, Orsolini e Karlsson (vana per i giallorossi la doppietta di El Shaarawy, l'ultimo dei suoi a mollare), ma l'impressione è che il suo destino fosse segnato da giorni, a prescindere dall'esito della partita prevista nella giornata 12 di Serie A: Ivan Juric non è più l'allenatore della Roma.

La classifica della seria A

Il comunicato ufficiale della Roma

"Vogliamo ringraziare Ivan Juric per il suo duro lavoro nelle ultime settimane. Ha gestito un ambiente difficile con il massimo della professionalità, e di questo gli siamo grati. Gli auguriamo tutto il meglio per il suo futuro. La ricerca di un nuovo responsabile dell'area tecnica è già iniziata e verrà annunciato nei prossimi giorni": è con queste parole, tramite le quali vengono rimarcati gli oggettivi ostacoli di natura intestina presenti oggi a Trigoria, che il club giallorosso ha congedato il proprio ormai ex allenatore, la cui avventura nella Capitale da sostituto di Daniele De Rossi era cominciata nel migliore dei modi, con i successi contro Udinese e Venezia. Poi, il primo sentore di una crisi destinata a riemergere con ancora più prepotenza era arrivato con il pareggio contro il Monza: campanelli d'allarme diventati ancora più allarmanti dopo le sconfitte contro Inter e soprattutto Fiorentina, una debacle per 1-5 che sembrava il punto più basso della gestione Juric, contestato dai tifosi e giunto allo scontro anche con diversi senatori del gruppo. La boccata d'ossigeno l'ha dato il successo di misura, e quasi casuale, contro un Torino a sua volta in caduta libera. Invece niente da fare: le sconfitte contro Verona e, appunto, Bologna, curiosamente entrambe per 2-3, sono costate la panchina al tecnico croato, esonerato praticamente quasi a ridosso della fine della partita dell'Olimpico.

Roma-Bologna, un momento del match (foto Ansa)
Roma-Bologna, un momento del match (foto Ansa)

I numeri di Juric e i possibili successori

La breve e di certo non indimenticabile era Juric termina quindi con un ruolino di marcia in campionato di 3 vittorie, 1 pareggio e 4 sconfitte, con 12 gol fatti e 14 subiti e una media punti di 1,25 a partita, trend che in Europa League diventa di 4 punti in 4 partite, frutto dei pareggi contro Athletic Club e Union SG, della vittoria con la Dinamo Kiev e della sconfitta in casa dell'Elfsborg. Ora, come confermato ai microfoni di Dazn dal direttore sportivo Florent Ghisolfi, per la Roma è tempo di voltare pagina. Il nome più gettonato all'ombra del Colosseo è quello di Roberto Mancini, seguito a ruota dal profilo di Massimiliano Allegri: Ben più defilato, per ovvi motivi di scarso feeling con la famiglia Friedkin, è l'ipotesi di un ritorno di De Rossi, il cui esonero, come confermato a denti stretti da Ghisolfi, è stato forse l'origine di gran parte dei mali della Roma di oggi.

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