Addio a Umberto Benassi. Storico meccanico Ferrari
Si è spento a 77 anni il fedelissimo del Drake. In azienda poco più che ventenne. Allievo di maestri come Borsari e Bellentani, i piloti si fidavano ciecamente di lui.

Umberto Benassi si è spento all’età di 77 anni, il funerale domani a Montale
di Leo TurriniSaranno celebrati domani mattina presso la chiesa parrocchiale di Montale i funerali di Umberto Benassi, spentosi all’età di 77 anni.
’Benny’, come lo chiamavamo tutti, è stato un pezzo di storia della Ferrari. Fedelissimo del Drake, era entrato in azienda poco più che ventenne. Meccanico abilissimo, allievo di due maestri come Borsari e Bellentani, ha attraversato le generazioni mischiando umiltà e competenza. I piloti sapevano di potersi fidare ciecamente di lui, in una epoca in cui un errore ai box poteva fare la differenza tra vittoria e sconfitta, persino tra gioia e tragedia.
Con una passione pari alla dedizione, Benassi ha amato il Cavallino sentendosi parte di una famiglia. Usava il dialetto in un microcosmo sempre più dominato dall’inglese: ma tutti lo capivano. Perché sapeva tutto ma nulla rivelava (vabbè, a me sì, ma non vale). Era il depositario discreto di verità talvolta indicibili. Sul Vecchio e su Lauda, su Montezemolo e su Gilles, su Berger e su Alesi. su Mansell e su Prost, su Fiorio e su Todt. Fino a Michael Schumacher e alla ruota scomparsa di Irvine al Ring nel 1999 (fu lui a fingere di averla rubata, in una scherzosa ricostruzione ambientata a Vallelunga).
Benny era orgogliosissimo di avere un figlio ingegnere che ovviamente lavora in Ferrari: gli sembrava di appartenere, con garbo molto modenese, al sentimento che anima ed alimenta una meravigliosa leggenda italiana.
Non per niente di leggende metropolitane ne circolavano anche sul suo conto, sul conto di un meccanico irriducibilmente fedele alla Causa Rossa. Una volta gli chiesi se davvero era lui il meccanico che, sorpreso dal Drake a fumare in fabbrica, ingoiò la sigaretta accesa pur di evitare una reprimenda del Capo.
Si mise a ridere e rispose: "Ma figurati, è una leggenda metropolitana, ma se Ferrari mi avesse chiesto di ingurgitare una torcia fiammeggiante io per lui lo avrei fatto".
E lo avrebbe fatto sul serio, questo mio amico.
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