Ciclismo, arriva l'ufficialità: Roglic passa alla Bora-Hansgrohe

Lo sloveno riprenderà la caccia al Tour de France dalla squadra tedesca: "Ho fatto questa scelta perché siamo in sintonia su tutto"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
6 ottobre 2023
Primoz Roglic (Ansa)

Primoz Roglic (Ansa)

Roma, 6 ottobre 2023 – Il trasferimento era nell'aria ormai da giorni e, a dispetto delle indiscrezioni che parlavano di un timing diverso, ha assunto il crisma dell'ufficialità alla vigilia del Giro di Lombardia 2023: a partire dalla prossima stagione Primoz Roglic si legherà alla Bora-Hansgrohe.

I dettagli

Lo sloveno lascia dopo una lunga e vincente epopea la Jumbo-Visma, che a sua volta nel 2024 vivrà dei profondi cambiamenti strutturali. In attesa di notizie certe, il vincitore del Giro d'Italia 2023 anticipa i tempi e saluta lo squadrone olandese, approdando da leader unico e indiscusso nella formazione tedesca che, grazie a un biennale da 5,5 milioni a stagione, lo renderà il secondo corridore più pagato al mondo dietro al connazionale Tadej Pogacar, che guadagna 6 milioni all'anno. Insomma, il ciclismo sloveno non se la passa male: a maggior ragione considerando che si tratta di un movimento piuttosto nuovo che ha mosso i suoi primi passi proprio grazie a Roglic, che nel 2013 molla gli sci e monta in bici. Da allora il classe '89 ne ha fatta di strada, vincendo il Giro d'Italia 2023 e 3 edizioni consecutive della Vuelta (nel 2019, nel 2020 e nel 2021). Non solo i Grandi Giri: in particolare negli ultimi anni lo sloveno sta diventando sempre più competitivo anche nelle corse di un giorno, con l'acuto migliore che finora resta la Liegi-Bastogne-Liegi 2020. Il recente exploit al Giro dell'Emilia 2023 sembra la perfetta rampa di lancio per chiudere al meglio l'attuale stagione, quella che in fin dei conti può essere reputata più che positiva. Il cruccio resta però il Tour de France, sfiorato nel 2020 e scippato via in extremis proprio da Pogacar, che appunto in quell'occasione si faceva conoscere sul palco del grande ciclismo. Tentare di nuovo l'assalto alla Grande Boucle in una Jumbo-Visma ormai totalmente ai piedi di Jonas Vingegaard era impossibile. Da qui il passaggio alla Bora-Hansgrohe, accolto con grande entusiasmo dal diretto interessato. "Sono felice per questa nuova avventura e non vedo l'ora di iniziare. Cambiare squadra per me è come esplorare nuovi territori. L'operazione è stata semplificata da due fattori: l'ottima impressione che avevo avuto in occasione di un incontro avvenuto qualche anno fa e la consapevolezza di avere le stesse idee, con tutti gli effettivi motivati a lavorare con me".

La preoccupazione di Evenepoel

Si accennava alla fusione (o presunta tale) più chiacchierata del momento. Il fronte teso, manco a dirlo, è quello che riguarda i tesserati della Soudal Quick-Step: tra essi c'è Remco Evenepoel, che alla vigilia del Giro di Lombardia 2023 non ha nascosto i propri timori. "E' una situazione poco piacevole. Non sappiamo niente: le uniche informazioni paradossalmente le riceviamo dai media. Per il momento è tutto un grande punto interrogativo per ognuno di noi. Al momento - conclude il belga - possiamo solo aspettare in questo clima strano e confuso e sperare in un lieto fine".

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