Ciclismo, Evenepoel in via di recupero: il belga punta al Trittico delle Ardenne

Il ciclista, fermo da inizio dicembre per il grave incidente durante l’allenamento, ha cominciato ad alzare i giri in vista dell’obiettivo di aprile

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
22 febbraio 2025
Remco Evenepoel (Ansa)

Remco Evenepoel (Ansa)

Roma, 22 febbraio 2025 - Il momento del ritorno è vicino e, intanto, meglio cominciare a scaldare i motori intensificando gli allenamenti: il protagonista è Remco Evenepoel, che da questo inverno ha un conto aperto con le poste belga. E con la sfortuna.

I primi allenamenti di Evenepoel

Prima il grave incidente in allenamento causato dall'impatto con la portiera di un furgone proprio delle poste e poi la truffa causata da colui che è stato già ribattezzato come il 'postino di Anderlecht', un furfante che rubava carte di credito ai malcapitati di turno sfruttando proprio il suo lavoro: una doppia beffa che è costata, rispettivamente, un'operazione alla spalla e uno stop tuttora in corso e un ammanco di 9mila euro, in attesa che la vicenda si concluda nelle sedi legali opportune. Ogni tempesta ha comunque il suo arcobaleno finale, che nel caso di Evenepoel significa innanzitutto ritorno in bici.

Ci sono però ritorni e ritorni e gli ultimi bollettini parlano di un chilometraggio sempre superiore che lascia ben sperare in vista di un 2025 cominciato nel peggiore dei modi. L'obiettivo del belga è ritornare in gara ad inizio aprile e per ora, a due settimane di distanza dal ritorno in sella, i feedback sono positivi. La marcia di recupero di Evenepoel è partita da una sessione da oltre 100 km di lunghezza prima di quella successiva da 136 km, a sua volta preceduta da un allenamento da 134 km. Stando ai report di Strava, l'app utilizzata da ciclisti professionisti e amatori per monitorare le proprie prestazioni, Evenepoel in due giorni ha trascorso oltre 4 ore in bici: un ottimo viatico in vista del Trittico delle Ardenne, nel mirino del corridore della Soudal Quick-Step prima di pensare al Tour de France.

Le dichiarazioni di De Lie su Viviani

 Intanto, in casa Lotto Cycling Team si potrebbe parlare del vecchio e del nuovo: nel primo ambito, a dispetto della grande differenza di età dei due protagonisti, rientra Arnaud De Lie, nel secondo Elia Viviani, il nuovo acquisto accolta al meglio dal più giovane dei due tramite i microfoni di DHnet. "Come squadra abbiamo un nucleo molto giovane e ora qui arriva un corridore esperto che in carriera ha vinto tante corse. Sotto questo aspetto, può essere considerato il pezzo che mancava al nostro mosaico". Dalle parole ai primi convenevoli tra i due uomini veloci della formazione belga. "Ho già parlato con Elia, che alla nostra squadra può portare tanto della sua passione. Il nostro direttore (Stéphane Heulot, ndr) mi aveva già accennato l'ipotesi di questo innesto e penso che da noi Viviani potrà giocarsi le sue carte quando io non sarò presente". Dunque, De Lie fissa già le gerarchie interne, ma a meno di sorprese né lui né il veronese saranno al Giro d'Italia, dato che la Lotto Cycling Team anche nel 2025 dovrebbe rifiutare l'invito per dare la precedenza a corse minori nelle quali provare a raccogliere più punti Uci per scongiurare lo spauracchio della retrocessione.

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