Tour de France 2024, Vingegaard ancora in bilico. E tremano anche Ciccone e Geoghegan Hart

La Visma-Lease a Bike non scioglie ancora le riserve intorno al danese, anche se cresce l'ottimismo. Il duo della Lidl-Trek è invece alle prese con una sindrome influenzale

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
19 giugno 2024
Jonas Vingegaard (Ansa)

Jonas Vingegaard (Ansa)

Roma, 19 giugno 2024 - Il conto alla rovescia verso il Tour de France 2024, al via sabato 29 giugno, entra sempre più nel vivo, così come l'attesa legata alla presenza o meno del bis-campione in carica Jonas Vingegaard. Non solo: anche la marcia di avvicinamento di altri protagonisti attesi al foglio firma di Firenze, come Giulio Ciccone e Tao Geoghegan Hart, si sta dimostrando più travagliata del previsto.

I dettagli

Entrambi i portacolori della Lidl-Trek, subito dopo il Giro del Delfinato 2024, hanno dovuto fare i conti con una fastidiosa sindrome influenzale che in seguito, per il britannico, avrebbe assunto il nome di positività al Covid. Una pessima notizia in particolare per l'abruzzese, già costretto a rinunciare (per il secondo anno di fila) al Giro d'Italia 2024 per i postumi dell'intervento di rimozione di una cisti perineale. Ancora prima della Grande Boucle il classe '94 dovrebbe essere al via del campionato italiano, che per quanto riguarda la prova in linea sul calendario ha cerchiata la data del 23 giugno: imporsi a Sesto Fiorentino per Ciccone significherebbe presentarsi al via della vicina Firenze il sabato successivo con la maglia tricolore. La situazione intorno a Vingegaard è ancora più nebulosa e criptica. Da una parte c'è la cautela di Merijn Zeeman, direttore sportivo della Visma-Lease a Bike, espressa ai microfoni del podcast Cycloo Wielercafé. "E' ancora tutto in divenire perché abbiamo diversi fronti di infortuni da valutare. Wout Van Aert, reduce dal Giro di Norvegia 2024, è più avanti nella preparazione". E Vingegaard? "Jonas era messo male e ora si sta allenando in maniera serrata. Ma allenarsi è un conto ed essere competitivo al Tour de France è un'altra. Anche per questo non siamo ancora pronti a dire con certezza né che sarà al via né che, nel caso, lo sarà per salire sul podio. La settimana prossima faremo una riunione dopo la quale prenderemo le decisioni definitive".

Idea Simon Yates sul mercato

In realtà, a parte la consueta cautela di Zeeman, in casa Visma-Lease a Bike prevale l'ottimismo sia su Vingegaard sia su Van Aert, che a loro volta dovrebbero essere accompagnati da una squadra di tutto rispetto: Sepp Kuss, Matteo Jorgenson, Tiesj Benoot, Wilco Kelderman, Jan Tratnik e Christophe Laporte. Insomma, sulla carta un roster molto competitivo con almeno un paio di corridori capaci di curare la classifica generale, cosa che nella prossima stagione potrebbe fare Simon Yates, dato dal ciclomercato vicino al passaggio alla Visma-Lease a Bike dal Team Jayco AlUla, dove invece dovrebbe approdare Ben O'Connor. Discorsi futuristici quando all'appello della stagione in corso mancano ancora diversi appuntamenti: tra essi il Tour, che intanto solleva il velo sulla partenza dell'edizione 2026, sita in Barcellona. Per la Grande Boucle, dopo le edizioni del 1992 (San Sebastian) e del 2023 (Bilbao) sarà quindi la terza partenza dalla Spagna, mentre il computo dei Grand Départ fuori dai confini della Francia salirà quindi a 27, per un trend cresciuto a dismisura negli ultimi anni.

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