Thuram abbatte il Toro, tripletta: granata sconfitti 3-2

I nerazzurri vincono col Toro ridotto in dieci per l’espulsione di Maripan, Thuram straripante con una tripletta: alla fine 3-2 con qualche errore difensivo di troppo

di MANUEL MINGUZZI
5 ottobre 2024
Thuram esulta con Lautaro Martinez (Ansa)

Thuram esulta con Lautaro Martinez (Ansa)

Milano, 5 ottobre 2024 – L’Inter risponde al Napoli, ma resta una certa propensione a prendere qualche gol di troppo. Thuram prolifico, tripletta, abbatte il Toro, ridotto in dieci per l’espulsione al 20’ di Maripan, e i nerazzurri di Inzaghi tengono il ritmo di Conte, battendo la squadra di Vanoli per 3-2 ma anche concedendo due marcature in superiorità numerica. Le distrazioni difensive sono ancora presenti, ma l’attacco viaggia bene e tra gol e occasioni sprecate l’Inter ha creato tanto, confermando la sua grande qualità. In difesa ci sono però delle lacune, disattenzioni che Inzaghi dovrà risolvere per il prosieguo di stagione. Per i granata gol del due a uno di Zapata, che a fine partita lascia il campo per un infortunio al ginocchio, e del tre a due di Vlasic su rigore, ma l’Inter ha tenuto il risultato nel recupero.  

Thuram scatenato

Inzaghi conferma le indicazioni della vigilia e rilancia la Thu-La in attacco, sugli esterni tornano Darmian e Dimarco, dietro c’è Bisseck. Il Toro con Adams e Zapata come coppia d’attacco, con la novità Gineitis a centrocampo. L’avvio di partita è abbastanza bloccato perché il Toro ci mette una difesa arcigna e buone coperture, l’Inter non ha la velocità giusta in fase di manovra per creare varchi in cui infilarsi: le emozioni non sono tantissime. Possesso dei nerazzurri molto paziente, ma non ci sono sbocchi per la verticale e anche in ampiezza i granata fanno ottima guardia, limitando le scorribande di Dimarco. La prima conclusione della serata è infatti del Toro, che recupera una buona palla offensiva poi si arriva al destro potente di Ricci che Sommer deve deviare a mani aperte. L’episodio che cambia la partita arriva però al 20’, quando un intervento da tergo di Maripan su Thuram porta il Var a correggere l’iniziale giallo deciso da Marcenaro: on field review e rosso diretto per il difensore cileno. L’Inter ha immediatamente una occasione, visto che c’è più spazio, e stavolta Dimarco riesce a scappare a sinistra per l’inserimento di Frattesi: palla di pochissimo a lato. Passa poco per il primo gol, perché il Toro non può coprire sia il centro sia le fasce e così sul cross di Bastoni, che si conferma uno dei migliori nella specialità, svetta Thuram a centro area: 1-0 al 26’. La squadra di Inzaghi prende il sopravvento e le potenziali occasioni fioccano, sempre da sinistra dove Dimarco è maggiormente libero e per poco non pesca nuovamente Thuram per il raddoppio. Vanoli, che è squalificato in tribuna, consiglia al suo vice Godinho di risistemare le cose e sceglie Masina al posto di Adams, che era finito in inferiorità numerica a fare l’esterno a dare una mano alla fase difensiva. La missione di tenere la partita aperta non riesce del tutto, infatti l’Inter trova presto il secondo, sempre con Thuram che stavolta raccoglie il cross di Acerbi, che si era sganciato in proiezione offensiva: 2-0 al 36’. Ma i nerazzurri in questo inizio di stagione spesso si distraggono dietro e neanche un minuto dopo Zapata si infila in un pertugio lasciato da Bisseck e accorcia immediatamente le distanze. I padroni di casa provano a non scomporsi e successivamente Dimarco sfiora il tris con un diagonale sinistro, ma c’è Milinkovic. Partita viva e aperta, all’intervallo è 2-1.

Ancora Thuram, poi Vlasic

Inzaghi apre la ripresa con Pavard al posto di Bisseck ammonito, scelta prudente per evitare un secondo giallo. Proprio il neo entrato ha la prima occasione del match con un destro strozzato dal limite che per poco non diventa un assist per Thuram. Poco dopo azione insistita dei nerazzurri: cross di Pavard, sponda di Acerbi e destro di Lautaro deviato sul più bello. Il possesso è chiaramente dei nerazzurri che schiacciano un Toro intento a difendere e tenere aperto il risultato per poi cercare un guizzo nell’ultima parte di match. Al 56’ botta da lontano di Calhanoglu che spaventa Milinkovic Savic. E’ il preludio al tris, che arriva al 60’. Il Toro si sbilancia su un contropiede di Zapata, bravo Pavard a fermarlo, così si apre spazio dietro dove si infila Bastoni che crossa per Lautaro, parata di Milinkovic ma c’è Thuram per il tap in che vale la doppietta personale e il 3-1 per l’Inter. Vanoli prova a correre ai ripari con Vojvoda e Ilic, ma la partita ormai sembra andata. Inzaghi va con i cambi e sceglie Taremi e Dumfries per Thuram e Darmian, gestione dei minutaggi. Nerazzurri in controllo della situazione, col doppio vantaggio e la superiorità numerica, ma Inzaghi chiede ai suoi di fare il quarto e continuare a giocare di ritmo. Mentalità. Acerbi prova a obbedire in mischia ma il sinistro sfila via alto su un rimpallo in seguito a una botta al volo di Dimarco. I granata non hanno energie per recuperare un risultato simile, e c’è anche stanchezza per una partita giocata in dieci per tanti minuti, così l’Inter sembra gestire a suo piacimento punteggio e tempo, senza disdegnare qualche sortita offensiva. Piove sul bagnato sul Toro perché su una sterzata verso destra Zapata si tocca il ginocchio e resta a terra. Si teme un infortunio serio. Dentro Vlasic e Karamoh che danno verve ai granata che infatti si guadagnano immediatamente un rigore con Masina in percussione ostacolato da Calhanoglu. Sul dischetto va Vlasic che accorcia le distanze a quattro dalla fine: 3-2. L’Inter sceglie di addormentare la partita per non rischiare oltremodo di complicare una situazione che si era fatta agevole e ora meno. Nel finale di match Taremi spreca il quarto dopo la respinta di Milinkovic su destro dalla distanza di Zielinski, ma poco importa perché i tre punti arrivano e permettono ai nerazzurri di tenere il ritmo del Napoli vincente contro il Como. Inter non perfetta, ma vincente.

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