Tour de France 2024, la carica di Pogacar: "Mai stato così bene"

Ai canali ufficiali della sua UAE Team Emirates lo sloveno lancia la sfida ai rivali: "Vingegaard, Roglic ed Evenepoel saranno temibili, ma io non mi sono mai sentito così forte mentalmente e fisicamente"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
26 giugno 2024
Tadej Pogacar (Ansa)

Tadej Pogacar (Ansa)

Roma, 26 giugno 2024 - Il parterre dei rivali si preannuncia più ampio e competitivo di quello del Giro d'Italia 2024, ma Tadej Pogacar non ha paura. Anzi: lo sloveno è fortemente convinto di vincere anche il Tour de France 2024, mettendo così a segno quella doppietta che manca dal '98, curiosamente il suo anno di nascita.  

I dettagli  

 Intercettato dai canali ufficiali della sua UAE Team Emirates, il grande favorito, che sarà assistito da un'ottima formazione composta da Joao Almeida, Juan Ayuso, Adam Yates, Pavel Sivakov, Marc Soler, Tim Wellens e Nils Politt, non ha nascosto le proprie velleità di vittoria, facendo emergere anche una bella fiducia nei propri mezzi. "Non vedo l'ora che cominci il Tour de France, che inizierà in Italia proprio nell'anno in cui ho appena vinto il Giro. Rispetto a maggio, penso che la mia forma sia anche migliore: ho fatto un buon allenamento, ho testato le mie gambe e posso dire che non mi sono mai sentito così bene. Voglio vedere se sono migliorato rispetto alla Corsa Rosa in quanto a gestione delle situazioni di gara, ma intanto so per certo che sto bene e quindi non mi lamento". Eppure, anche un Pogacar apparentemente in uno stato di forma eccellente dovrà fare i conti con un ventaglio di avversari di tutto rispetto. "Jonas Vingegaard è stato ferito gravemente in un incidente, ma penso che il fatto che sia al via sabato significa che stia bene e quindi sono pronto per vederlo al top. Al Giro del Delfinato abbiamo visto in ottima condizione Primoz Roglic e Remco Evenepoel: forse all'epoca non erano ancora al top, ma per la Grande Boucle lo saranno. Il nostro corpo - continua Pogacar - è comunque imprevedibile: io un anno fa pensavo di stare bene e in effetti mi sentivo così, salvo poi crollare il giorno dopo". L'autocritica non manca allo sloveno, consapevole che mai come quest'anno avrà sulle sue spalle gran parte delle pressioni. "Ogni volta tutti pensano che io possa vincere il Tour de France, ma nelle ultime due edizioni non è successo. La pressione è normale dato che affronteremo la corsa più importante al mondo, ma io ogni anno mi sento più maturo: sto imparando dalle esperienze e dagli errori commessi e anche a livello fisico si cresce. Io credo di essere a buon punto e voglio continuare a migliorare finché sarò in bici: mi ritirerò solo il giorno in cui non mi divertirò più, ma sento che quel giorno è lontano". Proprio la forma fisica e mentale di Pogacar ha fatto pensare a lungo alla pazza idea di disputare, con l'obiettivo di vincerli, tutti i Grandi Giri in un anno: pazza idea puntualmente smentita dal diretto interessato. "Un giorno mi piacerebbe indossare la maglia rossa, ma posso assicurare che quest'anno non andrò a caccia della tripletta. Ho l'obiettivo di vincere ogni Grande Giro - conclude lo sloveno - ma sono consapevole che riuscirci nello stesso anno sarebbe un po' troppo folle".

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