Sinner numero 1 al mondo: ecco i leader Atp più giovani della storia. Chi c’è davanti a Jannik

Il forfait di Djokovic segna il virtuale passaggio di consegne, che si consumerà solo il 10 giugno. All'orizzonte ora a Parigi potrebbe esserci Alcaraz, il più giovane numero 1 in assoluto

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
4 giugno 2024
Jannik Sinner (Ansa)

Jannik Sinner (Ansa)

Roma, 4 giugno 2024 - Le giornate storiche per il tennis e per lo sport italiano in generale sono due: la prima è il 4 giugno, il giorno in cui, quasi in contemporanea, Jannik Sinner batte in tre set Grigor Dimitrov, accedendo alle semifinali del Roland Garros 2024, dove troverà il vincente tra Carlos Alcaraz e Stefanos Tsitsipas, e Novak Djokovic dà forfait dal suo quarto di finale contro Casper Ruud, abdicando da numero 1 del ranking Atp. La seconda è il 10 giugno, la data nella quale sarà ufficiale il passaggio di consegne tra il serbo e l'azzurro, il primo italiano in assoluto a raggiungere la vetta della classifica dei migliori tennisti al mondo.  

Le motivazioni e i più giovani

Proprio la resa di Nole mette a referto quel sorpasso, dopo 39 settimane di fila al top, che era nell'aria da mesi e addirittura dalla vigilia dello Slam di Parigi: basti pensare che in data 27 maggio i punti di Djokovic, primo, erano 9960 e quelli di Sinner, secondo, ammontavano a 8770. Uno scenario che già la scorsa settimana offriva all'altoatesino la chance di diventare numero 1 a patto di battere Christopher Eubanks nel primo turno, come poi fatto senza troppi problemi e sempre in tre set, e sperare in contemporanea che il serbo non arrivasse in finale. E così sarà e senza neanche la necessità di giungere alla fine del torneo per scrivere una pagina di storia per l'Italia, che prima del recente boom del suo atleta di punta aveva vissuto il proprio apice nel tennis a cavallo tra il 1959 e il 1960, con la posizione numero 3 guadagnata da Nicola Pietrangeli. Il tutto a 22 anni, 9 mesi e 17 giorni: è questo il momento esatto in cui Sinner diventa il 29esimo giocatore a raggiungere la vetta del ranking Atp. L'età è verde vivo ma, stavolta, non al punto da scrivere un record assoluto: sono stati infatti ben 13 i tennisti più giovani del classe 2001, preceduto in questa speciale graduatoria da Ivan Lendl e seguito da Carlos Moya. A proposito di Carlos: il numero 1 più giovane in assoluto è stato Alcaraz, che nel settembre 2022 scalò fino alla cima il ranking Atp a 19 anni, 4 mesi e 7 giorni. Nadal lo è diventato a 22 anni, 3 mesi e 15 giorni. Ed è solo decimo in questa speciale graduatoria. Più giovani di lui hanno scalato le vette dell’Atp Connors, Sampras, Courier, Borg e Roddick. Fuori dal podio per pochi mesi McEnroe, mentre terzo di sempre è Marat Safin che segue Lleyton Hewitt, secondo, e appunto Alcaraz, il più giovane numero 1 di sempre. 

Allargando la statistica al raggiungimento della top 3, toccata da Sinner a febbraio e dunque a 22 anni e 6 mesi da 23esimo più giovane in assoluto, a guidare la lista ci sono degli autentici fuoriclasse della racchetta: Andre Agassi (18 anni, 6 mesi e 8 giorni), Bjorn Borg e Boris Becker (entrambi a 18 anni, 6 mesi e 17 giorni) e Rafael Nadal (19 anni). Poi torna a comparire il nome di Alcaraz, colui che si candida a diventare il rivale diretto di Sinner da qui ai prossimi anni, con il prossimo incontro che potrebbe avvenire già sulla terra rossa di Parigi, già ora teatro di una pagina storica per il tennis e per lo sport italiano in generale. Il tutto aspettando il crisma dell'ufficialità, che arriverà il prossimo 10 giugno per colui che è già l'italiano ad aver vinto più titoli nell'era Open (13).  

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