Al Sassuolo basta un filo di gas per vincere: una punizione di Laurienté piega il Sudtirol

Squadra pragmatica che sfrutta le occasioni. Così i neroverdi arrivano alla sosta mantenendo il secondo posto dietro al Pisa

di STEFANO FOGLIANI -
9 novembre 2024
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I compagni di squadra vanno ad abbracciare Laurienté che ha appena segnato su punzioni il gol della vittoria

Reggio Emilia, 9 novbembre 2024 – Ha un muso cortissimo, il Sassuolo che va alla pausa da secondo in classifica sulla scorta della seconda vittoria di misura consecutiva. La macchina da gol neroverde rifiata, ma la squadra di Grosso capitalizza i calci da fermo e consolida una classifica che la lascia dietro solo al Pisa capolista. Contro il Mantova, una settimana fa, un rigore di Berardi, contro il Sudtirol una punizione di Laurientè: due gare, sei punti, figli di due gol fatti – nessuno su azione – e zero subiti, con tanti saluti all’estetica ed ovvia esaltazione di un pragmatismo che, come una settimana fa, vede il Sassuolo soffrire il giusto ma passare comunque all’incasso.

Tanto varrà abituarsi, insomma, a questa versione forse non bellissima ma ‘più realista del re’ di un Sassuolo che nel primo tempo patisce, nel secondo riscuote, senza formalizzarsi se c’è, come si dice in gergo ‘da sporcarsi le mani’. Mediocre contro il Modena, e riscattato dalla ripresa, non granchè contro il Mantova, una settimana fa, nei primi 45’... Male anche a Bolzamo, contro un Sudtirol che accetta un’inferiorità scritta nel momento e nella classifica e la consegna al 5-4-1 cui Zaffaroni, arrivato a metà settimana a sostituire l’esonerato Valente, chiede di fare la partita, difendendola soprattutto.

La partita, tuttavia, dovrebbe farla il Sassuolo, che però pecca parecchio – e a tratti anche di presunzione – e dopo l’occasionissima che il salvataggio sulla linea di Molina vanifica al 13’, togliendogli il possibile vantaggio non combina quel che serve. Ci provano, i neroverdi, con Berardi e Boloca come con Russo, ma faticano e rischiano. Le incursioni di Zedadka e Molina suggeriscono un Sudtirol non sempre presente ma comunque ‘vivo’ dalle parti di Satalino e lo 0-0 con cui si va all’intervallo premia i padroni di casa quanto penalizza la corazzata di Grosso. Pronta nella ripresa, però, a prendersi quel che gli spetta: basta una punizione di Laurientè sulla quale Drago scarabocchia la parata per spaccare il match. Zaffaroni, a questo punto, da perdere non ha nulla e si allarga, regalando al Sassuolo spazi di cui i neroverdi non approfittano a dovere, appaltando quel che resta del match ai sussulti che lo accompagnano al traguardo.

Tutti, i sussulti, o quasi, altoatesini, perchè i neroverdi si abbassano disponendosi all’attesa. Satalino si esalta su Rover garantendosi il clean sheet, il secondo di fila, un palo toglie il gol a Merkaij, un fuorigioco respinge Odogwu – che molto protesterà al 4’ di recupero per una trattenuta di Muharemovic che Giua dice non esserci – e le velleità altoatesine. E il Sassuolo va. Di corto muso, ok, ma i punti son punti. E i tre che i neroverdi si prendono al Druso pesano.

Il tabellino

Sudtirol-Sassuolo 0-1

Sudtirol (3-4-2-1): Drago; Kofler, Masiello, Pietrangeli; Molina (34’ s.t. Crespi), Arrigoni, Kurtic (30’ s.t. Martini), S. Davi; Rover (30’ s.t. Mallamo), Zedadka (15’ s.t. Casiraghi); Merkaij (15’ s.t. Odogwu). All. Zaffaroni (Theiner, El Kaouakibi, Ceppitelli, Giorgini, Praszelik, F. Davi)

Sassuolo (4-3-3) : Satalino; Toljan, Muharemovic, Romagna, Pieragnolo (44’ s.t. Odenthal); Boloca, Obiang (15’ s.t. Iannoni), Thorstvedt; Berardi (44’ s.t. Paz), Russo (15’ s.t. Pierini), Lauriente’ (23’ s.t. Mulattieri). All. Grosso (A. Russo, Missori, Miranda, Caligara, Lipani, D’Andrea, Moro)

Arbitro: Giua di Olbia (Di Iorio, Bitonti, q.u. Zago)

Reti: 12’ s.t. Laurientè

Note: ammoniti Mulattieri, Merkaij, angoli 1-7, rec. 1’ e 4’

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