Giro d'Italia 2024, Pogacar frena: "Non posso promettere la mia presenza"

Lo sloveno in controtendenza con le voci delle ultime settimane. Anche Van Aert freddo sulla Corsa Rosa: "Per ora non posso dire di più"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
22 novembre 2023
Tadej Pogacar (Ansa)

Tadej Pogacar (Ansa)

Roma, 22 novembre 2023 - L'ultimo indizio, forse destinato a diventare un'illusione, lo aveva fornito l'account ufficiale Instagram del Giro d'Italia, postando una caricatura stilizzata di un corridore che a molti aveva ricordato per fisionomia Tadej Pogacar, in questi giorni l'oggetto dei desideri di tutti gli appassionati di ciclismo. Poi la doccia (parzialmente) gelata offerta proprio dal diretto interessato, intercettato dai microfoni di Sky Sport, con la Corsa Rosa che diventa una possibilità più remota.  

"Presto al Giro, ma... "

  In questi giorni gli avvistamenti dello sloveno in Italia sono stati numerosi e tutti dovuti a motivazioni ludiche o legate ad eventi degli sponsor. In realtà, l'amore del corridore dell'UAE Team Emirates verso il Bel Paese è cosa nota, come ribadito a ogni occasione a chiare lettere. "Mi piace tutto dell'Italia: le corse, il cibo e tanto altro". Una dichiarazione d'amore alla quale segue una puntualizzazione decisamente meno romantica. "Presto sarò al Giro, ma ancora non posso promettere nulla per l'anno prossimo: quello che posso dire è che verrò in Italia decisamente più spesso". Insomma, bastone e carota da parte di un corridore che evidentemente nel 2024 avrà nel Tour de France, nelle Classiche, nelle Olimpiadi di Parigi e nei Mondiali gli obiettivi primari: sempre a meno di sorprese. Per ora Pogacar si limita a mostrare la conoscenza e la stima verso diversi fuoriclasse italiani. "Vincenzo Nibali è stato uno dei più forti al mondo: ha compiuto un'impresa riuscendo a vincere in carriera tutti i Grandi Giri, un obiettivo che cullo anch'io per il futuro. Quanto a Marco Pantani, ero troppo giovane per seguire le sue gesta: so che è stato un idolo della sua epoca e che in Italia era molto amato. Ha ancora tantissimi tifosi - conclude Pogacar - e questo dimostra il fenomeno che è stato".

Van Aert: "Un 2024 ricco di cose nuove"

  Curiosamente, il Pirata metteva a referto la doppietta Giro-Tour nel 1998, l'anno di nascita proprio dello sloveno, che (per ora) prende la distanze dalla Corsa Rosa. Discorso opposto per Wout Van Aert, che da giorni ha confermato la sua presenza al via di Venaria Reale il 4 maggio. "Il prossimo per me sarà un anno speciale. Il momento più importante arriverà in estate, dato che ci saranno le Olimpiadi, ma l'obiettivo principale restano le Classiche del Nord: il sogno resta il Giro delle Fiandre, al quale andrò finché non riuscirò a vincerlo". Curiosamente, anche il belga glissa parzialmente su un Giro d'Italia 2024 improvvisamente snobbato da tutti. "Non so se sono autorizzato a rispondere su questo tema: so solo che non vedo l'ora di fare cose diverse. In generale, c'è già tanta pressione da parte delle persone per ogni corsa a cui partecipiamo: preferisco non aggiungermene altra io stesso, che già mi aspetto sempre tanto da me. Per fortuna sono professionista da qualche anno e quindi ho imparato a gestire la situazione: stare in una squadra come la Jumbo-Visma, in effetti, dà più vantaggi che svantaggi".

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