Baseball, Frank a 40 anni smette. Oro olimpico ad Atene. La favola del cubano Montieth: "Athletics salvi, posso ritirarmi»
Il lanciatore cubano Frank Montieth Herrera salva gli Athletics Bologna dalla retrocessione con le sue prestazioni eccezionali, annunciando il suo ritiro dal baseball professionistico dopo una carriera di successi in Cuba e in Italia.
Due storie che vanno di pari passo e che solo il mondo del batti e corri è in grado di regalare. Gli Athletics Bologna si sono salvati – per farlo servivano due vittorie nelle ultime gare con il Godo – nel migliore dei modi. E se si sono salvati lo devono a una leggenda prossima ai quarant’anni. Il glorioso impianto del Pilastro, nelle ultime stagioni, ha ospitato i lanci di Frank Andry Montieth Herrera, originario di Palma Soriano (Cuba) dove è nato l’11 gennaio 1985. Non uno qualunque, Montieth, perché a Cuba il baseball più che uno sport è una religione. E di questa religione, Frank è uno degli interpreti principali, perché ha vinto l’oro olimpico ad Atene, nel 2004. Con l’oro sono arrivati il campionato del mondo di Rotterdam del 2005, il titolo intercontinentale a Taichung del 2006 e i giochi centroamericani e caraibici sempre nel 2006. Nel 2012 ha preso parte al Premier 12 mentre nella sua ultima apparizione con la casacca cubana, nel 2021 a Berlino (Germania) per il torneo internazionale Serie del Caribe Europa, oltre a vincere il torneo si è aggiudicato il titolo di mvp della competizione.
Nella Serie Nacional, il massimo campionato cubano, esordisce con la casacca degli Industriales de l’Habana a 18 anni vincendo il riconoscimento di miglior giovane della stagione davanti all’ex esterno dei New York Mets, Yoenis Cespedes. Con la società della capitale cubana gioca dal 2003 al 2019, vincendo tre campionati (2004, 2006 e 2010) raggiungendo, nel 2018, quota 102 vittorie personali. Dal 2016 scopre Bologna e la casacca gialloverde degli Athletics. Tre stagioni di A2, quattro in serie A, la palma, nel 2022, a 37 anni, di miglior lanciatore. E le ultime performance, appunto, per consentire agli Athletics di restare nel massimo campionato, senza passare dal playout.
Salvezza e ritiro: Frank non ha dubbi. "Il baseball è tutto per me – dice Montieh : è stata la mia vita. Se vedessi l’opportunità di insegnare a molti ragazzi, e far loro imparare che il baseball era importante per me, non mi tirerei indietro. Ora che ho finito come professionista, ho deciso di farmi una vita come tutti gli altri e di vedere come posso dare un futuro ai miei figli che sono a Cuba con la speranza di poterli portare qui in Europa. Io continuerò, di tanto in tanto, a giocare per divertirmi e per tenermi in forma. La vita è una e bisogna lavorare e guardare avanti, penso di aver avuto una carriera meravigliosa nel corso della mia vita, sia a Cuba che in Italia. Non è facile dire addio dopo 20 anni come professionista, ma devi sapere che tutto ha un inizio e una fine. Sono felice per quanto fatto nella mia lunga carriera e ringrazio tutti quelli che hanno avuto a che fare con me a Cuba e in Italia".
a. gal.
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