Ciclocross, settima gioia per Van Der Poel. Ma è giallo: spunta uno sputo verso un tifoso
L'olandese si impone anche a Hulst ma nel finale viene immortalato il suo discutibile gesto verso la platea. Sfortuna Van Aert prima della rimonta che vale il quinto posto
Roma, 30 dicembre 2023 - E sono 7: Mathieu Van Der Poel non si ferma e fa calare il sipario sul suo 2023 con l'ennesimo successo, ottenuto nella tappa di Coppa del Mondo di Hulst, quella che riproponeva il triello con Wout Van Aert e Tom Pidcock. Triello in realtà durato pochissimo.
Il giallo dello sputo
Infatti, pronti, via e il britannico, alla seconda curva, finisce a terra. La sfortuna del corridore della Ineos Grenadiers sale di livello quando il cambio si rompe, costringendolo a tornare a piedi alla zona dei box per poi rimanere di fatto impantanato nelle zone basse della classifica. Non andrà tanto meglio a Van Aert, a sua volta fermato da problemi meccanici: per la precisione un salto di catena che lo spinge nelle retrovie della corsa fino a una grande rimonta che varrà comunque il quinto posto finale. Alle spalle dei tre big, seppur quasi in sordina, esiste una lotta per la graduatoria generale della Coppa del Mondo che si riapre a causa del sopraggiunto ritiro di Eli Isebyt, che spiana la strada alla rimonta dei vari Joris Nieuwenhuis, Lars Van Der Haar e Pim Ronhaar. Gli eventi da ricordare del pomeriggio di Hulst sono anche altri e non esattamente lusinghieri proprio per il cannibale Van Der Poel, pizzicato dalle telecamere nell'atto di sputare verso un tifoso evidentemente non tanto amichevole: un gesto deplorevole che si aggiunge allo spintone rifilato qualche giorno fa al doppiato Felipe Nystrom Spencer, con tanto di minacce da parte di quest'ultimo di lasciare il mondo del ciclocross.
La scelta di Pedersen
Insomma, sul carattere Van Der Poel, nonostante viaggi a lunghi passi verso i 29 anni, deve ancora lavorare tanto. Carattere che non manca neanche a Mads Pedersen, che nelle ultime curve della pausa della stagione balza agli onori della cronaca per una scelta, professionale e di vita, non esattamente comune e dichiarata ai microfoni di Velo. "Odio i ritiri e anche se il mio allenatore mi chiedesse espressamente di farne uno, direi di no. Ne ho fatto solo uno finora in carriera e mi sono detto che mai avrei voluto riprovare questa esperienza: so che aiutano a migliorare le performance stagionali, ma sinceramente non me ne frega nulla (usa un'espressione più colorita, ndr) perché anch'io ho una vita". Il danese rincara la dose. "Non ho voglia di piazzarmi in cima a una montagna per tre settimane, non vedendo la mia famiglia né in quel periodo né quando sarò fuori per i Grandi Giri. Già passiamo troppi giorni lontano dai nostri cari e con la valigia in mano: ricreare questa esperienza quando non ci sono gare non lo vedo necessario". Per un Pedersen che odia i ritiri c'è un corridore che invece riabbraccia con piacere la propria squadra, la Decathlon-AG2R La Mondiale, dopo la sospensione comminata per la positività al Tramadolo rilevata al Giro d'Italia 2023: si tratta di Alex Baudin, che commenta con gioia. "Non vedo l'ora di riunirmi ai miei compagni dopo un periodo complicato".
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