Giro del Delfinato 2024, Tiberi crolla in salita e si ritira

Dura appena 2 tappe l'avventura del laziale nella corsa del sud-est della Francia. Il mea culpa della Bahrain Victorious: "Ha pagato le fatiche del Giro d'Italia"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
4 giugno 2024
Antonio Tiberi (Ansa)

Antonio Tiberi (Ansa)

Roma, 4 giugno 2024 - Quando nella startlist del Giro del Delfinato 2024, in casa Bahrain Victorious, è comparso il nome di Antonio Tiberi, fresco delle fatiche del Giro d'Italia 2024, e addirittura accreditato di curare la classifica generale, un po' di scetticismo era circolato. E in effetti il verdetto emesso dalla tappa 2 della corsa del sud-est della Francia è stato impietoso, con il corridore laziale arrivato al traguardo con un ritardo di oltre 14' che sarebbe stato il preludio al ritiro del giorno successivo.  

I dettagli  

 A spiegare una decisione che dopo il crollo di ieri sembrava nell'aria è stato un comunicato della Bahrain Victorious. "Dopo aver raggiunto i suoi obiettivi personali principali, assicurandosi la maglia bianca al Giro d'Italia e finendo nella top 5, Antonio puntava a firmare una buona prestazione al Giro del Delfinato. Tuttavia, nella tappa di ieri non è stato capace di tenere il passo dei suoi avversari diretti a causa della stanchezza rimasta nelle gambe dopo le fatiche della Corsa Rosa. Di conseguenza - continua la Bahrain Victorious - Tiberi e la squadra hanno deciso si spostare il focus su altri obiettivi più avanti nella stagione, dopo essersi goduto un po' di meritato riposo". Insomma, tra le righe emerge il cambio di programma dettato da un riscontro, quello sulle proprie condizioni fisiche, che solo la strada avrebbe emesso dopo le buone sensazioni evidentemente emerse al termine della tappa finale di Roma. Assodato che le cose stanno diversamente, adesso per Tiberi, appunto, si prospetta un periodo di riposo prima di pensare al prossimo futuro, ancora tutto da decifrare. Sul taccuino del laziale potrebbero essersi i campionati italiani e la Vuelta 2024, dove la caccia al podio, in mancanza dei fuoriclasse assoluti Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard, potrebbe essere sulla carta meno complicata.

Bene Ciccone

  Per un italiano che non fornisce i feedback attesi, seppur con tante attenuanti, al Giro del Delfinato 2024 ce n'è un altro che sta provando a vivere la parabola opposta: è il caso di Giulio Ciccone, al rientro dopo l'operazione alla cisti perineale di inizio febbraio che l'aveva costretto a saltare per la seconda volta di fila la Corsa Rosa. Stavolta i riscontri arrivati sono buoni, con l'abruzzese quarto ieri, nel giorno della disfatta di Tiberi, e quarto oggi, per una classifica generale che lo vede attualmente al nono posto. Il riferimento non è casuale, perché per sua espressa dichiarazione Ciccone quest'anno avrebbe voluto curare la graduatoria al Giro d'Italia prima di scontrarsi con il fastidioso intoppo invernale. Sarà per il Tour de France 2024 per il corridore della Lidl-Trek, nonostante una concorrenza che si preannuncia agguerrita. L'impressione è che, alla soglia dei 30 anni e a prescindere dai rivali che la strada offrirà, per Ciccone sia arrivata l'ora di capire davvero in quale tipologia di corridori inserirsi: se quindi continuare a puntare sulle corse di un giorno o se, forte della maglia a pois dell'anno scorso, il sogno della classifica generale può essera ancora cullato.

Leggi anche - Sinner numero 1 al mondo: i più giovani ad aver raggiunto la vetta del ranking  

Continua a leggere tutte le notizie di sport su