Ciclismo, ecco il Giro d'Abruzzo 2024: date e tappe

Rcs Sport conferma le indiscrezioni dei giorni scorsi: trovata la location per la corsa che rimpiazza il Giro di Sicilia

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
5 marzo 2024
Mauro Vegni, direttore RCS Sport (Ansa)

Mauro Vegni, direttore RCS Sport (Ansa)

Roma, 5 marzo 2024 - Dal Giro di Sicilia al Giro d'Abruzzo: dopo la cancellazione della corsa tornata in scena nel 2019 dopo anni di assenza, Rcs Sport occupa lo stesso slot temporale (dal 9 al 12 aprile) trasferendo la corsa in Abruzzo e confermando così un asse che negli ultimi tempi è stato di fuoco.

Le tappe

E' ancora fresca nella memoria la Grande Partenza del Giro d'Italia 2023 da Fossacesia, l'ennesima tappa (è proprio il caso di dire) voluta da questo connubio anche per valorizzare le bellezze di una terra da sempre amica del ciclismo: lo stesso, per ragioni politiche, non si può dire della Sicilia, che ha rinunciato all'organizzazione di una corsa che nei tempi recenti aveva visto gli acuti di Brandon McNulty, Vincenzo Nibali, Damiano Caruso e Alexey Lutsenko. Nonostante il gelo calato tra le parti, RCS Sport confida comunque di riportare presto le due ruote a pedali sull'isola grazie a qualche altro evento. Per il momento però i riflettori vanno sull'Abruzzo, che da martedì 9 a venerdì 12 aprile proporrà ai corridori un appuntamento cruciale per preparare al meglio l'imminente Giro d'Italia 2024. Si comincerà dalla tappa 1, la Vasto-Pescara di 161 km: la tappa 2, con la stessa lunghezza, condurrà la carovana da Alanno a Magliano de' Marsi, mentre il giorno successivo ci sarà la Pratola Peligna-Prati di Tivo di 163 km prima della grande chiusura, offerta dalla Montorio al Vomano-L'Aquila di 169 km.

L'UCI indaga sui caschi da cronometro

L'attesa, per gli appassionati locali (e non solo), durerà poco più di un mese: oggi il mondo del ciclismo vive nella Parigi-Nizza 2024 e nella Tirreno-Adriatico 2024 le due corse campali. Entrambe, ancora alle battute iniziali, hanno già offerto molto spettacolo in ogni senso: anche per quanto riguarda l'abbigliamento. Restando all'Italia, è ancora viva la polemica legata ai caschi da cronometro sfoggiati da diverse squadre, con la Visma-Lease a Bike a spiccare sulle altre grazie a un dispositivo dalla forma molto discutibile ma, pare, votata all'aerodinamica e alla sicurezza del corridore. Quest'ultimo tasto non ha convinto l'UCI, che vuole vederci chiaro, predisponendo ulteriori indagini per verificare se la salute dell'atleta venga messa a repentaglio da un casco che dà la precedenza al miglioramento delle performance. Nuove regole sono comunque in cantiere sull'argomento e a farne le spese è la Bora-Hansgrohe, che ricorre al casco Specialized, famoso per una sorta di 'calzino' da indossare sotto il modello TT5. Proprio la cuffia è stata inserita nel novero delle componenti 'non essenziali' e la comunicazione alla cosa produttrice è stata già inoltrata. Dunque, a partire da inizio aprile, per la precisione dal 2, la Bora-Hansgrohe nelle cronometro non figurerà più con il particolare 'calzino' che comunque, guardando ai risultati della Parigi-Nizza 2024, pare non aver dato i vantaggi auspicati: discorso analogo per la Visma-Lease a Bike e il suo modello 'extralarge'.

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