Roma-Bologna 2-3: emiliani divertenti e spietati, Juric esonerato
Italiano vince la terza di fila in Serie A, ai giallorossi non basta la doppietta di El Shaarawy
Roma 10 novembre 2024 - Alla Roma non basta un super El Shaarawy per avere ragione del Bologna, anzi cade sotto i colpi di Orsolini e compagni. All'Olimpico finisce 2-3 per i rossoblù al termine di una partita divertente, pirotecnica e nervosissima, dove i rossoblù vanno in vantaggio a metà del primo tempo e riescono a contenere tutte le reazioni romaniste fino ad ottenere la terza vittoria consecutiva in campionato. Sblocca la gara Castro, ma El Shaarawy la pareggia nella ripresa. Gli emiliani bravi a trovare in rapida sequenza il nuovo vantaggio e poi la terza rete con Orsolini prima e Karlsson poi, infine la doppietta del faraone regala un'ultima speranza, che però non si trasformerà mai in rimonta definitiva. Il Bologna aggancia così il Milan al settimo posto, mentre i capitolini ora vedono da vicino la zona rossa: solo +4 sulla terzultima per i capitolini. Juric è stato esonerato pochi minuti dopo la fine del match.
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Primo tempo
Juric senza Dybala, fuori per un problema fisico. Al posto della Joya c'è Soulé con Pisilli alle spalle di Dovbyk. In mediana Cristante fa coppia con Koné, mentre sulle corsie corrono Çelik ed El Shaarawy. Dietro davanti a Svilar si ricompone il terzetto tipo della retroguardia capitolina con Mancini, N'Dicka e Angeliño, schierati davanti a Svilar. Italiano riparte dal suo 4-2-3-1 con Skorupski tra i pali, preferito a Ravaglia. Davanti a lui la linea a quattro vede De Silvestri e Miranda sulle due fasce, mentre Beukema e Lucumí sono i due centrali. In mediana Freuler fa coppia con Pobega a dettare i tempi del palleggio emiliano. In trequarti Orsolini va a destra, Ndoye sul lato opposto, con Odgaard al centro, a sostegno dell'unica punta Castro.
Nei primi minuti la Roma prova a schiacciare il Bologna con il possesso palla. I rossoblù attendono organizzati un palleggio per la verità sterile da parte dei capitolini, che però riescono a trovare spazio in profondità, quando vincono i duelli individuali. Fin da subito infatti sono tante le sfide fisiche tra i protagonisti in campo. I padroni di casa hanno il predominio territoriale e del ritmo di gioco, ma quando i felsinei riescono a recuperare il pallone, sono molto rapidi a ribaltare il fronte e a mettere in apprensione la retroguardia avversaria. La prima conclusione del match infatti è di marca felsinea, con il pallone vagante raccolto da Miranda, che poi si coordina per calciare in porta, ma il suo tentativo resta centrale, blocca Svilar.
Il Bologna cresce con il passare dei minuti e comincia con i lanci lunghi a mettere a dura prova la tenuta individuale della retroguardia romanista. I giallorossi diventano meno presenti nella metà campo avversaria, ma sanno comunque rendersi pericolosi: al 16' infatti ci prova Pisilli dopo una bella combinazione con Dovbyk, ma il suo tentativo è debole per impensierire Skorupski. I felsinei però non calano il proprio ritmo e al 20' Orsolini fa il buco nella difesa dopo aver saltato Angeliño e calcia con il destro in diagonale sul palo lontano. Il tentativo è un tiro-cross su cui Ndoye manca di un nonnulla l'appuntamento con il gol. Peccato per lo svizzero nel tentativo del gol va a scontrarsi con il palo in maniera molto dura e viene scorato fuori dal campo in barella. Al suo posto nel cambio obbligato entra Karlsson.
L'infortunio però non ferma l'ottimo momento degli emiliani, al contrario sembra caricarli ulteriormente, al 25' infatti sugli sviluppi del calcio d'angolo, nasce un flipper furibondo in area di rigore. Mancini non riesce a liberare e allora ne approfitta Castro, che vince il duello fisico con Çelik e di pura foga agonistica spinge il pallone in fondo al sacco: è 0-1 per il Bologna all'Olimpico. La reazione dei giallorossi è immediata e al 30' arrivano anche vicinissimi a trovare la rete del pareggio. Koné sfonda sulla corsia di destra, arriva sul fondo e mette perfettamente al centro rasoterra per Soulé, che in scivolata colpisce, spendendo però la sfera sulla traversa.
Dopo lo spavento alla mezz'ora, i ragazzi di Italiano sembrano poter gestire al meglio i ritmi di gioco, ma il vero forcing romanista arriva negli ultimi minuti di tempo. I giallorossi infatti attaccano in massa a più riprese, ma sbattono ogni volta contro il muro della difesa emiliana. Alla fine il massimo che i padroni di casa riescono a ottenere è il cartellino giallo per De Silvestri e poco altro, con un paio di spaventi per la retroguardia avversaria, ma nessun reale pericolo per Skorupski. Fischia due volte Manganiello dopo i 3' di recupero e sancisce la fine della prima frazione sul risultato di 0-1 per il Bologna.
Secondo tempo
Cambia qualcosa all'intervallo Italiano: esce l'ammonito De Silvestri, al suo posto c'è Posch; Juric invece conferma l'undici del primo tempo. Prime fasi di gioco, molto spezzetate, con tanti contrasti fisici e motli falli commessi da entrambe le parti. Il nervosismo da parte della Roma è evidente e il silenzio di contestazione dell'Olimpico che accompagna la partita è assordante. La Roma ci prova, ma non riesce a creare troppi grattacapi dalle parti di Skorupski, allora Juric prova con i cambi a dare una sferzata alla partita. Entra prima Shomurodov per Soulé, poi arriva il momento del debutto di Dahl, insieme a Baldanzi, i quali sostituiscono Çelik e Pisilli.
I cambi pagano e la Roma guadagna metri poco alla volta, fino a trovare l'occasione del pareggio. El Shaarawy recupera il pallone e dà il via all'azione aprendo sulla destra. Mancini crossa, il pallone è deviato, ma questo non toglie al faraone la chance di colpire di testa dal cuore dell'area di rigore e di trafiggere Skorupski, che tocca, ma non riesce a togliere il pallone dalla porta. Si risveglia l'Olimpico per festeggiare il gol: è 1-1 al 63'.
La gioia è forte sugli spalti, quanto rapida e fugace, perché i felsinei sono crudeli, sportivamente parlando, e rispondono colpo su colpo. Castro apre benissimo il campo a cercare Orsolini, che si ritrova isolato in uno contro uno con Angeliño dentro l'area di rigore. Il numero 7 del Bologna si sposta la sfera sul sinistro e calcia in porta: il difensore spagnolo devia la sfera quanto basta per mettere fuori causa Svilar ed è 1-2. Reazione romanista in una fase molto concitata di gara, con l'ottimo colpo di testa da calcio d'angolo di N'Dicka, ma Skorupski è super in questa occasione bloccando la sfera in due tempi. Qualche minuto più tardi i bolognesi troverebbero anche la terza rete, ma il gol di Dallinga viene annullato per un tocco sul braccio al momento del controllo prima di depositare in porta il pallone.
Il Bologna non si fa però prendere dalla frustrazione della rete annullata e anzi ci riprova e ci riesce. Bellissima combinazione sulla corsia di sinistra tra Miranda e Karlsson, che mette lo svedese solo davanti a Svilar. Glaciale lo scandinavo che calcia e fa passare la sfera sotto il busto di Svilar per realizzare la rete dell'1-3 per la squadra ospite. Tutta la panchina del Bologna a festeggiare il numero dieci emiliano, volti disperati in casa romanista. I capitolini in campo però hanno un giocatore che non ha assolutamente intenzione di alzare bandiera bianca: il suo nome è Stephan El Shaarawy. Il faraone infatti riceve palla sulla destra da Shomurodov, entra in area e calcia con un diagonale potente e preciso sul secondo palo. La palla dà un colpo secco al palo interno e si insacca alle spalle di Skorupski: 2-3 all'Olimpico in una partita folle. Durante questa sequena un cambio per parte: nella Roma entra Paredes per Koné, il Bologna invece toglie Orsolini per Casale.
La sfida entra così nel suo interminabile recupero di ben sei minuti. La partita non è però divertente, al contrario è caratterizzata da grande nervosismo, piovono infatti cartellini gialli e parapiglia generali. Finiscono sul taccuino dei cattivi Mancini ed El Shaarawy per la Roma, Karlsson per il Bologna, ma alla fine la sostanza della partita non cambia. I rossoblù superano per 2-3 i giallorossi all'Olimpico ed entrano prepotenetemente in lotta per la zona Europa a quota 18; i capitolini invece restano al palo a quota 13 punti, solo a +4 dalla zona salvezza.
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