Tour de France 2024, Pogacar analizza i rivali: "Attenzione a Vingegaard, Roglic ed Evenepoel"

Lo sloveno, fresco dominatore del Giro d'Italia, non si fida delle recenti difficoltà dei suoi avversari, ma confida anche nella forza della sua squadra: "Adam Yates sarà il mio braccio destro"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
6 giugno 2024
Tadej Pogacar (Ansa)

Tadej Pogacar (Ansa)

Roma, 6 giugno 2024 – Il Giro d'Italia 2024 è già alle spalle e nel mirino di Tadej Pogacar, seppur non prima di essersi preso un bel periodo di riposo, c'è già la doppietta che manca dal 1998, il suo anno di nascita: per metterla a segno allo sloveno servirà vincere anche il Tour de France 2024. Facile a dirsi, non a farsi a giudicare da una startlist che sembra far paura anche al fuoriclasse dell'UAE Team Emirates.

I dettagli

Tra timori fondati e pretattica per scrollarsi di dosso l'etichetta di favorito numero uno, il dominatore dell'ultima Corsa Rosa si è raccontato al podcast Geraint Thomas Cycling Club, gestito proprio dal gallese, curiosamente uno dei suoi più grandi rivali nel recente Giro d'Italia. Per lo sloveno, nonostante il grave incidente occorso al Giro dei Paesi Baschi 2024, Jonas Vingegaard resta temibile. "Da quel che so è riuscito a pedalare abbastanza bene quasi subito dopo aver lasciato l'ospedale. Se avrà buone sensazioni sulla bici, sentendosi a suo agio, penso che possa partire già in buona forma pur dovendo ancora raggiungere il suo peso forma per la gara, ma non penso che ciò possa essere un problema". Insomma, Pogacar sembra quasi anticipare la Visma-Lease a Bike, che formalmente deve ancora sciogliere le riserve sulla presenza o meno del danese al via di Firenze. La cattiva notizia per lo sloveno è che, a prescindere dal bis campione in carica, di rivali da superare ce ne saranno anche altri: su tutti Remco Evenepoel e Primoz Roglic. "Entrambi arriveranno al top quest'anno. Remco, che sarà bello vedere finalmente al Tour de France, penso che si muoverà subito, nella prima settimana, mentre Primoz cercherà di crescere strada facendo per poi scatenarsi nel finale". Chissà che le insidie per Pogacar non siano nascoste anche nella sua UAE Team Emirates, che si presenterà alla Grande Boucle con diversi luogotenenti. "Adam Yates sarà il mio braccio destro, mentre Juan Ayuso e Joao Almeida li ritengo ottimi gregari in montagna". Insomma, una bella risposta a chi in passato tacciava di debolezza la squadra di Pogacar.

Alaphilippe non sarà al Tour de France

Eppure, anche una startlist da urlo come quella che si preannuncia per il Tour de France 2024 avrà qualche forfait pesante: è il caso di un fedelissimo come Julian Alaphilippe, che più o meno in concerto con la sua Soudal Quick-Step, come affermato ai microfoni de L'Équipe dal gran capo Patrick Lefevere, ha deciso di puntare tutto sulle Olimpiadi. "Sapeva che avevamo pensato a lui per la Grande Boucle, ma che quest'anno aveva altri obiettivi. Mi ha anche detto che avrebbe accettato le nostre scelte, perché in fondo è la squadra a pagarlo, ma non ho mai pensato di obbligarlo a essere al via. In fondo - continua Lefevere - capisco Julian e la sua scelta: forse sarà la sua ultima occasione per vivere le Olimpiadi, per giunta in casa, e dunque perché privarlo di una tale chance forse irripetibile?

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