Pogacar, i suoi record: la doppietta Giro d’Italia-Tour de France e quanto ha guadagnato

Da ieri lo sloveno è entrato nell'élite di coloro che hanno vinto i due Grandi Giri nello stesso anno. Aggiornati anche i primati di Merckx e Hinault

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
22 luglio 2024
Tadej Pogacar

Tadej Pogacar

Roma, 22 luglio 2024 - Quando a marzo, in occasione dell'ennesima 'sconfitta' alla Milano-Sanremo, Tadej Pogacar si mostrava quasi scocciato dal risultato ottenuto, nessuno avrebbe potuto immaginare che quella, nel 2024, sarebbe rimasta l'unica corsa a cui avrebbe partecipato senza vincere. Paradossalmente, le pendenze non impossibili della Classicissima non aiutano lo sloveno, uno a cui piace il gioco duro e che si esalta proprio nelle difficoltà: come si è evinto in una stagione finora memorabile e ricca di record.  

I dettagli

  Quello che balza agli occhi riguarda la doppietta Giro d'Italia-Tour de France, per l'ultima volta a referto nel 1998 a opera di Marco Pantani prima di ieri, l'epilogo di una Grande Boucle chiusa con l'ennesimo successo di tappa: 6 per la precisione al Tour de France 2024 così come erano stati 6 al Giro d'Italia 2024, superando così il record di Eddy Merckx di 11 vittorie nella stessa stagione nei due Grandi Giri. Memorabili anche i 39 giorni totali con la maglia di leader dei due Grandi Giri: agli altri, per la precisione Jhonatan Narvaez, Romain Bardet e Richard Carapaz, solo le briciole. Il Cannibale è uno che della doppietta se ne intende, avendone realizzate ben 3 (nel 1970, nel 1972 e nel 1974): obiettivo multiplo anche per Bernard Hinault (nel 1982 e nel 1985), Miguel Indurain (nel 1992 e nel 1993, per la prima volta di fila) e Fausto Coppi (nel 1949 e nel 1952). Senza dimenticare Jacques Anquetil, a doppietta nel 1964, Stephen Roche nel 1987 e, appunto, il Pirata nel 1998. Nessuno di questi grandissimi ha però fatto il Grande Slam, considerando anche la Vuelta, nello stesso anno: dall'UAE Team Emirates trapela la cautela al riguardo, per evitare di logorare il proprio fuoriclasse, le cui ambizioni a fronte di un appuntamento storico potrebbero però prevalere. Se ne saprà qualcosa di più il 17 agosto. Per sua ammissione lo stesso Pogacar ha confessato di tenerci maggiormente al titolo mondiale: in caso di fumata bianca a fine settembre a Zurigo, lo sloveno, che finora in carriera ha vinto 4 Grandi Giri e 6 Classiche Monumento ad appena 25 anni, eguaglierebbe Roche, che nel 1987 prima siglò la doppietta e poi indossò la maglia iridata così come aveva fatto Merckx nel 1974. Dal campo delle ipotesi si passa a quello dei fatti: per la prima volta dal 1930, quando toccò a Charles Pélissier, un corridore vince le ultime 3 tappe del Tour de France e, più nello specifico, per la prima volta dal 1982 un corridore non vince l'ultima frazione in maglia gialla (all'epoca l'onore toccò a Hinault). Non solo la gloria virtuale dei record e dei primati: parlando dell'aspetto economico, tra Giro d'Italia 2024 e Tour de France 2024 la pioggia di milioni è caduta fortissima sulle spalle di Pogacar, che a maggio aveva incassato 389.093 euro, che per la vittoria di ieri diventano 617.830 euro considerando il montepremi finale, i singoli successi di tappa e i guadagni previsti dagli altri obiettivi.

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