Ciclismo, Robert Stannard positivo ai controlli antidoping

Continua il pugno duro dell'Uci, che di recente aveva già fermato per il medesimo motivo Miguel Angel Lopez, Luca Cretti e Alex Baudin

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
3 agosto 2023
Robert Stannard (Ansa)

Robert Stannard (Ansa)

Roma, 3 agosto 2023 - Non solo Miguel Angel Lopez: la mannaia dei controlli antidoping si abbatte su Robert Stannard, prontamente sospeso dall'Uci.

I fatti

Il corridore australiano è stato fermato nelle ultime ore dalla Federazione Internazionale a causa di un presunto utilizzo di sostanze proibite consumatosi nel biennio 2018-2019. Proprio come già successo per il collega in forza al Team Medellin-EPM, anche l'atleta dell'Alpecin-Deceuninck è stato 'beccato' da controlli retroattivi poco prima del Mondiale 2023, che ovviamente sarà costretto a saltare. Il classe '98 sarebbe stato impegnato nella prova in linea di domenica 6 agosto, la stessa sulla quale puntava Lopez. Invece niente da fare: per l'immenso dispiacere del diretto interessato, espresso tramite l'agenzia Signature Sport. "Sono stato informato dall'UCI della presunta violazione commessa più di 4 anni fa: non ho mai utilizzato intenzionalmente o colpevolmente alcuna sostanza vietata e quindi ho intenzione di chiedere che il mio caso venga deferito al Tribunale Antidoping della stessa Federazione. Sono fiducioso di essere scagionato - continua Stannard - ma intanto rispetterò la riservatezza della procedura e quindi non commenterò ulteriormente la vicenda". Commento he invece non si è fatto attendere dall'Alpecin-Deceuninck. "Abbiamo appreso da poco del procedimento in corso, risalente alle annate 2018-2019: il corridore in esame si è unito alla nostra squadra il 1° gennaio 2022, firmando un biennale che scadrà al termine di questa stagione. I fatti contestati risalgono quindi prima del'ingaggio nella nostra squadra, ma comunque rispetteremo la decisione dell'UCI non prima di esserci confrontati con il corridore e il suo entourage, ai quali garantiamo massimo riserbo". Da una parte lesa all'altra: a masticare amaro è anche l'Australia, che si presenterà quindi alla prova in linea con appena 7 corridori. Per la precisione si tratta di Simon Clarke, Luke Durbridge, Caleb Ewan, Kaden Groves, Harry Sweeny, Luke Plapp e Michael Matthews.

I precedenti

Ancora prima di Stannard e poco dopo il tormentato Lopez nella morsa dell'Uci erano finiti anche Luca Cretti e Alex Baudin. Il bresciano in forza al Team Colpack Ballan CSB è risultato positivo poco meno di un mese fa al Clostebol Metabolita, sostanza per la quale in passato era stato fermato (e poi assolto) anche il calciatore José Luis Palomino, mentre il francese dell'AG2R Citroen Team ha ricevuto la squalifica retroattiva dal Giro d'Italia 2023 a causa dell'assunzione del Tramadolo, che era costato il medesimo provvedimento nel Tour de France 2022 a Nairo Quintana. Insomma, al di là delle rispettive difese dei vari corridori coinvolti e, in generale, della presunzione d'innocenza da tutelare sempre fino a prova contraria, il ciclismo si conferma ancora una volta molto severo con i suoi 'figli', molto più controllati (e puniti) rispetto a quanto accade in altri sport anche più popolari e seguiti. Eppure, neanche questo modus operandi da parte dell'UCI basta per cancellare totalmente l'ombra del sospetto che puntualmente avvolge i corridori: con particolare riguardo a quelli che vincono più degli altri.

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