Tour Down Under 2025, vince Narvaez
L'ecuadoriano si prende la classifica generale della prima gara World Tour dell'anno: "Che bello cominciare così la stagione"

Jhonatan Narvaez (Ansa)
Roma, 26 gennaio 2025 - Il Tour Down Under 2025, la prima gara dell'anno, va in archivio con la vittoria di Jhonatan Narvaez, che apre così al meglio la sua nuova avventura all'UAE Team Emirates-XRG.
Le dichiarazioni di Narvaez
L'ecuadoriano ha anche messo in carniere una tappa, quella di ieri di Wilunga Hill che gli ha permesso di plasmare il vantaggio (9" su Javier Romo) gestito oggi ad Adelaide, dove ha trionfato per la terza volta Sam Welsford. "Oggi non è stata una giornata facile in questo criterium con molte curve, ma alla fine abbiamo vinto e credo che questa sia stata la corsa più importante della mia carriera, nonché una delle principali del calendario World Tour e la prima in ordine cronologico: fare bene qui per me è stato molto importante". Narvaez non nasconde la sua soddisfazione ma, allo stesso tempo, guarda già avanti su quello che sarà il prosieguo di una stagione appena alle primissime battute. "Guardando al futuro, il mio principale obiettivo è essere in forma per le Classiche nelle Fiandre e nelle Ardenne, prima di prepararmi per il Tour de France". In quell'occasione l'ecuadoriano lavorerà alle dipendenze di Tadej Pogacar, curiosamente battuto nella tappa 1 del Giro d'Italia 2024 in occasione di quella volata che era valsa anche la conquista del primo simbolo del primato: allo sloveno sfuggì così l'en plein in rosa che gli è rimasto indigesto nonostante la doppietta con il Tour de France che sarebbe stata firmata nel giro di poco più di un mese.
Latour verso il ritiro?
Dal Tour a Pierre Latour, che anche nel 2025 difenderà i colori del Team TotalEnegies. E poi? "E' stato un anno molto negativo (usa un'espressione molto più colorita, ndr) che è durato praticamente fino alla Parigi-Nizza. Poi mi sono rotto due costole e da quel momento in poi, tra dolore, carenza di ferro, infezione polmonare e piccole malattie che arrivavano, è stata una lotta continua. E' stato un calvario interminabile nel quale non mi sono divertito molto". Queste le parole molto schiette ai microfoni de L'Equipe del francese, che per il 2026 non nega di pensare anche all'ipotesi ritiro. "Dipende. Se le cose andranno bene e se mi divertirò ancora, perché non mi vedo a continuare per il solo gusto di farlo. Fare gare in cui sei inutile non è piacevole e se mi annoierò potrei fermarmi". Tra i 'mali' di Latour c'è anche l'atavica paura delle discese nata dopo la bruttissima caduta del 2019. "Ho provato diversi approcci e ogni volta il problema sembra passare. Poi purtroppo basta che io cada o mi spaventi e tutto torna a galla".
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