Napoli-Torino 1-1, Sanabria risponde a Kvaratskhelia
Al Maradona succede tutto in 3' della ripresa: apre il georgiano, replica il paraguaiano, per un pareggio che alla fine non serve a nessuno
Napoli, 8 marzo 2024 - Dopo un primo tempo più nervoso che spettacolare, al Maradona nella ripresa si decide tutto nel giro di 3': prima il Napoli passa in vantaggio con Kvaratskhelia, il migliore dei suoi, e poi il Torino replica con il neo entrato Sanabria, che il primo pallone del suo match decide di toccarlo con una meravigliosa rovesciata dagli sviluppi di un corner. Ancora Kvara sfiora il gol del vantaggio nel corso del recupero, ma la traversa gli dice di no e fissa così lo score sul definitivo 1-1. Un punto agli azzurri, che salgono a 44, restando quindi ancora lontano dalla zona Champions League, e un punto ai granata, ora a quota 38 e sempre più nella terra di mezzo.
Le formazioni ufficiali
Calzona si affida al consueto 4-3-3, aperto da Meret: i terzini sono Di Lorenzo e Mario Rui, con Ostigard e Juan Jesus a completare il pacchetto arretrato. La mediana vede protagonisti Anguissa, Lobotka e Zielinski, mentre al centro dell'attacco c'è ovviamente Osimhen: a destra figura Politano, mentre a sinistra tocca a Kvaratskhelia. Juric, squalificato e sostituito in panchina da Paro, sceglie invece il solito 3-4-1-2, che tra i pali prevede Milinkovic-Savic, protetto da Djidji, Buongiorno e Rodriguez, con Bellanova e Masina come quinti e la coppia Linetty-Gineitis in mezzo al campo: sulla trequarti c'è Vlasic, che assiste Pellegri e Zapata.
Primo tempo
Il Napoli parte forte e manda subito al tiro Politano, che deve vedersela però con il muro granata. Dall'altro lato del campo si accende presto il duello tutto centimetri e chili tra Juan Jesus e Pellegri: a vincerlo è sempre il primo. Nell'altra area c'è una lotta simile tra Buongiorno e Osimhen e anche in questo caso a spuntarla è il difensore a spese dell'attaccante. A entrambe le squadre, in un inizio all'insegna di diversi botta e risposta, manca la precisione nell'ultimo passaggio. Al 14' a sbagliare è Linetty, che serve involontariamente Politano, che a sua volta apparecchia per la botta di Kvaratskhelia contrata con un miracolo da Milinkovic-Savic: ne consegue un calcio d'angolo che arma l'incornata di poco a lato di Osimhen. Quest'ultimo al 24' si riesce a liberare della marcatura di Buongiorno, non proprio un'impresa facile, ma colpisce di spalla il cross di Anguissa, gettando alle ortiche una grande chance. Il Torino soffre ma al 28', paradossalmente, colleziona la migliore occasione del match: Pellegri punta Mario Rui, il cui rinvio diventa un involontario assist per Zapata, che con una bordata impegna severamente Meret, che manda la palla sopra la traversa. Al 41' Juan Jesus atterra Pellegri in una zona molto pericolosa, beccandosi anche il giallo: la successiva punizione battuta da Rodriguez per poco non beffa sul suo palo Meret, ma il corpo di Lobotka evita il peggio ai suoi. Il Napoli risponde sull'asse Politano-Kvaratskhelia: il cross del primo trova il colpo di testa del secondo, che a sua volta deve vedersela con i riflessi di Milinkovic-Savic. E' di fatto l'ultima chance di un primo tempo vivace e nervoso, come si evince dalle 4 ammonizioni (2 per parte) comminate da Orsato.
Secondo tempo
La prima occasione della ripresa è firmata da Politano, che si accentra e scarica una conclusione troppo debole per impensierire Milinkovic-Savic. Il Torino risponde poco dopo dagli sviluppi di un corner, battuto da Gineitis: Zapata colpisce la sfera ma senza trovare lo specchio. Al 58' Anguissa e Osimhen scambiano, con quest'ultimo che con uno scavetto apparecchia per la botta del primo, ancora preda di Milinkovic-Savic. Il gol del Napoli è comunque rimandato solo di pochi minuti, perché al 61' Kvaratskhelia e Mario Rui dialogano: il portoghese restituisce la palla al georgiano, che da due passi al volo firma il gol del vantaggio. Paro non ci sta e getta nella mischia Sanabria per Pellegri: mai mossa fu più fortunata. Neanche il tempo di entrare che il paraguaiano, con una spettacolare rovesciata ravvicinata, manda nel sacco il corner battuto da Gineitis e deviato dalla testa di Anguissa. Anche Calzona cambia, magari con la speranza di raccogliere gli stessi dividendi del collega: dentro Traorè e Raspadori per Zielinski e Politano. Gli azzurri, colpiti nel profondo dall'immediato pareggio granata, provano a riordinare le idee, ma collezionano solo giri dalla bandierina: uno arma la botta di Raspadori, a sua volta deviata in corner. Intanto Paro perde per infortunio Djidji, rilevato da Sazonov. Il Napoli continua a spingere e crea spesso il caos nell'area ospite: al 77' serve la sagoma enorme di Milinkovic-Savic per dire di no a Osimhen, che si era avventato su una palla vagante. Ne consegue un altro corner: a svettare è Juan Jesus ma a fare bella figura è ancora il portiere ospite. Anche Calzona cambia ancora: dentro Olivera per Mario Rui. All'81' Bellanova prova a fare tutto da solo, ma il suo blitz si conclude con una botta troppo velleitaria da distanza siderale, preferita al saggio servizio per un compagno. All'86' torna in cattedra Kvaratskhelia, che dal limite fa partire un potente destro: Milinkovic-Savic replica con un intervento più efficace che bello. Paro getta nella mischia Lazaro per un esausto Bellanova: a entrare sono anche Okereke e Vojvoda per Zapata e Linetty. I minuti di recupero assegnati da Orsato sono 6, al secondo dei quali è la traversa a respingere il tiro-cross di Kvaratskhelia: sulla ribattuta si avventa Di Lorenzo, che da ottima posizione sbaglia tutto. Calzona ci crede ancora e inserisce Lindstrom per Lobotka, ma a rendersi pericoloso è ancora il solito Kvara, che al 94' si sposta a destra e fa partire una botta che termina di poco alta. E' di fatto l'ultima chance di un Napoli che nel secondo tempo si aggrappa con forza a un ritrovato Kvaratskhelia, che da tutto da solo: gol, traversa e una chance finale, con tanto di palla lavorata alla grande tra cinque avversari prima del cross sbagliato di Raspadori, sul quale si ufficializza un pareggio che in fondo serve poco a entrambe le squadre. GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
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