Ciclismo, Evenepoel tornerà al Giro di Romandia 2025

Fermo da inizio dicembre, il belga potrebbe rivedersi anche nelle Ardenne, con la Freccia del Brabante del 18 aprile come possibile data buona: per ora la certezza è la corsa a tappe svizzera

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
3 aprile 2025
Remco Evenepoel (Ansa)

Remco Evenepoel (Ansa)

Roma, 3 aprile 2025 - Il ritorno di Remco Evenepoel dopo il calvario cominciato dall'incidente in allenamento di inizio dicembre ha finalmente una data: non si tratta di domenica 6 aprile, giorno del Giro delle Fiandre 2025, ma di martedì 29 aprile, quando scatterà il Giro di Romandia 2025.  

Il ritorno di Evenepoel

  In effetti, la data del rientro coincide più o meno con i calcoli fatti proprio dal belga, che qualche settimana fa si era lasciato andare a un emblematico "-40 giorni al ritorno". Ora il conto alla rovescia è davvero arrivato nell'ultimissima parte, quella che precede la corsa svizzera, che terminerà domenica 4 maggio. La conferma nella startlist del Giro di Romandia non esclude un colpo di scena precedente, con quelle Ardenne da mesi indicate da Evenepoel come l'obiettivo principale per il gran ritorno, una boccata di ossigeno anche per una Soudal Quick-Step che in questa prima parte di stagione ha dovuto fare i conti con tante cadute e altrettanti infortuni seri dei propri corridori. Forse il classe 2000 potrebbe tornare in gara anche prima, addirittura nella Freccia del Brabante 2025, in programma venerdì 18 aprile, ma di certo il test forse più probante per certificare le sue condizioni, al di là del prestigio dell'evento in sé, sarà proprio il Giro di Romandia, una corsa a tappe che fornirà una prima fotografia in vista del Tour de France 2025, l'obiettivo conclamato di una stagione che di fatto deve ancora iniziare.

Vollering a difesa di Van Aert

  Dal futuro al recente passato: non si placano le polemiche e lo scherno sulla Dwars door Vlaanderen 2025 disputata dalla Visma-Lease a Bike, tutta al servizio di un Wout Van Aert senza la forma giusta che avrebbe poi di fatto consegnato la vittoria a Neilson Powless. A difesa del belga, che si è assunto appieno le proprie responsabilità, direttamente dal ciclismo femminile si lancia Demi Vollering, tramite un post sul proprio profilo Instagram. "Devo ammette che anch'io ho riso quando ho visto com'è andata a finire con la Visma-Lease a Bike in fuga con tre uomini, ma dopo aver letto e poi visto l'intervista di Wout ho cambiato idea. Non dobbiamo dimenticare che siamo tutti essere umani. A tutti piacciono i drammi e le storie dove trionfano gli sfavoriti. Ma anche Wout è umano: questo ragazzo ha passato un periodo difficilissimo che forse molti hanno già dimenticato, senza contare che non siamo nella sua testa. Sentirgli dire di aver sbagliato e che quello di ieri non era lui è stato doloroso, ma penso che tutto questo rappresenti una lezione". All'olandese e alle sue belle parole fa da contraltare il processo tuttora in corso in seno alla Visma-Lease a Bike, con il direttore sportivo Grischa Niermann che si assume le proprie responsabilità, dando così ragione a Matteo Jorgenson, che aveva scaricato sull'ammiraglia le colpe delle scelte prese. "Quanto accaduto lo considero un mio errore".

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