Bolognina, la palestra per tutti. Integrazione e solidarietà: sul ring nascono nuove stelle

Più di seicento iscritti che oltre al pugilato possono praticare altre discipline all’insegna del sacrificio

di GIANLUCA SEPE -
27 ottobre 2024
Bolognina, la palestra per tutti. Integrazione e solidarietà: sul ring nascono nuove stelle

Dopo il titolo italiano, la palestra aveva accolto così Pamela Malvina (Schicchi)

Gente che lotta dentro e fuori dal ring. Questo il mantra e la filosofia della Palestra Popolare Bolognina Boxe. Uno spazio giovane, ma non per questo meno capace di attirare a sé un numero sempre crescente di iscritti e proporre un’offerta sportiva completa.

Nata nel 2017 con l’obiettivo di portare la boxe popolare nei quartieri, la Bolognina Boxe ha da sempre fatto dello sport accessibile l’obiettivo primario, abbinando all’attività anche l’impegno sociale e per l’integrazione. Fuori dunque gli stereotipi di genere, il razzismo e tutti i sentimenti negativi che potrebbero minare l’ambiente.

"Alla Bolognina Boxe chiunque può sentirsi realizzato e messo nelle condizioni di superare i propri limiti" raccontano dalla palestra dove il maestro Alessandro Dané insieme al suo staff, gli altri istruttori e maestri, oltre ai preziosi consigli di Franco Palmieri, si impegna quotidianamente per il raggiungimento dei propri obiettivi. La palestra popolare si fonda sui principi dell’antifascismo, dell’antirazzismo e dell’antisessismo, ma soprattutto sul principio dell’accessibilità allo sport, abbattendo tutte le barriere, specialmente quelle economiche: chiunque non abbia la possibilità di pagare la quota mensile, può allenarsi gratis.

Un aiuto importante per coloro che normalmente non avrebbero modo di approcciarsi allo sport e una spinta ad emergere. Una realtà che rapidamente si è affermata in città attraendo diversi atleti e iniziando a collaborare con le istituzioni per realizzare progetti e manifestazioni inclusive. La palestra ha 600 iscritti e offre corsi che spaziano tra diverse discipline: boxe, mma, muay thai, brazilian jiu jitsu, bunda e hip hop. Nel 2022 la Bolognina ha dovuto affrontare un periodo difficile, con l’abbandono forzato della sede di via del Lavoro e un periodo di incertezza, dove sembrava difficile trovare nuovi spazi: gli allenamenti in strada, le attività nelle piazze e gli appelli al Comune per trovare aiuto.

Poi il trasferimento in via Alfieri Maserati 5, l’attuale sede. Un progetto, quello della Bolognina Boxe, che si basa anche sull’integrazione culturale, con 28 diverse nazionalità presenti in palestra e che ha la sua massima espressione proprio in Pamela Malvina Noutcho Sawa.

La neocampionessa europea originaria del Camerun ha ottenuto la cittadinanza nel 2022 dopo 20 anni di burocrazia grazie anche alla sensibilizzazione fatta dalla palestra. Intanto già dal 2019 sono arrivati i primi successi con il titolo italiano dilettanti nella categoria 64 chili, poi il passaggio da professionista con il manager Mario Loreni della Promoboxe Italia.

Nel 2023 arriva la cintura dei pesi leggeri e nel 2024 l’affermazione nella categoria EBU Silver al PalaDozza. L’ultimo tassello è il titolo europeo Ebu con la vittoria dell’Unipol Arena contro Nina Pavlovic. Oltre a Malvina, tra le stelle della Bolognina brillano Kevin Mustafaj e anche Alessandro Tassoni, neocampione italiano di kick-boxing nella categoria K1 Wako Pro.

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