Biocca, uno storico bronzo: "Io sogno le Olimpiadi"
Gabriel, 17 anni, è figlio d’arte: papà Pierluigi ha sfiorato il tricolore con il Cus. Talento dell’Ht Bologna, studia al Salvemini e spera di diventare professionista.

Gabriel Biocca, classe 2007, in azione con la maglia della Nazionale italiana
Una medaglia di bronzo all’Europeo pool A. Uno dei migliori risultati di sempre, a livello internazionale, con la maglia azzurra, ottenuto da un atleta delle Due Torri.
E’ vero che a Ginevra, in Svizzera, mancavano alcune delle nazioni guida dell’hockey del Vecchio Continente. Ma, come si dice in questi casi, gli assenti hanno sempre torto e i presenti, al contrario, hanno il coraggio di mettersi in discussione.
Il bronzo prende la strada di casa nostra grazie a Gabriel Biocca, classe 2007, centrocampista di belle speranze dell’Hockey Team Bologna. Figlio d’arte, Gabriel, perché papà Pierluigi ha giocato per tanti anni con la maglia del Cus Bologna, decidendo di appendere il bastone al chiodo – scelta lavorativa, l’hockey non ha mai arricchito nessuno – proprio l’anno dello scudetto dell’Alma Mater, nel 1997. Quello che papà Pierluigi ha solo sfiorato, magari sarà conquistato proprio da Gabriel.
Biocca junior, che compirà 18 anni in questa stagione, frequenta l’istituto tecnico Salvemini, a Casalecchio.
"Fin da piccolo – racconta Gabriel – pratico hockey e il mio sogno nel cassetto è quello di raggiungere le olimpiadi con la nazionale italiana. Nel 2023 ho partecipato alla nazionale under 18 in Galles arrivando a un passo dalla promozione in pool A perdendo contro la Repubblica Ceca".
Con l’under 21 azzurra, a livello indoor, in attesa di ricominciare con l’Hockey Team di Pietro Amorosini, Gabriel è stato uno degli assoluti protagonisti dell’Europeo di categoria. Ha fatto parte del quintetto titolare con il ruolo di centrocampista. Togliendosi anche la soddisfazione di realizzare tre reti, tra le quali quella che ha consentito all’Italia, in semifinale, di pareggiare con i padroni di casa della Svizzera, prima che una decisione arbitrale discutibile, penalizzasse gli azzurri. Azzurri che non si sono smontati e che, nella finale di consolazione, hanno avuto la meglio della Croazia.
E Gabriel? Continua a correre, sul sintetico del campo Barca, con un bastone tra le mani. Non vuole far male a nessuno, Biocca junior. Intende solo coronare il sogno olimpico e, magari, fare meglio anche di papà Pierluigi, conquistando uno scudetto che per Bologna (su prato ne sono arrivati tre, ma l’ultimo, appunto, 28 anni fa), sarebbe un qualcosa di clamoroso.
Diventare poi un professionista dell’hockey (sapendo che non si diventa ricchi, se non di spirito e di soddisfazioni) magari sì. Con l’opportunità di giocare anche qualche stagione all’estero. Perché il talento e la stoffa ci sono.
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