Ciclismo, Formolo squalificato dal Giro del Lussemburgo 2024. Le motivazioni

Il corridore della Movistar Team punito per aver assunto in discesa la posizione 'supertruck', vietata dall'Uci e portata alla ribalta da Froome

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
21 settembre 2024
Davide Formolo (Ansa)

Davide Formolo (Ansa)

Roma, 21 settembre 2024 - Il ciclismo ai tempi del Var si arricchisce di un altro capitolo: ancora una volta la mannaia della tecnologia si abbatte sul mondo delle due ruote a pedali e stavolta, per la precisione, lo fa su Davide Formolo, squalificato dal Giro del Lussemburgo 2024 per una condotta di gara irregolare.

I dettagli

Fino a pochi anni fa la posizione assunta in bici dal corridore della Movistar Team, denominata 'supertruck' e resa famosa da Chris Froome nel 2016, non avrebbe attirato le attenzioni della giuria, che tramite un apposito regolamento dell'Uci l'ha poi messa al bando per assicurare maggiore sicurezza in gruppo. Dunque, da un po' di tempo è vietato abbassarsi sul tubolare in discesa per favorire l'aerodinamicità, ma evidentemente Formolo, nella foga del provare a vincere la tappa in questione, aveva dimenticato questa regola. Invece per il veronese la beffa è doppia: niente secondo posto di giornata e in classifica generale e squalifica dall'intera corsa, con il veto a presentarsi al foglio firma il giorno successivo. A far festa è quindi Mauri Vansevenant, che per la verità aveva già vinto Diekirch senza neanche bisogno del seguente intervento della giuria. Forse, in un certo senso, la gioia del belga è doppia, perché in corsa, sempre le onnipresenti telecamere, avevano immortalato un battibecco piuttosto acceso e prolungato proprio con Formolo, con il quale aveva condotto una fuga lunga e ricca di avvenimenti. In una discesa a circa 10 km dal traguardo poi, parlando di avvenimenti, è arrivato il momento clou: la 'calata' di Formolo sul tubolare messa al bando dall'Uci e fortemente sconsigliata anche ai semplici amatori, perché di fatto non consente di avere il pieno controllo del mezzo specialmente in caso di buca o di qualsiasi altro imprevisto incontrato su strada.

La rinascita di Van Der Poel

Al secondo posto della tappa 'incriminata' è quindi salito Mathieu Van Der Poel, uno che invece al Giro del Lussemburgo 2024 sta vivendo la sua piena rinascita dopo un'estate piuttosto in sordina, a sua volta preceduta da una primavera a due facce. L'olandese occupa la piazza d'onore anche nella classifica generale, ma chiaramente ogni pensiero è già volto ai Mondiali di Zurigo 2024 e in particolare alla prova in linea. Rotto il ghiaccio e l'incantesimo di un digiuno di successi che durava da 164 giorni, Van Der Poel in Svizzera vuole difendere la maglia iridata conquistata a Glasgow un anno fa. Stavolta la missione sarà più dura: sale il livello di difficoltà del percorso ma lievita anche il bouquet dei rivali, con Tadej Pogacar, Remco Evenepoel e Primoz Roglic a svettare su tutti. Non a caso, Van Der Poel ha provato a studiare delle contromosse: giù qualche chilo sulla bilancia, nonostante le smentite davanti a chi lo sta incalzando da settimane su questo vistoso dimagrimento, per provare a essere più performante sui tanti strappi proposti dal tracciato di Zurigo, che in teoria sembrano strizzare gli occhi agli scalatori più puri del figlio e nipote d'arte.

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