Giro dell'Emilia 2024, Pogacar: "Ci tenevo a vincere, avverto la pressione della maglia"

Lo sloveno si impone a San Luca alla prima uscita da campione iridato. A Longo Borghini la gara femminile: "Dei miei 4 successi qui questo, con un allungo in discesa, è stato il più particolare"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
5 ottobre 2024
Tadej Pogacar (Ansa)

Tadej Pogacar (Ansa)

Bologna, 5 ottobre 2024 - Dopo i 100 km di fuga ai Mondiali di Zurigo 2024, di cui 51 km in solitaria, Tadej Pogacar si ripete e lo fa proprio con sulle spalle la fresca maglia iridata, al debutto (bagnato ma fortunato) su strada: 37 km di assolo grazie a uno scatto bruciante sul primo dei 5 passaggi sulla salita di San Luca, il punto più iconico del Giro dell'Emilia 2024, dove di fatto i giochi per la vittoria si chiudono per tutti gli 'umani', regolati da Tom Pidcock e Davide Piganzoli.

Le dichiarazioni di Pogacar

L'impressione però è che stavolta un Pogacar infreddolito e isolato a livello di squadra non volesse affatto fare la voce grossa con un'altra cavalcata in solitaria: lo scatto di Remco Evenepoel (che poi sarebbe andato in crisi prima di ritirarsi tra le lacrime) lo ha in un certo senso stanato e messo di fronte alle proprie nuove responsabilità da campione del mondo. "Sono davvero molto felice: volevo vincere a ogni costo con questa maglia. Devo ammettere che oggi mi sentivo molto bene, ma nei giorni precedenti le cose non stavano proprio così: nei primi quattro giorni dopo Zurigo mi sentivo vuoto". Insomma, Pogacar è umano e, dopo l'acuto forse più atteso in stagione, si sente stanco per la fatica e per i festeggiamenti: poi però tutto rientra nella norma, per l'immenso dispiacere dei suoi rivali, costretti ancora una volta a raccogliere le briciole o nemmeno quelle. "Stamattina mi sono svegliato con le gambe buone e, inoltre, avvertivo la pressione di dover vincere con questa maglia. Volevo fare bene e, in effetti, è stata una bella giornata". Naturalmente non dal punto di vista del meteo.

Le dichiarazioni di Longo Borghini

Ben prima aveva avuto luogo la gara al femminile, nella quale Elisa Longo Borghini aveva trovato il suo quarto successo totale al Giro dell'Emilia. "Dopo Zurigo avrei preferito un po' di sole, ma è andata comunque bene. E' sempre bello correre in Italia con la maglia tricolore. Oggi ci tenevo a vincere, senza pensare tanto a divertirmi: è una delle mie ultime gare in assoluto con la Lidl-Trek e io voglio onorare questo sodalizio fino all'ultimo giorno, il 31 dicembre. E' andata bene, anche se ammetto che la stanchezza dopo una stagione del genere comincia a farsi sentire". In effetti nel 2025 la piemontese passerà all'UAE Team ADQ: un bel cambiamento che impone già qualche bilancio. "Di tutte le 4 vittorie al Giro dell'Emilia la più bella è stata la prima, perché arrivò dopo un periodo complicato e senza successi. Questa di oggi è particolare, perché è partita da un allungo in discesa e senza la solita battaglia in salita. Amo questa corsa, che ha tutte le carte in regola per diventare un appuntamento ancora più cult dell'autunno: con due scalate a San Luca anziché una sola - conclude Longo Borghini - penso sia ancora più dura e iconica".

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