L’Inter va in fuga scudetto: decide l’autogol di Gatti, 1-0 alla Juve
L’Inter batte la Juve con un autogol di Gatti nel primo tempo e una prestazione di ottima intensità e gioco. La Juve ci prova nel finale ma con poche idee: è fuga Scudetto
Milano, 4 febbraio 2024 - L’Inter piazza la prima fuga scudetto. Sono quattro i punti di vantaggio dei nerazzurri sulla Juve, battuta nello scontro diretto a San Siro grazie ad un autogol di Gatti. Ma la squadra di Inzaghi, al netto della circostanza fortunata, ha meritato il successo con una partita di ritmo e intensità, con un grande primo tempo e una sapiente amministrazione nel secondo. Sommer non ha dovuto sporcare i suoi guantoni mentre Szczesny ha dovuto tenere in partita i suoi nella ripresa. A secco i due bomber Lautaro e Vlahovic, ma l’Inter ha prodotto più occasioni e più gioco, legittimando la prima vera fuga e con una partita ancora da recuperare con l’Atalanta.
Bella Inter
Inzaghi sceglie i titolarissimi, confermando Darmian in fascia destra, in mezzo tornano dalla squalifica Barella e Calhanoglu, davanti immancabili Lautaro e Thuram. Allegri opta per Cambiaso a destra, davanti torna titolare Yildiz che fa coppia con Vlahovic. Avvio decisamente intenso, soprattutto per l’Inter che opta per un baricentro alto e pressione a tutto campo. La tattica di Inzaghi funziona, infatti la Juve non riesce a uscire e non trova nemmeno la verticale per il contropiede. Ottime le preventive nerazzurre che permettono alla squadra di giocare alta, mantenere il possesso ma anche l’equilibrio nell’assetto tattico. Primo squillo con un destro di Mkhitaryan deviato che sfiora il palo alla destra di Szczesny. L’Inter prosegue nel suo forcing, ma Dimarco cicca al volo un sinistro da posizione ravvicinata su splendido cross di Pavard. Grande ritmo Inter, qualche mischia in area che mette apprensione ai bianconeri, ma Szczesny non è chiamato a grandi interventi. Tuttavia la partita è in mano ai padroni di casa che attaccano e non concedono nulla. A metà tempo una splendida ripartenza nerazzurra con sventagliata di Calhanoglu per Dimarco che assiste Thuram a centro, ma Bremer sventa tutto sul più bello. Solo una volta la Juve si presenta dalle parti di Sommer è serve una azione personale per creare una occasione. Il merito è di McKennie che in coast to coast smarca Vlahovic in area: il serbo sbaglia inopinatamente il controllo e consente il rientro di Pavard. Passato il mezzo spavento, l’Inter trova la rete. Al 37’ azione insistita dei nerazzurri, con gli smarcamenti di Inzaghi che aprono la difesa bianconera, così Barella scodella per la rovesciata di Pavard su cui irrompe Thuram a causare l’autorete di Gatti. Tripudio a San Siro. Nel finale di tempo non accade altro, ma l’Inter si tiene stretto il meritato vantaggio per intensità e mole di gioco.
Szczesny, che parate!
L’Inter approccia bene anche la ripresa, anche se i ritmi sono inferiori perché la Juve non accelera e i padroni di casa possono provare a gestire il vantaggio evitando rischi eccessivi sulla costruzione. I bianconeri faticano ad imbastire una manovra veloce e di qualità e infatti ci provano dalla distanza con Danilo, ma il destraccio finisce alle stelle. Dalla parte opposta riparte l’Inter con una azione da destra a sinistra che si conclude con un sinistro a mezza via di Dimarco che non è un tiro in porta e neanche un cross. Infatti non ci arriva nessuno e si spegne sul fondo. Poco dopo è ancora l’Inter a essere pericolosa: dalla rimessa laterale di Darmian arriva il destro di mezzo volo di Calhanoglu che si stampa sul palo. Attorno all’ora di gioco capovolgimenti di fronte, con la Juve che non trova la stoccata in una mischia in area, così nella ripartenza successiva Thuram e Dimarco non si intendono e Szczesny tira un sospiro di sollievo. La Juve ha un sussulto e poco dopo c’è una rovesciata di Vlahovic a centro area: palla alta. Allegri deve cambiare qualcosa e inserisce uomini di gamba con Weah e Chiesa per Yildiz e Kostic: serve dinamismo e maggiore velocità. Subito un destro di Gatti, propiziato proprio da Weah, mette paura a Sommer. Juve che mostra segnali di vivacità. Ripartenza Inter al 69’, Bastoni irrompe e ruba palla, poi Dimarco per il cross docile che pesca il destro al volo di Barella: miracolo di Szczesny. Inzaghi vede i suoi maggiormente impegnati in fascia con gli ingressi bianconeri, così tocca a Carlos Augusto per Dimarco e Dumfries per Darmian. La Juve prova allora a prendere in mano il possesso per assaltare nei minuti finali, ma si scopre in ripartenza e la gamba di Thuram è l’arma nerazzurra per il contropiede. Inzaghi però sceglie un uomo totem e allora dentro Arnautovic al posto del francese per tenere su palla e prendere qualche fallo. Szczesny fa un altro miracolo a tre dalla fine quando mura proprio l'austriaco a due passi dalla porta su imbeccata di Dumfries, mentre Allegri si gioca le ultime carte con Miretti, Alex Sandro e Alcaraz per il tutto per tutto negli ultimi cinque minuti. L’Inter, però, è brava a reggere sulle palle alte e rischia poco nei minuti di recupero, il resto lo fa un fallo preso da Lautaro e un ultimo cross sbagliato da Miretti. Vincono i nerazzurri che salgono a più quattro con una partita in meno. Colpo che può diventare importante nella lotta Scudetto.
Il tabellino
Inter (3-5-2): Sommer, Pavard, Acerbi, Bastoni (42’ s.t. de Vrij); Darmian (27’ s.t. Dumfries, Barella (42’ s.t. Klaassen), Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco (27’ s.t. Augusto); Thuram (31’ s.t. Arnautovic), Lautaro. All. Inzaghi. A disposizione: Asllani, Audero, Bisseck, Buchanan, Di Gennaro, Frattesi, Sanchez, Sensi. Juventus (3-5-2): Szczesny, Gatti (42’ s.t. Alex Sandro), Bremer, Danilo; Cambiaso (42’ s.t. Miretti), McKennie (44’ s.t. Alcaraz), Locatelli, Rabiot, Kostic (20’ s.t. Weah); Yildiz (20’ s.t. Chiesa), Vlahovic. All. Allegri. A disposizione: Djalo, Iling, Nicolussi Caviglia, Nonge Boende, Perin, Pinsoglio, Rugani. Marcatori: 37’ Thuram, Ammoniti: Vlahovic, Danilo, Mkhitaryan, Thuram, Inzaghi (non dal campo) Espulsi:
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