Ciclismo, Van Der Poel fa 50: "Bello vincere ancora. E non sono troppo magro"

L'olandese si sblocca al Giro di Lussemburgo dopo un lungo digiuno. "Sto lavorando sodo per farmi trovare pronto a Zurigo"

20 settembre 2024
Mathieu Van Der Poel (Ansa)

Mathieu Van Der Poel (Ansa)

Roma, 20 settembre 2024 - Mathieu Van Der Poel dà i numeri: dai 5 mesi e oltre senza successi (per la precisione 164 giorni), una anomalia per un corridore abituato a recitare il ruolo da protagonista su diversi palcoscenici, alla vittoria numero 50 in carriera, raggiunta nella tappa inaugurale del Giro di Lussemburgo 2024 (buono anche il sesto posto di Antonio Tiberi, mentre la seconda frazione ha visto il trionfo di Mads Pedersen proprio davanti all'olandese). Il tutto, ovviamente, con la prova in linea dei Mondiali di Zurigo 2024, in programma domenica 29 settembre, già nel mirino con l'obiettivo di provare a confermare il titolo vinto l'anno scorso a Glasgow: per Van Der Poel la missione non sarà facile, ma neanche impossibile, specialmente quando alle spalle c'è un lavoro lungo e certosino.

I dettagli

Tanti allenamenti, tante corse, ma anche tanta attenzione al fisico in vista di un percorso sulla carta meno affine alle proprie qualità rispetto a quello di un anno fa: chi ha visto il classe '95 al ritorno in scena dopo qualche settimana di assenza dalle gare, in occasione degli Europei in Limburgo, ha subito notato il pesante calo di peso, che invece il diretto interessato ha provato a ridimensionare ai microfoni di In De Leiderstrui. " Non sono dimagrito per il Mondiale. Più o meno, ho sempre lo stesso peso nell'arco della stagione e al massimo c'è una differenza di un paio di chili. Comunque, la bilancia la guardo poco ma - continua il figlio e nipote d'arte - è vero che in alcuni frangenti della stagione faccio più attenzione all'alimentazione rispetto ad altri. Senza però mai ossessionarmi". Probabilmente il corridore dell'Alpecin-Deceuninck, dotato di una fisicità imponente e di una struttura ossea non banale, dice la verità, ma fatto sta che la prrestazione non entusiasmante nella prova in linea della rassegna continentale (vinta da Tim Merlier) non ha aiutato a scacciare le perplessità sul suo conto e sulla sua nuova silhouette. "Non ero soddisfatto della mia prova, ma va ricordato che non correvo da diverso tempo e quindi, in un certo senso, non è andata poi così male anche se le gambe non erano quelle che volevo. Anche per questo sono al Giro di Lussemburgo". Certo, il test non è probante come il tracciato di Zurigo o come quello della Parigi-Roubaix 2024, l'ultimo successo prima di quello di ieri, ma Van Der Poel è in crescita: a confermarlo anche Christoph Roodhooft, direttore generale dell'Alpecin-Deceuninck. "Mathieu vuole raggiungere il suo livello migliore, che si è già visto in primavera. Il fatto che sia tornato a vincere dopo 23 settimane è positivo, ma va ricordato che da allora aveva corso poco e che quando lo ha fatto è stato spesso in gare non adatte alle sue qualità. In vista del Mondiale ora contano solo la forma e la salute: riguardo al peso, oggi ha quello giusto per puntare a un appuntamento complicato come quello iridato, anche se ovviamente non sappiamo se basterà per vincere".

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