Abbuffata di aneddoti al Panathlon: "Ho pianto quando Baldini ha vinto"

Bella rimpatriata di atleti (ed ex) sul tema delle Olimpiadi. Gran finale di Bouih, che si è esibito nella beatbox

di CLAUDIO LAVAGGI
27 novembre 2024
Bella rimpatriata di atleti (ed ex) sul tema delle Olimpiadi. Gran finale di Bouih, che si è esibito nella beatbox

Bella rimpatriata di atleti (ed ex) sul tema delle Olimpiadi. Gran finale di Bouih, che si è esibito nella beatbox

Una bella rimpatriata di atleti ed ex atleti al conviviale del Panathlon a tema sportivo.

Con il presidente Enrico Prandi alla "direzione" e con il cerimoniere Paolo Panciroli alla "supervisione", si è parlato in particolare di olimpiadi.

Presenti, in tema, l’olimpionico Stefano Baldini, Yassin Bouih che ha preso parte alle gare di Parigi 2024 e Stefania Zanussi che chiuse la carriera di giocatrice di basket alla Juvenilia, dopo aver partecipato con la nazionale azzurra ai Giochi di Atlanta ’96.

Ma non solo, perché in rappresentanza del movimento paralimpico c’era Matteo Poli, tecnico di nuoto di Fosdondo che ha seguito la medagliata Giulia Ghiretti (di Parma, ma si allena a Reggio) alle Olimpiadi di Parigi. E’ stato proprio Stefano Baldini a introdurre l’argomento, partendo dal filmato degli ultimi metri della gara di Atene.

Con Giampaolo Cellario, allenatore di salti e velocità, che è intervenuto: "Nel gergo dei velocisti, i maratoneti sono detti "puzzapiedi", perché indossano le scarpe a lungo. Ma quando quella sera d’agosto Stefano ha vinto la maratona, beh, una lacrima mi è scappata e ora lo devo proprio abbracciare".

"In realtà a Parigi quest’anno ho corso anch’io - dice Baldini - ero là come tecnico e commentatore e dopo la gara ciclistica, con le strade ancora chiuse, correre in città è stato un grande piacere. Tornando alla gara di Atene, avevo deciso di chiudere lì la mia carriera e invece, poco dopo l’arrivo, ho pensato subito alla maratona successiva".

Andrea Merlatti ha invece corso la maratona di Atene 2024: "Si vive un clima di altri tempi, sono posti epici pieni di storia". "Non sono andato benissimo, speravo meglio – dice Yassin Bouih che ha gareggiato sui 3000 siepi – ma è stata comunque un’esperienza stupenda che mi porterò dentro tutta la vita. E fra quattro anni, chissà".

Il giovane Nicolò Cornali è una promessa del mezzofondo italiano targato Atletica Reggio (rappresentata dal presidente Paolo Codeluppi): "Io non so se posso sognare le Olimpiadi e se non verranno non ne farò una malattia".

Ma Nicolò è stato subito interrotto da Stefania Zanussi: "No, no, bisogna sempre crederci e lavorare per un grande sogno. Io facevo parte di una squadra, ma quando hanno letto le convocazioni per Atlanta non stavo più in me".

Poi il velocista senegalese Badji Bokar ha raccontato la sua storia: "Sono italiano da pochi mesi, non posso certo pensare alle olimpiadi, ma sono uno dei master più veloci al mondo sui 200. Nel 2025 mi piacerebbe andare ai mondiali negli Stati Uniti, ma noi master paghiamo di tasca nostra. Se non riuscirò, correrò diversi meeting in una sorta di Diamond League per i master 35. Sono italiano e reggiano e a chi mi chiede se parlo dialetto, io rispondo "a t’al dégh". Gran finale per Yassin Bouih, che si è esibito in poco più di 30 secondi di beatbox (la riproduzione di suoni degli strumenti con la bocca), cogliendo tutti di sorpresa e strappando grandi applausi.

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