Anceschi, va veloce anche la carriera militare

Stefano, oggi ufficiale della Finanza, è stato nominato comandante del 1° Nucleo atleti delle Fiamme Gialle. "Per me è un onore"

di CLAUDIO LAVAGGI -
8 settembre 2024
Anceschi, va veloce anche la carriera militare

Stefano Anceschi a Parigi con la campionessa Ana Maria Vitelaru

Stefano Anceschi è nato a Scandiano 40 anni fa ed è stato uno dei migliori velocisti reggiani dei primi anni 2000, specie a livello giovanile. Inizia in quella che oggi è l’Atletica Reggio, nel 2003 al primo anno Promesse passa alle Fiamme Gialle, dove resta sino al 2013. Poi chiude la carriera costellata da una miriade di infortuni (cinque rotture tendinee) nell’Atletica Riccardi Milano. I record: 6’’70 sui 60, 10’’37 sui 100, 20’’30 sui 200.

Ma il passaggio dal gruppo sportivo delle Fiamme Gialle lascia il segno e Stefano fa anche carriera militare, prima maresciallo e poi ufficiale vincendo il concorso. E oggi, da Roma è in arrivo la nomina a comandante del 1° Nucleo atleti (un centinaio, compreso Yassin Bouih) che comprende l’atletica leggera e da qualche anno anche lo skateboard.

"Sono davvero molto lusingato del ruolo affidatomi che sarà esecutivo verso fine mese - dice Anceschi - mi sento onorato che le Fiamme Gialle abbiano puntato su di me per dare un contributo, assieme ai vertici del nostro gruppo sportivo, al miglioramento della nostra società. E’ una responsabilità per me che non ho mai smesso di amare questo sport e ora ho la possibilità di occuparmene anche da un altro punto di vista, diverso, ma gratificante e stimolante".

E a Parigi che ci fa?

"Ho seguito i ragazzi dell’atletica tesserati Fiamme Gialle alle Olimpiadi e sono rimasto anche per le Paralimpiadi, come riferimento per i nostri atleti di tutte le discipline, che sono cinque". Stefano Anceschi non è arrivato per caso a questo incarico. Serietà professionale sopra le righe, ha tre lauree, ingegneria gestionale, economia e Scienze Motorie. Anche sportivamente non scherzava: sei titoli italiani, quattro successi nella Coppa dei Campioni per club con le Fiamme Gialle. Ma in pratica lei cosa farà?

"Paragonandolo al calcio sarebbe come se io fossi un direttore generale di una società di Serie A: quindi rapporti con il mondo degli sponsor, delle istituzioni, rappresentanza, ma anche lavoro manageriale e di gestione complessiva di tutta l’attività. Abbiamo un centinaio di atleti, più 500 ragazzi del Gruppo Fiamme Gialle Simoni che iniziano con noi, con la speranza di portarli a livello assoluto".

Tutto bellissimo, ma nessun sacrificio?

"Beh, io e Silvia (Cucchi, ex triplista di livello nazionale e oggi in polizia, ndr) abbiamo una bambina di sei anni e io da Reggio mi sono trasferito a Roma. E’ la cosa più complicata, ma ad ogni occasione possibile staremo assieme, che si spostino loro o che mi sposti io".

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