Giro d'Italia 2025, Tiberi si prenota: "Voglio prepararmi per ottenere il massimo"
Il laziale, speranza del movimento azzurro, riceve l'incoraggiamento a distanza di Nibali: "Può ancora crescere. Ma contro questo Pogacar è difficile per tutti"
Roma, 25 novembre 2024 - Dopo le 'turbolenze' precedenti che avevano portato al divorzio con l'allora Trek-Segafredo, il 2024 è stato il suo effettivo primo anno nel ciclismo e il bottino raccolto parla di un quinto posto al Giro d'Italia 2024, corredato dalla maglia bianca: Antonio Tiberi, insignito del premio "Coraggio e avanti 2024", guarda già al futuro, incassando la quasi contemporanea 'benedizione' di Vincenzo Nibali, il rimpianto di un ciclismo italiano che dal suo ritiro non si è più ripreso.
Le dichiarazioni di Tiberi
"Sono contento della mia stagione e in particolare di quanto raccolto al Giro d'Italia. L'anno prossimo cercherò di migliorare il rendimento, preparandomi bene per la Corsa Rosa per ottenere il massimo possibile in una stagione che per me sarà molto importante". Queste le parole del laziale, che sembrano indicare la scelta già avvenuta, nonostante il percorso ancora ignoto, sul Grande Giro da correre nel 2025 dopo che appena qualche giorno fa l'incertezza pareva ancora regnare sovrana. Di sicuro, la sensazione che nel prossimo Giro d'Italia potrebbe non esserci il 'cannibale' Tadej Pogacar, apparentemente orientato verso la Vuelta 2025, rischia di sparigliare le carte a causa della probabile assenza del corridore che quest'anno ha impressionato tutti. Anche proprio Nibali.
Le dichiarazioni di Nibali
Intercettato dai microfoni di Sky Sport, il siciliano ha commentato la stagione dello sloveno. "Quest'anno ha vinto praticamente tutte le gare che aveva puntato e al massimo, nel peggiore dei casi, si è dovuto accontentare di un ottimo piazzamento. In questo momento è il corridore di riferimento a livello internazionale e anche per questo sarà difficile per lui ripetersi". Eppure, nonostante i tanti successi, Pogacar fa la conta delle gare che gli mancano, cercando nel 2025 di arricchire ulteriormente il palmares. "Ha vinto quasi tutto: gli manca pochissimo, come la Milano-Sanremo, e poi può chiudere un cerchio prima di dare l'assalto alla 'Tripla Corona' (nella cui ristretta cerchia figura il nome proprio dello Squalo, ndr). Mi ricordo le sue prime pedalate da giovane: già all'epoca si notava qualcosa di speciale, soprattutto per la sua facilità a vincere. Oggi è più maturo e questo lo porta a fare bene su più terreni". Insomma, una cattivissima notizia per gli altri corridori dell'attuale generazione, come Tiberi, nel quale comunque Nibali crede. "Antonio lo conosco da tanti anni perché ci ritrovammo insieme ai tempi della Trek-Segafredo. Da allora è cresciuto molto e lo sta continuando a fare. Di sicuro il futuro è dalla sua parte: può fare ancora tantissimo, perché è maturato parecchio fisicamente e mentalmente e quindi - conclude Nibali - starà a lui mettersi in mostra nei prossimi anni".
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