Ciclismo, Lefevere: "L'anno prossimo Evenepoel potrebbe fare Giro e Tour"

Il capo della Soudal Quick-Step apre alla doppietta del belga, blindato sul mercato. "Ogni anno esce una voce su di lui: fino al 2026 starà qui"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
24 settembre 2024
Remco Evenepoel tra Filippo Ganna ed Edoardo Affini (Ansa)

Remco Evenepoel tra Filippo Ganna ed Edoardo Affini (Ansa)

Roma, 24 settembre 2024 –  Quando si è reduci da un periodo fantastico, nel segno del podio al Tour de France 2024 alle spalle dei fenomeni Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard, del doppio oro olimpico nella corsa in linea e in quella a cronometro e del medesimo metallo, recentissimo, nell'analoga prova iridata, vinta per il secondo anno di fila (davanti al duo azzurro composto da Filippo Ganna ed Edoardo Affini) la voglia di alzare l'asticella viene quasi spontanea: il protagonista è Remco Evenepoel, tra i favoriti della prova in linea dei Mondiali di Zurigo 2024 ma, almeno a sentire Patrick Lefevere, direttore sportivo della Soudal Quick-Step, già proteso al 2025, la stagione che potrebbe essere della definitiva consacrazione anche per quanto riguarda i Grandi Giri.

I dettagli

Detto dell'ottimo terzo posto all'ultima Grande Boucle e della precedente vittoria della Vuelta 2022, qualche residuo dubbio sulle reali qualità del belga nelle corse da tre settimane resta: ad alimentarlo ci pensa in un certo senso lo scarso feeling con il Giro d'Italia, corso nel 2021 e nel 2023 ma senza mai la possibilità di concluderlo (nel primo caso il ritiro arrivò nella tappa 18, nel secondo nella tappa 9). Ai microfoni di La Dernière Heure arriva l'apertura di Lefevere per la Corsa Rosa, ma non solo. "Remco voleva già tornare in Italia nel 2024, ma il suo allenatore ha cambiato piano, rinviando tutto al 2025. Pogacar ha dimostrato che la doppietta è possibile e chiunque conosce Evenepoel sa che trae ispirazione da queste cose. Naturalmente, a livello di preparazione cambierebbe tutto, perché dovrebbe avere il primo picco di forma a metà aprile, tra l'altro nel contesto di una stagione che comincerebbe più tardi, e per la primavera pensare solo alla Milano-Sanremo".

Lefevere approfitta dell'occasione anche per blindare il suo pupillo in ottica ciclomercato, senza però negare che un problema a livello di risorse economiche, specialmente se paragonato agli altri squadroni, può esistere in casa Soudal Quick-Step. "Non abbiamo alcuna intenzione di farlo andare via, senza contare che non ho alcun messaggio di una squadra inerente a un possibile colloquio con Remco. Forse, a livello di stipendio, altrove guadagnerebbe di più - ammette Lefevere - ma qui siamo come una famiglia e il lato affettivo conta di più. Poi nel 2026, quando il suo contratto scadrà e quando Evenepoel avrà 26 anni, potrà forse pensare di andare altrove per mettere più fieno in cascina. A livello di squadra, si spera di avere più risorse e per fortuna molti grandi marchi stanno bussando alla nostra porta. A ogni modo, sono stufo di parlare del trasferimento di Evenepoel: prima fu la volta delle voci legate alla Ineos Grenadiers, oggi si parla della Red Bull-Bora-Hansgrohe e magari domani si tirerà in ballo l'UAE Team Emirates. Sono voci false e che mi infastidiscono: basti pensare a quello che si diceva un anno fa della presunta fusione tra noi e la Visma".

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